brown - la nazione

SIENA. Per la terza volta in questa stagione Bobby Brown, 28 anni, è il bwin MVP della settimana di Euroleague. Questo grazie ai 41 punti segnati nella gara contro il Fenerbahce (8/12 da due, 4/6 da tre, 13/13 ai liberi, 12 falli subiti: 50 di valutazione), come già ieri sera era apparso evidente a tutti.  41 punti è il top stagionale (secondo lo stesso Brown con 34) ed eguagliando il record all-time di Euroleague (a pari merito con Alphonso Ford, Carlton Myers e Kaspars Kambala). Il playmaker della Mens Sana guida con disinvoltura le classifiche della massima competizione europea per punti segnati (21 di media) ed assist (5.9 a gara). Per un giocatore semiesordiente in Eurolega (al suo attivo solo 6 gare con l’Asseco Prokom nel 2010-11 10,7 ppg, 16/42 da due, 6/24 da tre, 1,8 aspg) niente affatto male. In quella apparizione con la maglia polacca era passato completamente inosservato. Non era facile per un protagonista dei playground estivi di Los Angeles scrollarsi di dosso la fama di mangia palloni confusionario e troppo impulsivo, e anche a Siena per diversi mesi tanti storcevano la bocca dicendo “bravo, ma non abbiamo un play!”.

Addirittura nella serata di Istanbul il meglio del repertorio si è giocato con i due “mancati play” contemporaneamente in campo: Brown e Hackett. Con il basket corri e tira di Banchi sono certamente più adeguati di tanti compassati direttori d’orchestra… Tanto da far mettere in secondo o terzo piano la sontuosa prestazione di Viktor Sanikidze, ai livelli dello scorso anno a Bologna, che tutti aspettavano (19p, 8r, 23 di valutazione). Così Bobby può mettere in secondo piano anche la contrastata esperienza NBA. Proviene da un college minore, Fullerton State, talmente di secondo piano da non essere stato scelto al draft da alcuna franchigia, pur con un ottimo score: Media 16,9 punti a partita (0,428% FG, 3pt 0,377%, 0,789% FT), 2.5 rpg, 4.4 apg, e 1.31 spg in 116 partite collegiali (starting in 103). La Summer League gli rimediò un provino presso i Bobcats nel 2007 e un contratto con l’Alba Berlino dove vinse lo scudetto 2008 e il ritorno oltreoceano tra Kings, T’wolwes, Hornets e Clippers, senza incantare. Eppure stiamo parlando di quella NBA che offre spazio al 34enne Pablo Prigioni, tiene in campo con i denti il 39enne Jason Kidd, il sempreverde 38enne Steve Nash, il 37enne Ray Allen e via dicendo: a fine stagione certe sirene potrebbero tornare a cantare …