Gallinari

 

Dal nostro inviato

Staples Center, Los Angeles, ore 22 americane. I Denver Nuggets hanno appena superato i Clippers, scendiamo negli spogliatoi e facciamo due chiacchiere con Danilo Gallinari, conquistando con fatica uno spazio tra i microfoni e le telecamere dei media americani. In questa stagione Gallo è diventato una star e ci parla di Italia, NBA e obbiettivi futuri. Riportiamo di seguito il breve dialogo che abbiamo avuto.

Danilo, è una stagione fino a qui fantastica la tua: sei il riferimento dei Nuggets, sei un’icona dello sport italiano, hai scatenato campagne social. C’è altro che hai da chiederti per questa stagione?

Sono molto felice di come stanno andando le cose, ma quello a cui devo pensare ora è fare tutto il possibile con i Nuggets. Siamo in un momento particolare, dobbiamo conquistare i playoff e ci sono alcune squadre che se la giocano insieme a noi, vogliamo arrivarci ed andare avanti. Poi c’è la Nazionale, il preolimpico è molto importante e voglio fare grandi cose con l’Italia.

Quindi hai già parlato con Messina e lo staff Azzurro? Ci sarai?

Si, ho già parlato con Ettore più volte, abbiamo chiacchierato a lungo quando ci siamo visti nel match contro gli Spurs e abbiamo già definito la situazione, ci sarò. Siamo molto motivati per ottenere qualcosa di buono insieme, sarà un appuntamento importante.

A gennaio in Italia c’è stata una mobilitazione sui social per mandarti a Toronto, agli Europei il basket ha avuto grande seguito anche grazie a te. Non ti dà fastidio il fatto di essere sempre e messo in secondo piano rispetto a campioni del calcio? Credi che il basket meriti di più?

E’ la cultura italiana, è sempre stato così. Si sa che ci sono degli sport che per forza di cose vengono messi in primo piano rispetto ad altri, è un fatto di tradizione e anche qui succede lo stesso. Mi ha fatto grande piacere vedere gli italiani mobilitarsi per mandarmi all’All Star Game. Per il resto sono concentrato sul quotidiano, sul lavoro duro in allenamento e continuo a guardare avanti.