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Mike Green ( Foto Filippo Peruz 2015 )

Mike Green ( Foto Filippo Peruz 2015 )

Reyer Venezia: Il leone si è svegliato dal letargo. Come sempre massima cautela, ma la prova degli orogranata contro Trento è di quelle che fanno tornare alla mente la squadra capace di arrivare ad un passo dalla finale scudetto, conquistata con sudore, sacrificio ed una difesa terrificante per intensità ed efficacia. In più, una ritrovata dimensione del gioco interno frutto della pazzesca prova di Owens allarga le prospettive di Venezia, capace di spuntarla nonostante i pochi tiri presi e realizzati dall’arco (7/24). I segnali di ripresa nel secondo tempo di Mike Green aumentano le prospettive, in attesa che Ress ritrovi la condizione migliore e gli ex Siena (Ortner e Viggiano) riescano a trovare il giusto posto all’interno della squadra. Ma quello che resta, alla fine della fiera, è la sensazione che la Reyer sia ritornata ad essere una contender di prima fascia.

(Foto Savino PAOLELLA 2015)

(Foto Savino PAOLELLA 2015)

Oliver Lafayette: L’EA7 Milano aveva bisogno di una pronta risposta dopo il ko in casa di Pesaro. Nella seconda trasferta in quattro giorni le ‘scarpette rosse’ rialzano la testa con il largo successo contro la Vanoli Cremona, la grande sorpresa del campionato assieme a Pistoia. Gli uomini di Repesa non partivano con il pronostico totalmente dalla loro parte visto il roster menomato dagli infortuni di Gentile, Hummel e Cerella, ma nella sfida del PalaRadi è stato pescato il ‘jolly’ Lafayette. Il play ex Olympiakos, sempre al centro dell’attenzione per le sue prestazioni poco esaltanti, è una vera sentenza nell’anticipo di Santo Stefano: career high in Italia con 24 punti motivato da uno spaziale 7/9 da tre punti. Ricordando così il suo passato illustre in Europa e il perché Repesa si sia affidato a lui con la Nazionale croata.

Micah Downs alla prima convincente prestazione in bianconero: 16 in 33' (Fonte Juvecaserta Basket Official, foto Buco)

Micah Downs alla prima convincente prestazione in bianconero: 16 in 33′ (Fonte Juvecaserta Basket Official, foto Buco)

Micah Downs: Forse l’essere incluso nel novero dei papabili schiacciatori lo ha tirato su di morale, o magari adora l’inverno. Ma sta di fatto che il numero 1 della Pasta Reggia Caserta sta vivendo un momento magico. Nella vittoria contro Brindisi il suo contributo è ancora una volta pesantissimo, rivelandosi il migliore di giornata per punti (26) e valutazione (31) contornati con 6 rimbalzi e 4 assist; ma il nativo di Kirkland è stato protagonista di un dicembre assurdo: nelle ultime cinque gare del 2015 ha fatto registrare 19,4 punti e sei rimbalzi e mezzo di media, con il 60% da due punti ed il 41,2% dall’arco. Downs è ormai entrato in ritmo ed è il padre padrone della squadra, in attesa che Peyton Siva aggiusti la mira per fare il paio con gli assist al bacio che distribuisce. Ma con uno dei due leader designati così in forma, coach Dell’Agnello può guardare positivamente al futuro della Juve.

Dewayne White (Manital Torino): l’Auxilium è viva e vuole lottare fino DJ WHITE - foto Alessio Musolino 2015all’ultimo per la sopravvivenza in Serie A. Torino vince la sua seconda partita casalinga consecutiva ed è un successo che vale doppio perché avviene contro una diretta concorrente per la salvezza: la Virtus Bologna. Dopo aver cominciato la gara malissimo e chiuso il primo quarto sotto di 14 lunghezze, la Manital ha, con pazienza, iniziato a produrre gioco trovando il primo vantaggio dopo 35 minuti, affidandosi a White. Il centro di Vitucci ha sfiorato la doppia doppia con 18 punti e 9 rimbalzi vincendo il personale duello con Pittman che è stato bloccato dai falli. Per Torino il 2015 si conclude con una grande iniezione di fiducia.

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DOWNS

Capo d’Orlando: Quando il problema va al di la del semplice piano Basile contro mcgeetecnico. Il crollo dell’Orlandina nell’ultimo periodo della partita contro Avellino è difficilmente spiegabile, come affermato anche da coach Griccioli al termine della gara, e tiene aperta una striscia di 6 sconfitte consecutive (9 nelle ultime 10). Con la squadra all’ultimo posto, assieme a Torino, il presidente Sindoni ha deciso di sollevare Griccioli dal suo incarico affidando la direzione tecnica a Gennaro Di Carlo, attuale vice, per cercare di raggiungere l’obiettivo salvezza. Traguardo che sembra alla portata di Capo, fermo restando che dev’essere netto il cambio di mentalità della squadra.

Courtney FellsCourtney Fells (Obiettivo Lavoro Bologna): con Ray e Williams fermi ai box gran parte dell’attacco della Virtus è sulle spalle di Fells che non sembra ancora essersi pienamente ambientato nella sua nuova realtà. A Torino, oltre alle pessime statistiche collezionate (3 su 15 al tiro e 4 palle perse), Fells è apparso indisponente forzando in continuazione tiri senza logica. Sul +1 per l’Auxilium a 15 secondi dalla fine, la guardia bianconera, anziché far scorrere qualche secondo per poter costruire l’ultimo tiro della partita, ha preferito avventurarsi verso canestro subendo la stoppata di White. Una cattiva lucidità che è costata carissima alla Virtus.

Alessandro Aita, Marco Bogoni, Andrea Furlan