MACCABI ELECTRA TEL AVIV – PARTIZAN NIS BELGRADO 88-67 (Stats) (Highlights)

Sfida senza storia quella della Nokia Arena. Il parziale di 27-8 del secondo periodo a favore del Maccabi ha messo in ginocchio un Partizan troppo molle in difesa e poco preciso in attacco. La formazione di Tel Aviv ha il merito di essere stata molto aggressiva per tutto l’arco della partita, costringendo gli avversari a palle perse e tiri difficili. Inoltre il largo vantaggio, acquisito già nel primo tempo, ha permesso a Blatt di fare riposare chi gioca di più e di dare spazio invece a chi il campo lo vede pochi minuti. Il Partizan, dopo l’impresa contro il CSKA, non ha saputo trovare un rimedio contro le scorribande di Rice e il dominio in area di Tyus ed è apparsa fin dalla palla a due poco coraggiosa, senza la minima convinzione di provare a giocarsi la partita. Con questa mentalità i serbi non ha retto il confronto contro il Maccabi che si è schiantato su di loro come uno tsunami e ha portato a casa senza difficoltà la quarta vittoria consecutiva che vale il primo posto nel girone F dopo che il Real ha lasciato le penne a Mosca.

Nel primo quarto le squadre preferiscono cercare fortuna in area con penetrazioni e azioni in post basso, piuttosto che sviluppare un gioco perimetrale. Due liberi di Rice chiudono un parziale di 10-2 a favore del Maccabi dopo che il Partizan aveva cominciato avanti 4-0. A questo punto i serbi iniziano a fare parecchia fatica in attacco, merito anche della difesa dei padroni di casa. Hickman chiude con il canestro due contropiedi di fila, Rice infila 4 punti e il Maccabi vola sul 20-9. Due personali dalla lunetta per Milosavljevic servono a riportare gli ospiti sul -9 alla prima sirena.

Anche nel secondo periodo il Partizan continua a non buttarla dentro e perde un mare di palloni, mentre dall’altra parte il Maccabi prosegue a macinare gioco e grazie ad un indemoniato Rice crea scompigli nella difesa avversaria. Ingles infila la prima tripla della gara e poco dopo David Blu fa lo stesso. Kinsey e Lauvergne provano a svegliare i compagni, ma 4 punti di Ohayon e 6 di Tyus, che ha avuto un buon impatto sulla partita, sotterrano i serbi sul -21 (36-15). Quando Devin Smith realizza una tripla con l’aiuto del tabellone e Tyus chiude un alley-oop tutto solo in area, allora si capisce che davvero non c’è storia per il Partizan che chiude il primo tempo sotto di 28 e appare come una scolaresca in gita a Tel Aviv piuttosto che una squadra di basket.

Nella ripresa il team di Belgrado prova perlomeno a rialzare la testa e grazie alle triple di Milosavljevic, Lauvergne e agli 11 punti di Bogdanovic, i bianconeri mettono a segno 17 punti dopo 4 minuti e vanno sul -19. Il Partizan spera in una minore aggressività e in qualche errore del Maccabi, ma gli israeliani non tolgono le mani dal manubrio e ritornano avanti di 25 (68-43) con i punti in area di un super Tyus, le giocate di Ingles e i canestri del solito Rice. A peggiorare le cose per i serbi è l’infortunio di Milosavljevic che appoggia male la caviglia ed è costretto ad uscire dal campo.

L’ultimo quarto si potrebbe anche non giocare e serve solamente ad incrementare i tabellini personali e a dare spazio a chi gioca meno. I due tiri da tre consecutivi messi a segno da Rice e Blu valgono il +27 per i gialloblù, poi Musli e Kinsey provano quantomeno a ridurre il divario. Con il tap-in di Pnini allo scadere si chiude la gara della Nokia Arena sul punteggio di 88-67.

MVP: Tyrese Rice, subentrato a Ohayon, è il principale artefice del parziale a cavallo tra primo e secondo quarto che uccide la sfida. Tiene in pugno la squadra, sa correre e inventare, ma anche gestire quando la partita lo richiede. Chiude con 15 punti, 5 assist, 5 falli subiti e 23 di plus/minus.

MACCABI ELECTRA – PARTIZAN BELGRADO 88-67 (20-11, 47-19, 68-47)

MACCABI: Tyus16, Rice 15, Blu 8. RIM(36): Tyus 9. ASS(21): Rice, Ingles 5.

PARTIZAN: Bogdanovic, Kinsey 17, Lauvergne 11. RIM(36): Kinsey 8. ASS(10): Bogdanovic 3.


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