Uno, due, destro e sinistro, uno sul naso, uno a far sanguinare il labbro. Due “jab” forti, potenti, precisi. Il pugile è alle corde: se ne ha ancora, se non vuole finire al tappeto – con l’arbitro a contare i secondi – è il momento di agire. E spesso, l’unica, vera risorsa sta dentro di lui e si chiama orgoglio, una sorta di ultima chance dopo essere stati “suonati” per un incontro intero senza reazione. Questo pugile si chiama Cimberio Varese.
Fabrizio Frates (Foto Savino Paolella © 2012)
Sessantaquattro punti di scarto in quattro giorni sul groppone non sono cosa da poco, sono roba da stendere un toro. Ed il fatto che i pugni siano arrivati da due “pesi massimi” come Valencia e Sassari, non attenua le colpe di una Varese di certo inferiore ad entrambe le compagini, ma mancata sul piano del succitato orgoglio, priva di un’autentica voglia almeno di provarci. Vedere gli spagnoli e gli isolani infierire con ultimi quarti stratosferici – in partite già chiuse – con il punteggio a sfavore che corre come il tassametro di un tassista di Milano, non ha fatto bene al morale ed è sembrato sgretolare le poche certezze acquisite in questo inizio di stagione. La partita di mercoledì sera a Masnago, contro i teutonici del Ratiopharm Ulm, ha già il sapore dell’ultima chiamata, relativamente all’Eurocup: se i tedeschi sono infatti al primo posto del raggruppamento (appaiati a Valencia), la squadra di casa giace in fondo alla classifica col misero bottino di una sola vittoria. Un’altra sconfitta significherebbe dire praticamente addio alle possibilità di qualificazione, nonostante manchi ancora un intero girone di ritorno.
Gli avversari di turno sono dunque i rappresentanti cestistici della città di Ulm, centro del Baden-Württemberg, sud della Germania, sulle sponde del Danubio. Come molte squadre tedesche hanno un roster infarcito di giocatori americani, stante l’assenza di regole limitanti nel campionato autoctono: ben nove sono infatti i rappresentanti a stelle e strisce nelle file degli ospiti e, tra questi, due sono i nomi conosciuti ai tifosi italiani. Trent Plaisted (27 anni, 211 cm) ha giocato due partite (nella stagione 2008/2009) nella Pallacanestro Biella, prima che un brutto infortunio lo obbligasse a issare bandiera bianca per il resto dell’annata. Da due anni è in Germania ed è il sesto miglior rimbalzista di Eurocup (9 di media), potenziale brutto cliente per Hassell e soci. L’altro nome è quello di Edgar Sosa (25, 190), anch’egli con un passato piemontese in maglia Angelico e ricordato proprio a Varese per una colossale rissa in amichevole con Ron Slay. Un infortunio due stagioni or sono ne un pò ha bloccato la crescita, ma si tratta di giocatore dal talento cristallino, capace di mettere punti a tabellino anche in tempi molto ridotti (nel Ratiopharm di quest’anno parte come sesto uomo). A guidare il quintetto di coach Liebenhat c’è Per Guenther (25, 185), veterano della formazione ospite e solido playmaker anche della nazionale tedesca agli ultimi europei. Attenzione anche verso la mano calda dell’Usa Cameron Long (25, 193), 50% da tre in posizione di guardia, e alle due ali Daniel Theis (21, 206) e Will Clyburn (23, 201), quest’ultimo secondo marcatore di squadra nella competizione continentale. In Bundesliga, Ulm veleggia a metà classifica dietro le super potenze Bayern, Bonn, Oldenburg e Bamberg, ma in coppa ha dimostrato di essere sul pezzo, cedendo solo in casa di Valencia.
Trent Plaisted (Ulm)
Non è ancora chiaro se la Cimberio potrà schierare sul parquet Aubrey Coleman. La guardia americana è infatti alle prese con l’infortunio alla caviglia che non gli ha permesso di essere in campo nella sciagurata trasferta in terra sarda. Nella giornata di martedì è stato sottoposto ad esami medici approfonditi: si teme una frattura da stress e si ipotizza addirittura un ritorno sul mercato per la società biancorossa se tale sospetto dovesse essere confermato.
Arbitreranno l’incontro i signori Arteaga (Spagna), Papapetrou (Grecia) e Majkic (Slovenia).
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