CAJA LABORAL

NOCIONI 6: Qualche zampata da vero guerriero ma anche molto nervosismo con relativa uscita anticipata per 5 falli.

BJELICA M. 5,5: Strappa alcuni importanti rimbalzi d’attacco ma anche lui non è in serata al tiro.

BJELICA N. 6: Drammatica esibizione balistica ma fa un lavoro sporco ed importante a rimbalzo.

CABEZAS 5,5: Un unico ruggito in una gara sottotono e, come per Nocioni, ricca di proteste.

SAN EMETERIO 7: Guida da vero condottiero il recupero dei baschi con triple devastanti ed atteggiamento sempre da leader.

(Foto di Savino Paolella 2012)

San Emeterio ancora letale contro l’EA7 (Foto di Savino Paolella 2012)

HUERTEL 7: Faccia tosta e talento, qualche volta esagera ma nel finale con strabordante personalità griffa il canestro che gela l’EA7.

OLESUN 5,5: Non si può dire certo che la guardia americana abbia inciso nelle due sfide con Milano, ancora in ombra non trova mai il ritmo partita.

LAMPE 7: Non conosciuto come un combattente il polacco trova il modo di strappare preziosi rimbalzi offensivi e difende con efficacia sui lunghi di biancorossi.

EA7 MILANO

HAIRSTON 4,5: Male in entrambi i lati del campo l’ex senese litiga con i ferri della Fernando Buesa Arena e con il trio arbitrale, con esiti devastanti per Milano.

FOTSIS 4,5: Sembra perennemente innamorato del suo ruolo amletico e sfuggente, giganteggia nel regno del vorrei e… non riesco.

COOK 6: Fa meglio ciò che in teoria non dovrebbe competergli ovvero segnare da fuori con insolita grande continuità. Il peggio invece resta in regia dove si limita a compiti di ordinaria amministrazione con due pessime palle perse nel finale che costano caro all’EA7.

BOUROUSIS 6: Quando Milano funziona l’ex centro dell’Olympiacos deposita a referto punti e rimbalzi, sparisce travolto da Lampe e compagni nel momento chiave della gara.

LANGFORD 6,5: Chiamato a fare il regista nemmeno tanto occulto della squadra è l’unico che ha un minimo di creatività e verve in un attacco biancorosso a tratti paludoso nella ripresa. Fa pentole ma non i coperchi e per l’Olimpia è un problema.

Langford unico terminale offensivo di una Milano sciupona (foto di Luca Leopardi)

MELLI 6: Non capitalizza in attacco tutto quanto di buono realizza in termini di combattività e grinta.

STIPCEVIC 5,5: Una tripla dal nulla che poteva valere molto nell’economia della gara, il resto è il solito pallido anonimato.

HENDRIX 4:  Il secondo tragico Hendrix dura 6 minuti, goffo e falloso sembra sia reduce da un rapimento alieno in stile X-Files, irriconoscibile rispetto alla versione ammirata in maglia Maccabi.

CHIOTTI 6: Mette in campo tutto quello che ha, cuore e dedizione alla causa ed un paio di buoni rimbalzi.

BASILE 6: Un lampo da vecchio “Baso” e qualche minuto di buona applicazione, non riesce sulla sirena a mettere un canestro che sarebbe stato ai limiti del miracolo balistico.