Inizia oggi la collaborazione di Dailybasket con la FIPIC, Federazione Italiana Pallacanestro in Carrozzina (www.federipic.it), ospitando l’intervista al Presidente Fernando Zappile. Approfondimento realizzato da Claudio Di Renzo (addetto stampa della FIPIC che ringraziamo per disponibilità e cortesia) che condividerà in esclusiva per Dailybasket gli approfondimenti legati all’Europeo delle Nazionali maschile e femminile in programma in Germania, a Francoforte, dal 26 giugno al 8 luglio prossimi.

Fernando Zappile, Presidente della FIPIC (Federazione Italiana Pallacanestro in Carrozzina)

Fernando Zappile, Presidente della FIPIC (Federazione Italiana Pallacanestro in Carrozzina)

Intervista al numero uno della Federazione Italiana di Pallacanestro in Carrozzina

Mancano poco più di due settimane e per l’Italia della pallacanestro in carrozzina sarà tempo di Europei: a Francoforte gli azzurri cercheranno il riscatto dopo la delusione delle paralimpiadi londinesi, andando a caccia di quella semifinale che garantirebbe la qualificazione ai campionati del mondo del 2014 in Corea del Sud. Traguardo non impossibile, nonostante un girone di ferro che vedrà l’Italia subito opposta a due delle superpotenze del basket in carrozzina continentale, la Germania e la Gran Bretagna. Ma a Francoforte difenderanno i colori italiani anche le azzurre della Nazionale femminile, completamente rifondata dopo anni di difficoltà: per loro l’Europeo sarà un’importante vetrina per crescere e confrontarsi con realtà certamente più abituate a palcoscenici internazionali.

Alla vigilia del raduno degli azzurri a Roma (dal 17 giugno all’Acquacetosa), abbiamo fatto il punto sulle aspettative della Federazione e in generale sullo stato di salute dell’intero movimento del basket in carrozzina italiano con il presidente della FIPIC, Fernando Zappile.

Presidente, gli Europei di Francoforte si avvicinano e l’Italia sarà presente con due nazionali molto rinnovate. Partiamo dalla rappresentativa maschile: si arriva in Germania con Dionigi Cappelletti come nuovo coach e con diversi volti nuovi , che aspettative ci sono?

Siamo reduci dai Giochi Paralimpici di Londra chiusi con un decimo posto che certamente non ci ha ripagato del lavoro e dei sacrifici sostenuti. Da quel momento abbiamo creduto che si dovesse ripartire con un nuovo direttore tecnico alla guida della Nazionale maschile che potesse ridare, in primo luogo, la consapevolezza dei propri mezzi ai giocatori e a tutto l’ambiente. Servivano mentalità vincente e tranquillità che negli ultimi anni  erano un po’ venuti a mancare e credo che l’esperienza di Dionigi Cappelletti nel basket in piedi (come assistente allenatore nella Pallacanestro Cantù fino al 1999, ndr) possa dare nuova linfa a questa Nazionale. Al nuovo tecnico la Federazione ha chiesto di pensare a Rio 2016, poiché l’obiettivo primario è quello di qualificarsi nel 2016 ai Giochi Paralimpici con una squadra che, dovendo inserire qualche nuovo elemento, maturasse gradatamente per giungere pronta e competitiva in Brasile. Poi se nel cammino arriveranno buoni posizionamenti nei Campionati intermedi – Europei e Mondiali – tanto meglio.

A Francoforte ci saranno anche le azzurre allenate da Anna Lemme. Cosa significa per la FIPIC la partecipazione anche della squadra femminile agli Europei?

La Nazionale femminile è un percorso appena iniziato. Gli Europei di Francoforte rappresentano per il movimento femminile un punto di partenza e certamente non si chiede loro di competere con Paesi che hanno numeri ed esperienza molto superiori dai nostri. Abbiamo il dovere di incrementare la pratica del basket in carrozzina tra le donne con disabilità fisica e la nostra partecipazione alla kermesse continentale servirà da stimolo e da sensibilizzazione per tutti noi e per le società sportive. 

In generale quali sono i margini di crescita del movimento della pallacanestro in carrozzina italiana?

Sono fiducioso che quanto deciso in Consiglio Federale in merito alle nuove normative dei campionati, che vedono la sensibile riduzione delle quote di extracomunitari e l’obbligatorietà degli italiani in campo, diano una sensibile spinta per la crescita dei vivai e, quindi, dell’intero movimento, in passato troppo rivolto all’impiego di giocatori stranieri. Anche per le donne si è pensato di favorirne l’impiego attribuendo loro un ulteriore abbattimento sul punteggio di gioco rispetto a quello già previsto dalla federazione internazionale.

Siamo ancora nel mezzo di una lunga stagione che si chiuderà addirittura a settembre con i Mondiale Under23 in Turchia, ma com’è il bilancio fin qui?

E’ ancora presto per fare un bilancio dell’anno: per i Mondiali Under 23 ad esempio siamo convinti che la nostra Nazionale possa fare davvero bene. Al momento siamo soddisfatti che in una situazione così difficile per il paese la FIPIC sia riuscita a portare a compimento tutti gli impegni programmati e che, cosa ancora più importante, i nostri club abbiamo conseguito importanti risultati nelle Coppe Europee (Porto Torres vincitore della Coppa Brinkmann, Briantea della Coppa Vergauwen, Santa Lucia finalista in Champions Cup, ndr).

Claudio Di Renzo (addetto stampa FIPIC)