Ugo Ducarello, classe 1977, al suo terzo anno nello staff della Dinamo Banco di Sardegna come assistente del coach Meo Sacchetti, in una lunga chiacchierata parla di presente e futuro della squadra sarda.

Sorride Ugo Ducarello, un personaggio positivo e solare: sarà che noi isolani ci intendiamo a pelle, sarà che ti guarda sempre negli occhi e si mostra limpido, ma potrebbe tranquillamente essere sassarese non fosse per quel marcato accento siciliano.

 

Ugo Ducarello in conferenza stampa

Si parte dal presente, dopo le due partite giocate in casa “Contro Roma e Teramo abbiamo portato a casa due vittorie importanti e diverse tra loro: sappiamo quanto le mura amiche ci siano congeniali, grazie anche ai nostri tifosi. Più avanti il calendario si farà sempre più duro, l’obiettivo ovviamente resta la salvezza”.

La squadra ha mostrato domenica di essere in forma “La condizione dei ragazzi è perfetta sia fisicamente che, soprattutto, mentalmente. Soltanto Plisnic stamane era febbricitante e salterà un allenamento”.

 

Su Vanja Plisnic, autore domenica di una buona prestazione dopo alcune poco incisive “Vanja ha subito nel precampionato un infortunio che non gli ha permesso di affrontare le partite di precampionato che sono importanti come approccio mentale e fisico al campionato. Sta lavorando tanto e cresce ogni partita di più. Contro Teramo ci ha dato sicuramente tanto sia sotto l’aspetto della qualità, rinunciando talvolta al tiro per un tiro migliore, che della quantità con i rimbalzi”.

 

Steven Hunter. L’inserimento del lungo dal curriculum targato Nba sembra procedere per il meglio “Siamo ancora lontani dalla sua condizione perfetta perché Steve è arrivato da poco, deve togliere la ruggine. Sta lavorando moltissimo con doppi allenamenti, sia con la squadra che con il preparatore atletico Boccolini, ci auguriamo che stia sempre meglio”.

 

Sul play di Fond du Lac ha le idee chiare “Travis Diener è uno che fa parte del progetto Dinamo al 100% con anima e cuore, è voluto fortemente tornare qui a giocare ed è uno lo farebbe per quaranta minuti anche con una gamba sola (come fece lo scorso anno nella gara casalinga contro Caserta, ndr)”.

E non le manda certo a dire a chi “insinua che possano esserci malumori all’interno della squadra: siamo uno staff molto coeso ed una squadra molto unita. Non ci sono malumori o scaramucce per chi gioca di più o di meno, questo è un nostro punto di forza e non deve essere priorità dei giornalisti screditarlo”.

 

Ma le parole migliori il siciliano di Erice le spende per il capitano, Manuel Vanuzzo, autore domenica di una grande prova “Ricordo che nella mia prima conferenza stampa sulla dinamo dichiarai che avere giocatori come Manuel e Jack Devecchi è una grande fortuna ed un privilegio. Il capitano è il capitano, ha un gran cuore ed è uno che per questa maglia da tutto, stringe i denti (probabilmente ancora con qualche acciacco alla schiena) e non si lamenta mai, onore al merito. Oh Capitano mio Capitano..

 

 

Il futuro invece si chiama Bologna, squadra che la Dinamo affronterà domenica all’Unipol Arena E’ una squadra rognosa  che ha rafforzato un roster già competitivo con grandi giocatori come Lang e Vitali. Ha avuto un problema con McIntyre, che ho avuto l’onore di allenare al quale dedico un pensiero. Hanno tanti punti di forza, nelle ultime partite concludevano con i tre piccoli che danno grande qualità sia nella circolazione che nella pericolosità perimetrale. Bisogna andare lì ed aggredirli, cercare di fare il nostro gioco e di rompere qualcosa nel loro sistema offensivo”.

 

Quanto al campionato di quest’anno non ha dubbi “E’ parso da subito che si tratti di un campionato livellato nel quale sono arrivati giocatori di qualità. Cantù resta secondo me una delle più forti nonostante i momenti di defaillances, l’Eurolega consuma molte energie e loro lo dimostrano. Sicuramente tornerà protagonista. Biella non si può certo definire una sorpresa con giocatori come Pullen e Coleman; Treviso è una buonissima squadra così come Caserta. E’ u campionato difficile per tutti, basti pensare che Casale Monferrato ha giocato diverse partite senza un americano. Tutte le squadre giocano le partite nel miglior modo possibile, ed i risultati sono la prova”.

 

Coach Meo Sacchetti con i suoi vice, Ducarello e Citrini, ed il preparatore atletico Boccolini

La fine del lockout sancita nei giorni scorsi e la ripresa dell’Nba fissata per il 25 Dicembre potrebbe influire su questo campionato: “determinate squadre perderanno pezzi importanti: prima fra tutte Milano che perde un giocatore come Gallinari che può fare la differenza in Europa. Altre squadre come Roma e Teramo non vedranno i loro ingaggi e dovranno guardare di nuovo al mercato”.

 

Il punto d’incontro tra passato, presente e futuro di Ugo Ducarello e della Dinamo si chiama Meo Sacchetti. Sul Coach la sa lunga il miticu (epiteto entrato con tanto di approvazione dell’Accademia della Crusca nella terminologia biancoblu) Ugo che l’ha affiancato per la prima volta nel 2007 come assistant coach a Capo d’Orlando per poi ritrovarlo a Sassari nell’annata 2009/2010 della storica promozione. Da allora non si sono più lasciati professionalmente e sul loro legame dice “E’ come il rapporto tra padre e figlio,  come in tutte le famiglie ci sono gli alti e i bassi.. io poi ogni tanto esagero” ride “ sono permaloso e mi piace tenere il broncio, ma si risolve tutto in poco tempo”.

 

Valentina Sanna