Vuelle Pesaro – Dolomiti Energia Trento 65-77 (24-16; 35-43; 53-48)

Pesaro – Lucidità, ordine, gerarchie, un playmaker vero e una difesa dura per quaranta minuti. Questi gli ingredienti della vittoria trentina in terra pesarese e anche il vero punto di differenza, questa sera, tra le due squadre. Perché i biancorossi, che con la seconda sconfitta consecutiva tra le mura amiche sprecano due occasioni e ridimensionano i loro obiettivi, hanno giocato una partita insufficiente a livello difensivo e di scelte in attacco, con troppi tiri forzati e senza soluzioni alternative di fronti al piano ordito da coach Buscaglia per ingabbiare le prime opzioni offensive. Un sistema di gioco da una parte, scelte forzate e talento da ordinare dall’altra. Dopo un primo periodo in cui i padroni di casa hanno giocato la solita pallacanestro frizzante che li contraddistingue, le maglie della difesa trentina si sono strette incanalando la partita sui propri binari e Mccree e compagni non sono stati capaci di trovare mai un antidoto o una soluzione, intestardendosi in conclusioni forzate e scelte poco lucide, di fronte ad una squadra invece ordinata, fisica e di sistema. Troppe, per una partita giocate tra le mura amiche, 20 palle perse e 13 rimbalzi offensivi concessi.

Cronaca – E’ un inizio partita confuso. Tante palle perse da entrambe le parti e difficoltà a vedere del gioco fluido, con contropiedi buttati e palle sporcate. Trento prova a costruire, si passa la palla e cerca il tiro migliore, Pesaro cerca e trova punti attaccando il canestro con Blackmon e arrivando al ferro con Mockevicius, nonostante qualche imprecisione di troppo ai liberi e una leggerezza a rimbalzo che aiuta i trentini. L’entrata di Monaldi e Zanotti da una nuova verve in difesa, l’attacco biancorosso è prolifico e la Vuelle si conquista l’inerzia, volando sul 24-16. La reazione dei ragazzi di Buscaglia arriva ad inizio secondo periodo ed è più decisa che mai: la difesa sale di tono, Pesaro forza e si scontra presto contro i muri costruiti dalla seconda linea avversaria, forzando e scatenando il contropiede Trentino. Craft finalizza, orchestra, passa la palla e mette in ritmo un Mian scatenato da 4 bombe che valgono un parziale di 18-4 (28-36) e una partita completamente capovolta, con la Dolomiti energia a fare da padrona su entrambi i lati del campo: all’intervallo il punteggio dice 35-43.

Il rientro in campo dopo la pausa lunga e tutto a nome Mockevicius. Il lungo lituano è un vero fattore nel pitturato ed è da lui che partono i tentativi di rimonta biancorossi. Pesaro si riavvicina, ma ogni volta gli manca qualcosa per riacciuffare una Trento che in questo momento della partita ha l’ordine e la gerarchia nelle scelte che la Vuelle non ha. L’ultima reazione significativa porta il nome di Blackmon: l’esterno americano, con 6 punti in fila, riporta i suoi sotto di due punti ad inizio quarto periodo. Ma ancora una volta è Trento a riprendere il filo dalle partita, con gli ingredienti che l’hanno caratterizzata dal primo minuto: difesa forte, un Craft incontenibile e la lucidità e la furbizia nelle scelte che Pesaro non ha più. Il finale è impietoso perché Artis e compagnia perdono definitivamente la grinta, avventurandosi in scelte avventate e forzate, mentre gli avversari stabiliscono la definitiva supremazia sulla gara, allargando la forbice di distanza. Finisce 65 -77.

MVP: Aron Craft. Un metronomo perfetto, che potrebbe far svoltare la stagione di Trento. La prima vittoria della Dolomiti porta la sua firma: 15 punti, 10 rimbalzi, 7 assist e 4 recuperi e una tenuta mentale e un controllo che fanno invidia. Playmaker vero.

foto di Fotoracconti.it-Norberto Maccagno

 

 

 

 

 

 

SALA STAMPA

Buscaglia: “Quando sei in momenti difficili come questo vincere fuori è fondamentale. Ad un minuto dalla fine del secondo quarto, gli 11 punti subiti ci hanno fatto capire che questa partita doveva essere giocata in un altro modo sul lato difensivo del campo. Abbiamo seguito questo momento anche a costo di non essere poi molto fluidi in attacco: queste Non sono partite che possiamo giocare ad alto score. Giocavamo fuori, contro una squadra molto efficace sul lato offensivo. Craft? Ha grande solidità mentale, la trasmette agli altri. Fatemi sottolineare Gomes in difesa su mcCree. Anche Mian ha segnato tanto, ci ha aperto il campo e in difesa sta migliorando tantissimo.”

Galli: “Questo per noi è un passo indietro. Abbiamo fatto una partita sottotono e dopo un buon inizio la difesa di Trento ci ha messo in difficoltà. Abbiamo cominciato a non trovare più le nostre soluzioni e abbiamo perso fiducia anche in difesa. In queste due partite non siamo riusciti a continuare il momento positivo. Torneremo in palestra domani, per migliorare le cose che abbiamo sbagliato e trovare soprattutto una maggiore compattezza. Nel finale non siamo stati lucidi, abbiamo voluto forzare situazioni e siamo andati in difficoltà.”