AQUILA BASKET TRENTO – REYER VENEZIA 81-63 (19-11; 38-33; 58-56)

L’Aquila basket Trento vince e convince in gara 3, portandosi 2-1 nella serie. Non basta agli uomini di coach De Raffaele una discreta prestazione di Peric  (13 punti), lo strapotere sotto le plance di Sutton  (18 punti) e la solita classe di Shields (16 punti, con percentuali da rivedere ma caldo nei momenti di maggiore difficoltà) hanno segnato in maniera decisa un match che ha visto i padroni di casa avanti per lunghi tratti. Pesanti, per la compagine lagunare, le assenze di Bramos per infortunio e di Daye per l’espulsione.

CRONACA

L’avvio di Trento è da subito prorompente e Venezia, non godendo di buone percentuali ma soprattutto perdendo qualche pallone di troppo, vede i padroni di casa provare la prima fuga (11-2). La gara si fa sin da subito nervosa e Daye rimedia un antisportivo. La difesa trentina è arcigna e riesce a contenere lo sterile attacco dei veneti e, al decimo, Trento è avanti di 8 (19-11).

Forray e Sutton (foto Pasquale Cotugno)

La seconda frazione vede Trento riportarsi sopra di 9 lunghezze (23-14) ma le fiammate di Jenkins e soci permettono agli ospiti di piazzare un importantissimo parziale di 7-0, riportandosi subito a solo due lunghezze di distanza (23-21). Il successivo canestro di Sutton con la conseguente baruffa dialettica tra Daye e Sutton portano gli arbitri a sanzionare entrambi gli atleti con un doppio tecnico, con Daye che è costretto a lasciare anzitempo la gara. Il quarto prosegue con Trento che riesce a imporre il proprio gioco e con Venezia che risponde come può, sfruttando le fiammate di un positivo Watt (38-33 al 20′).

Alla ripresa delle ostilità Venezia appare arrembante e riesce a ricucire un gap che, vista la qualità di gioco espressa nelle prime due frazioni, sembrava incolmabile. I cm di Biligha  e il suo senso della posizione sotto le plance si rivelano importanti per lunghi tratti di questo periodo ma Trento, sospinta dal suo caloroso pubblico, riesce a tenere botta come può, chiudendo l’ultima frazione in vantaggio di due sole lunghezze (58-56).

Sutton  (foto Pasquale Cotugno)

Nell’ultimo quarto Trento è bravissima a stringere le proprie canotte in fase difensiva e a saper sfruttare in fase offensiva tutto il proprio potenziale, affidandosi alla mira balistica di Beto, Flaccadori e Gutierrez e ai centimetri di Hogue e Sutton. L’attacco veneziano, invece, risponde stranamente assente e, per ben sei minuti, spara a salve. Gli ultimi minuti sono di pura accademia, con Trento che ha scavato un margine ormai incolmabile: al quarantesimo il tabellone della BLM Group Arena recita un perentorio 81-63


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