Big 12: Kansas vince il decimo titolo consecutivo della stagione regolare

E sono dieci.

Kansas vince il titolo della Big 12 per il decimo anno consecutivo, accedendo all’olimpo delle migliori squadre di sempre. Si tratta della terza più lunga striscia vincente nella storia del college basketball americano. Il record migliore di sempre appartiene ad UCLA, vincente 13 volte consecutive, dal 1967 al 1979. E la lista dei record realizzati da Kansas potrebbe continuare.

Di sicuro si tratta dell’ennesimo trionfo per un programma al vertice della nazione per competitività sportiva. E si tratta ancora del risultato dello straordinario talento di Coach Self in primis, e del suo staff poi. Il coach è al suo 21esimo anno di panchina NCAA, con un record attuale di 529 vittorie e 171 sconfitte. Ha battuto è interessante ricordarlo, la sua alma mater Oklahoma State, l’altra favorita ad inizio stagione nella rincorsa al titolo della Conference.

Un primato arrivato in una stagione davvero complicata per la squadra, partita con i favori dei pronostici dall’alto del talento a roster, incappata in alcune difficoltà tecniche, mascherate ad arte dallo staff tecnico, ed ora pronta a vincere il torneo di Conference. Kansas grazie alla competività aumentata notevolmente nella Big 12, attualmente stacca le rivali più vicine di 3 punti, senza aver mai dato l’impressione di poter schiacciare nettamente le altre squadre. Si è giovata dell’esplosione straordinaria del prodigio Joel Embiid, arrivato davvero dalla periferia estrema del basket americano, del talento mostrato ad intermittenza di Andrew Wiggins, e del solito fantastico lavoro di alcuni giocatori comprimari. In attesa del torneo di Conference, i Jayhawks sono stati sconfitti nell’ultima partita giocata in trasferta contro Oklahoma State, 62-75.

I Cowboys dal canto loro, stanno ancora cavalcando l’onda emotiva causata dal ritorno di Marcus Smart. Il nostro, in certi momenti davvero in vena di sfracelli, con 21 punti e 4 steals, ha guidato un ottimo quintetto in termini di prestazioni in campo. Markel Brown ha segnato 21 punti, con 3-5 da tre e 10-10 ai liberi. Positivo anche LeBryant Nash, autore di 16 punti, con 6-9 dal campo e anche 4 stoppate a referto. Questi i protagonisti principali in una rotazione cortissima usata da coach Travis Ford nella contesa.

Alta è stata la pressione difensiva di Oklahoma State sugli avversari: Kansas ha visto riapparire il proprio notorio incubo e ha perso 22 palloni nella contesa, contro i soli 10 degli avversari. Wiggins e Naadir Tharpe hanno avuto 6 turnovers a testa. Kansas ha stradominato a rimbalzo entrambi in entrambi i lati del campo (42-24), ma ha tirato male da tre (5-19), specie con Andrew Wiggins (1-7). Disavando negativo per loro anche ai tiri liberi con Oklahoma molto positiva (27-33), ma mandata davvero troppo in lunetta, rispetto ai tentativi totali dei Jayhawks (14-18).

Per Kansas ora settimana con Texas Tech e West Virginia da incrociare sul campo. Per Oklahoma State due gare complicate per migliorare il proprio seed in vista del torneo di Conference. Domani notte in casa contro Kansas State. Sabato prossimo, trasferta in casa di Iowa State. Vitale vincerle entrambe e sperare in un passo falso delle rivali che la precedono.

Alle spalle dei Jayhawks, Iowa State ha visto interrompersi la propria striscia vincente di 4 vittorie consecutive nella partita persa contro Kansas State 80-73, giocata la scorsa notte. Mentre Texas ha subito una pesante sconfitta contro Oklahoma 77-65, dopo avere vinto contro Baylor nella partita precedente, 74-69.

Questi ultimi risultati confermano che il torneo di Conference di quest’anno, appare davvero impronosticabile. Sono quattro le squadre appaiate alle spalle di Kansas e le prossime 2 partite possono segnare la differenza tra un incrocio pericoloso fin dal primo turno, specie per i Cowboys, e il timbrare il cartellino delle semifinali del torneo.

Classifica