Lokomotiv Kuban – Dolomiti Energia Trento 97-69

Trento viene letteralmente arata dal Lokomotiv Kuban, che gestisce un ampio vantaggio per quasi tutta la gara. L’unico momento in cui la gara pende dalla parte degli ospiti è fra primo e secondo quarto, ma appena Forray e compagni abbassano l’intensità subiscono un super parziale di 36-7 che chiude i giochi. L’inizio di gara è il peggio che si può aspettare Buscaglia: il Kuban muove perfettamente il pallone e si rivela a tratti ingiocabile (6/6 da due, 3/4 da tre e 11 tiri liberi per la squadra di Obradovic nei primi 10’), i centimetri di Elegar fanno la differenza e i padroni di casa volano sul 26-6 dopo soli sette minuti. Dopo lo schiaffone ricevuto Trento inizia a macinare gioco, alzando i giri del motore su entrambi i lati del campo: il Lokomotiv non segna più, Gutierrez e Flaccadori hanno la giusta intensità e la Dolomiti trova il pari a quota 30. Ma a break segue break, stavolta degli uomini di Obradovic, Elegar torna un fattore in pitturato e si allargano gli spazi, con un parziale di 15-2 i padroni di casa chiudono il primo tempo sul 45-32. Il rientro dagli spogliatoi è letale per Trento: le triple di Lacey e Brokehoff riportano il Kuban oltre le 20 lunghezze di margine, Flaccadori e compagni non hanno più la forza di rimetterla in piedi.

Zenit San Pietroburgo-Fiat Torino 95-84

Nulla da fare per una pur buona Fiat Torino, ancora orfana di Trevor Mbakwe, che nella seconda giornata di Top16 deve inchinarsi allo Zenit San Pietroburgo. Nonostante una ottima partenza e due allunghi che le hanno permesso di prendere la doppia cifra di vantaggio nei primi due quarti, la squadra di Coach Banchi è sempre stata rimontata dagli avversari, che grazie ad un parziale di 27-10 nel terzo quarto hanno preso la testa della gara senza più mollarla. Sembrava una partita in discesa quella di Torino, che ha messo in grossa difficoltà gli avversari nella prima parte di gara sfruttano un quintetto con 4 esterni, messo in campo per la contemporanea assenza di Drew Gordon, scavigliato nel 2° quarto, e per le condizioni ancora non ottimali di Deron Washington. Soluzione tattica che però non ha funzionato nella seconda parte della gara, quando lo Zenit ha trovato le giuste contromisure difensive e ha contenuto l’attacco di Torino, costringendolo a soli 26 punti e a una percentuale dal campo inferiore al 30% nel secondo tempo, portando quindi a casa una vittoria con il punteggio di 95-84, che punisce forse anche eccessivamente una prestazione onorevole della squadra di coach Banchi.

Asvel Villeurbanne-Grissin Bon Reggio Emilia 68-64

Serata negativa a Lione per la Grissin Bon che ha pochissime idee e sbaglia quasi tutto dal campo (7/27 da 3 e 16/45 da 2) soffrendo tremendamente la grinta e velocità degli avversari che salgono di tono in un secondo tempo quasi completamente dominato ad eccezione del guizzo finale grazie ad un Della Valle mai domo. Kaba e Watkins dominano da sotto in una serata dove Wright e Reynolds paiono scarichi e Cervi gioca solo nel primo tempo. Gara intensa e piuttosto combattuta alla Astroballe Arena con i padroni di casa che soffrono i rimbalzi della formazione reggiana che tira tanto (3/13) ma non sufficientemente bene dalla lunga distanza. Della Valle e compagni lasciano sin troppo correre i padroni di casa di coach Jackson che tirano con oltre il 40% da due. L’ Asvel piazza a fine primo tempo 7-0 di parziale per poi ripetersi con 5-0 ad inizio secondo con i ragazzi di Menetti in bonus falli dopo solo due minuti ma è il pesante 13-0 successivo a far scivolare sotto di 13 gli emiliani che litigano costantemente coi ferri oltre a dare segni di cedimento difensivi. Quando tutto pareva finito è Della Valle con giocate ed assist per le bombe dei compagni a riportare gli ospiti ad un solo possesso (65-62) prima della magia di Roberson forzata che chiude la contesa.

(a cura di Alessandro Aita, Davide Rosa e Alessandro Salvini)


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