Dunque coach Izzo ha completato un altro miracolo, cominciata la stagione alla posizione #13 in sole 3 settimane i suoi Spartans hanno nuovamente conquistato il vertice della nazione, merito sicuramente della bella e sofferta vittoria contro Louisville ma spinti al comando dalle sconfitte delle due squadre che sette giorni fa precedevano Michigan State nel ranking. La prima squadra a cedere il passo è stata la #2 Maryland che nel corso dell’ACC/Big Ten challenge, è stata battuta dalla #9 North Carolina per 89 ad 81 in un match di grandissimo livello, comandato abbastanza nettamente dai Tar Heels nel primo parziale, +13 alla sirena, ma rimesso in gioco dai Terrapins sul 69 pari con una prestazione da brividi di Melo Trimble (23 punti e 12 assists). E’ però Marcus Page a mettere il punto esclamativo sul match portando North Carolina al successo, complici anche gli 8 errori negli ultimi dieci tiri effetuati da Maryland nel corso del match. Toccava quindi alla #3 Michigan State rispondere presente nel match contro la #24 Louisville, e l’impresa è stata tuttaltro che agevole tanto che i Cardinals nei primi 20′ accumulavano anche 13 punti di margine. Vantaggio via a via ridotto dagli Spartans nella ripresa e che andavano a comandare negli ultimi 7′. Ancora una volta merito principalmente di Denzel Valentine, 25 punti di cui 11 negli ultimi 5′, che dopo avere guidato la rimonta portava i suoi al successo per 71 a 67, nonostante Damian Lee abbia provato comunque a ricucire lo strappo risultato poi decisivo.
Ma la sorpresa della settimana arrivava dopo poche ore, con la sconfitta al Pauley Pavillion della #1 Kentucky da parte di UCLA che era dal 2003 che non batteva una #1, in quella stagione toccò ad Arizona; in una partita comandata sempre dai Bruins e decisa ad inizio ripresa da un break di 17-10 che portava il divario fra le due squadre a 15 punti, mai richiuso dai Wildcats che subiscono quindi la prima sconfitta stagionale per 87 a 77.
In questi sette giorni la “death valley” si è aperta fra la posizione #13 e la #18, zona in cui tutte e sei le squadre presenti hanno subito pesanti sconfitte; se non impreviste quella della #13 Gonzaga contro la #19 Arizona e quelle della #16 Vanderbilt contro la #25 Baylor entrambe in trasferta, più sorprendenti quelle della #15 Oregon contro UNLV e della #17 Cincinnati contro Butler squadre comunque ai margini delle top 25. Decisamente sanguinosi invece i passi falsi della #18 Texas A&M contro Arizona State e addirittura doppio lo stop della #14 Syracuse battuta al Carrier Dome da una sempre più convincente Wisconsin per 66 a 58 e da Georgetown nel fine settimana per 79 a 72. Sconfitte che valgono l’uscita dal ranking sia per gli Aggies che per gli Orangeman, posizioni che vengono riempite da due ritorni: Butler alla #18 e Utah allo spot #25.
Diversi ovviamente gli ups and downs settimanali: sale di 9 posizioni Baylor , dalla 25 alla 16, di 8 Providence, dalla 23 alla 15 e sicuramente quella più significativa di North Carolina ora #3 dalla #9 di sette giorni fa. In discesa al contrario di 9 posizioni Oregon, dalla 15 alla 24, di 7 Gonzaga scesa alla posizione #20 e di 6 posti Cincinnati, discesa sul 23esimo gradino.