Basket, calcio, volley. Ce ne sarà davvero per tutti i gusti. “Racconti Sportivi 2019” è un prestigioso concorso per narrativa a livello nazionale organizzato da Historica con il patrocinio del Centro Sportivo Italiano. La copertina del volume finale, che raccoglierà solamente i pochi racconti vincitori del premio scelti da un’apposita commissione, è firmata dallo scrittore Stefano Andrini, e sarà presentato in anteprima nazionale al Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma dal 9 al 13 maggio. Il libro sarà ordinabile in libreria e disponibile nelle principali fiere del libro e online.
E qui c’è, si fa per dire, lo “zampino” di un ex personaggio della palla a spicchi, Beppe Cormio, ex dirigente dell’Aurora Basket Jesi e attuale DG della Lube Civitanova. Sì perché tra i vincitori della kermesse letteraria Racconti Sportivi spicca un’opera inedita scritta dal giornalista Daniele Bartocci, marchigiano di 29 anni. Una ricerca esclusiva di carattere storico, relativa al pianeta volley e in particolar modo alla personalità leader di coach Julio Velasco, la cui carriera partì dalle Marche negli anni ’80, denominata “Da Jesi con furore: aneddoti mai svelati del modello JV”. Beppe Cormio fu il suo scopritore.
Il percorso sportivo del ‘Re Mida’ Julio Velasco partì nel lontano 1983, alla guida del team Latte Tre Valli Jesi Volley (serie A2), città natale del giornalista Daniele Bartocci (già vincitore del premio comunicazione sportiva Overtime Festival 2018 e del premio giornalistico Mimmo Ferrara 2019), grazie anche alla ‘scoperta dell’attuale Direttore generale della Lube Civitanova Beppe Cormio, quest’ultimo appunto con esperienze anche nel basket all’Aurora Jesi.
Grazie a un’analisi approfondita e al contributo di un ampio reperto storico, appunti, rivelazioni e documenti ingialliti mai visti in circolazione, Bartocci è riuscito ad andare oltre le ‘solite’ trattazioni riportate in fonti di tipo tradizionale, dimostrando in maniera del tutto originale come il prof. Julio Velasco sia stato in grado di esprimere e rappresentare, nel corso degli anni e a partire dal 1980, un modello universalmente valido per l’incremento della performance sociale, sportiva e motivazionale.