UPS

Jason Rich con la maglia del Paris-Levallois (Fonte youtube.com)

Jason Rich (Sidigas Avellino): Tornato in Italia sottotraccia, il trentunenne passato per Cantù e Cremona non ha certo dimenticato come si mette la palla a spicchi nella retina. Anzi, con gli anni sembra essere migliorato, sia nelle qualità realizzative che nelle scelte di tiro. Nel successo per 71-86 contro Pistoia Rich è decisivo segnando 14 dei suoi 28 punti nel secondo parziale, momento in cui Avellino riesce a scrollarsi di dosso la The Flexx per arrivare a braccia alzate al traguardo della vittoria e regalare il record di 63 ‘doppie vu’ a Pino Sacripanti sulla panchina Sidigas. Da sempre realizzatore elettrizzante, per la prima volta in Italia Rich fa parte di una squadra competitiva ai massimi livelli; fate attenzione, che potremmo sentire il suo nome molto spesso in accezione positiva.

Chappell J (foto R.Caruso 2017)

Chappell J (foto R.Caruso 2017)

Jeremy Chappell (Red October Cantù): Le montagne russe non accennano a placarsi in casa Gerasimenko, ma almeno Marco Sodini sembra aver trovato l’uomo a cui affidare le sorti della squadra. Già cercato dai brianzoli lo scorso anno, il trentenne ex Banvit si è distinto nella sfida con Trento giocando una partita sontuosa: sono suoi dieci punti consecutivi a regalare a Cantù il comando della gara ed il secondo successo stagionale. Fanno la loro parte i 24 punti con 7/11 da due e 2/3 dall’arco, ma a lasciare a bocca aperta sono gli altri numeri da lui collezionati, con 4 assist, 6 rimbalzi e 7 recuperi. Non è la prima prova dove l’esterno di Cincinnati fa sfoggio della sua completezza in un campo da basket; se la situazione canturina accennasse a placarsi, i tifosi troverebbero avanti ai loro occhi un giocatore veramente capace di farli divertire.

Deron Washington (foto-r-caruso-2016)

FIAT Torino: In molti si attendevano una buona partenza da parte dei piemontesi, ma i gialloblu si stanno realmente imponendo come una delle squadre da seguire con attenzione. Roster equilibrato, con giocatori di talento che sanno risolvere momenti complicati: è il caso, e non solo il loro, di Deron Washington e Sasha Vujacic, che hanno deciso la sfida di domenica con Pesaro dominando un quarto a testa nel secondo tempo. Ma è la squadra a girare per il meglio: 80 punti segnati a gara con percentuali rispettabili che la impone come uno dei migliori attacchi in questo scorcio di stagione, quarta nel rapporto assist/palle perse e prima in assoluto per palle recuperate con ben 9,5 a gara. Il tutto agli ordini di coach Luca Banchi, uno che di vincere se ne intende, tanto è vero che lo scorso weekend è arrivato il suo successo numero 200 in A. La FIAT ha tutte le carte in regola per essere protagonista quest’anno.

Alessandro Gentile

Segafredo Bologna: Smaltita la bruciante sconfitta, a Trento, all’esordio, la Virtus ha inanellato tre vittorie consecutive crescendo partita dopo partita. Durante il successo contro la Dinamo Sassari, la Segafredo ha mostrato lampi di grandissima classe. Gli uomini di Ramagli si divertono facendo divertire e i nuovi arrivati, a cominciare da Alessandro Gentile (miglior marcatore italiano a quota 18.5 di media), sembrano già amalgamati con il gruppo rimasto dalla passata stagione. Bologna rimane sempre alla ricerca di un’ala forte americana, ma già nel presente appare una squadra in grado di poter competere ad alti livelli.

