Kyle Gibson (foto Alessio Bardolini)

Kyle Gibson (foto Alessio Bardolini)

Gara dalle grandi emozioni quella tra Virtus Roma e Baloncesto Siviglia con i capitolini che prima hanno recuperato una gara che, al 13esimo sul 21-34, pareva già compromessa arrivando a comandarla in sicurezza, 61-51 al 28esimo, con un grandissimo terzo quarto di Brandon Triche, per poi rischiare negli ultimi secondi di compromettere tutto venendo graziati dall’errore di Pullen dall’arco e da un errore arbitrale con la terna che non ha sanzionato un evidente fallo di Bobby Jones  sul tap-in del lettone Porzingis.

Siviglia è il perfetto spot che l’eldorado della pallacanestro spagnola si sta sgretolando sotto la prepotenza economica dei due colossi Real Madrid e Barcellona: gli andalusi sono infatti senza sponsor e, per non cadere in disgrazie peggiori, si affidano ad una batteria di talenti in erba pescati con oculatezza dai propri scout in giro per tutta Europa ed in panchina hanno gettato un sasso nello stagno degli assistenti allenatori NBA pescando il 51enne Scott Roth. Se in ACB l’esperimento non sta pagando, 0-4 la partenza di Berni Rodriguez (5 punti, 4 rimbalzi e 5 assist) e compagni, in Eurocup le cose vanno meglio ed il promettente avvio dei verde-rosso sivigliani è firmato proprio da due giocatori che, senza la crisi, difficilmente avrebbero vestito la canotta dell’ex Cajasol: il 22enne Pierre Oriola (6/9 da 2pt, 5/6 ai liberi, 4 rimbalzi), lo scorso anno in LEB Gold, ed il 19enne Kristaps Porzingis (4/8 da 2pt, 3/4 da 3pt, 7 rimbalzi, 4 assist, 4 recuperi e 2 stoppate per 26 di valutazione), 2.11 portato tre anni fa a Siviglia di cui sentire parlare in futuro, che in coppia hanno messo a segno 17 dei primi 22 punti degli ospiti.

Toccato il massimo svantaggio con una tripla di Dane Watts (8 punti, 5 rimbalzi) la Virtus ha giocato un pessimo secondo periodo, segnato da una brutta circolazione di palla che ha portato gli uomini di Dalmonte ad accontentarsi di soluzioni dalla lunga distanza che, non sorrette da percentuali adeguate, hanno visto gli avversari volare sul +13. Tornata a giocare con costrutto, variando le proprie scelte offensive, Roma ha chiuso il primo tempo in equilibrio prima di esplodere nel terzo quarto cavalcando un Brandon Triche (4/7 da 2pt, 4/5 da 3pt, 5/6 ai liberi, 5 rimbalzi e 3 assist per 27 di valutazione) in versione extraterreste. L’ex guardia di Trento ha annichilito gli avversari con 14 punti consecutivi in cinque minuti scarsi e, quando Dalmonte l’ha richiamato in panchina a rifiatare, capitan D’Ercole dall’arco ha trovato il +10 che pareva aver dato ai propri compagni l’inerzia definitiva sul match.

Siviglia però ha pian piano recuperato, senza darsi mai per doma, arrivando nell’ultimo minuto ad impensierire i padroni di casa con due triple, la seconda di Xavier Thomas (5 punti, 2/6 al tiro) assai fortunata per l’83-80. Un errore madornale di Rok Stipcevic (14 punti, 3/8 dal campo, 3 pesre) sulla successiva rimessa da centro campo ha concesso addirittura a Jacob Pullen (pessimo il suo 6/23 dal campo) la tripla del pari, mentre solo l’ennesimo errore di una terna “sfortunata” ha graziato Bobby Jones (6/9 dal campo) sul tap-in schiacciato di Porzingis a 2.2″ secondi dalla sirena finale.

Virtus Roma – Baloncesto Siviglia 84-82 (15-24, 21-17, 28-15, 20-26)
VRM: B.Triche 26, K.Gibson 16, B.Jones 15. Rim(39): B.Jones 7. As(18): M.Ejim 5.
SEV: J.Pullen e K.Porzingis 18, P.Oriola 17. Rim(39): K.Porzingis 7. As(19): B.Rodriguez 5.