DOWNS

Travis Diener ai tempi di Sassari (Fonte wikipedia.it)

Travis Diener (Vanoli Cremona): Una stagione finora avara di soddisfazioni per i ragazzi di Sacchetti. Solo una vittoria in quattro gare che già piazzano la Vanoli come una delle squadre che lotterà per la permanenza in massima serie. Molti finora i difetti strutturali dei lombardi, ma risaltano all’occhio le prestazioni incolori del playmaker di Fond Du Lac, tornato in attività dopo tre anni da Director of Player Personnel a Marquette University. Tornato sul parquet per affiancare il cugino Drake, il comeback dell’ex Pacers e Sassari ha finora tutti i crismi di un fiasco, con soli due tiri segnati dal campo e nove palloni persi in quattro gare. Esistono sicuramente le attenuanti, leggasi l’inattività triennale e l’età che avanza, ed i più pazienti attendono che venga a galla l’innato talento del ragazzo. Ma in questo momento la ruggine è ben visibile: sicuri che sia stata la miglior scelta per Cremona?

McGee in palleggio (foto Pasquale Cotugno)

Tyrus McGee (The Flexx Pistoia): Settimana complicata per l’esterno di Stringtown, che ha dovuto combattere con un infortunio alla mano. Esposito lo recupera per la sfida domenicale con Avellino ma l’ex sesto uomo di Venezia fa mancare il suo apporto. Sicuramente in attacco, con soli cinque punti segnati in 14 minuti, ma soprattutto mentale: in soli quattro minuti giocati McGee è gravato di quattro falli, compreso un tecnico che dà il la al break di Avellino nel secondo parziale, passando dal 25-19 del 14’ al 29-40 dell’intervallo. Enzo Esposito conta tanto sulle sue capacità offensive, con la sua abilità di crearsi il tiro da solo e di infuocarsi durante la gara: ma devono essere le mani a diventare torride, non la testa, caro Tyrus…

Massimiliano Menetti (Foto R.Caruso 2017)

Grissin Bon Reggio Emilia: Non si muove ancora la classifica della formazione allenata da coach Menetti in LBA che dopo la bella ed entusiasmante vittoria in Coppa contro il Galatasaray cede in casa anche contro Capo D’Orlando restando desolatamente in ultima posizione al pari di Brindisi. I biancorossi, per due volte in finale scudetto contro Sassari e Milano negli ultimi tre anni, hanno si un Della Valle on-fire (26 punti, 5/10 da due e 4/7 da tre) ma vengono letteralmente travolti a rimbalzo (44 a 18 per i siciliani) dove il solo Jalen Reynolds (8) prova in qualche modo a fare reparto dopo l’infortunio di capitan Cervi. Grissin Bon che cede nell’ultimo quarto alla stanchezza ed alle poche alternative al talento del piemontese numero 8 oltre a difendere male sul bravo lituano Kulboka che trova una serata ottima da fuori (5/7 da tre) e sfiorando il ventello (19). Per Reggio indispensabile trovare alternative offensive ma anche limitare i danni sotto le plance in attesa del recupero dell’ex Avellino, farlo in fretta e già da domenica prossima contro l’altra delusa Trento sarebbe un primo segnale importante per la piazza e la società emiliana.

Aquila Basket Trento: Altra sconfitta per la squadra di Buscaglia che riesce a far risorgere la Cantù bistrattata da Varese sette giorni prima. Sono tre le sconfitte in fila per i trentini, che dopo il successo in rimonta contro Bologna all’esordio e la bella partita del Taliercio sono incappati in due battute di arresto pesanti, soprattutto per come sono arrivate, con Buscaglia decisamente poco contento sia del lavoro in attacco che in difesa dei suoi giocatori. Il leit motiv delle tre sconfitte, e che Buscaglia ha rimarcato domenica in conferenza stampa, è la giusta intensità per tutti i 40′, con alti e bassi che hanno pregiudicato le ultime tre gare. Anche al PalaDesio Trento è andata a strappi, giocando senza quella cattiveria che a giugno le ha permesso di giocarsi lo scudetto, subendo quasi inerme nell’ultimo quarto un parziale di 10-2 in due minuti che ha deciso la sfida. Il campionato è appena iniziato e Trento ha dimostrato di poter uscire alla distanza, ma i tifosi si aspettavano di più da questo primo mese di campionato.

(a cura di Alessandro Aita, Marco Bogoni, Fabrizio Quattrini, Alessandro Salvini)


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