Dal nostro inviato Franco Merafino

Schiacciata di Serhiy Lishchuk (foto Héctor Juan 2013)

Valencia Basket – Uxue Bilbao 60-61 STATS

Il Valencia Basket, in vantaggio fin dalla prima tripla di Rafa Martínez e il tap-in di Serhiy Lishchuk per 5-0 (ad eccezione di alcuni rari sorpassi ospiti), si fa raggiungere e superare a 2 secondi dalla fine e cade ed esce sconfitto dal parquet della Fonteta nel decisivo match di Eurocup contro i connazionali dell’Uxue Bilbao.

Entrambe le squadre presentano un’impostazione difensiva che genera un basso punteggio se paragonato con il 113-111 dello scontro di campionato di gennaio. Gli arancioni, sempre in attesa di un eventuale ritorno del “messia” Gelabale dopo il 6 febbraio, quando gli scadrà la seconda proroga di dieci gioni del contratto con i Timberwolves, recuperano più palloni di quanti non ne perdano in attacco, passando per la tripla di Martínez che porta il punteggio 11-7 al 6′.

Due minuti dopo Thomas Kelati sale sul palcoscenico per tirare due liberi (16-12) prima di indietreggiare e fare la comparsa fino alla chiusura del sipario. Alla chiusura del quarto, un fallo di Vitor Faverani mette in lunetta Adrien Moerman che sbaglia il secondo tiro; sul rimbalzo Milovan Rakovic, nel tentativo di portare giù la palla, fa l’involontario tap-in che porta in vantaggio il Bilbao (18-20).

Nel secondo quarto la squadra basca tira il fiato, e i valenciani ne approfittano per schiacciare con Lishchuk e due volte con Justin Doellman (24-20). Alla successiva tripla di Lishchuk (26-20) il pubblico inizia a bisbigliare “finalmente sei ritornato”. L’ucraino se ne accorge e per ringraziare mette due stoppate consecutive. I bianconeri iniziano a lottare di più sui rimbalzi offensivi soprattutto con Axel Hervelle (28-24).

Sul 30-26, l’arbitro triestino Cerebuch sbaglia una decisione su una rimessa dal fondo che finisce direttamente fuori con il pubblico a gridargli “asino” per fargli notare l’errore. L’italiano guarda i suoi colleghi e cambia decisione con una certa protervia perchè finalmente in possesso della verità.

Stesso copione nel terzo quarto che inizia sul 37-29. Al 2′ dopo i tre liberi di Kostas Vasiliadis, Lishchuk schiacchia in faccia anche al veterano Alex Mumbrú e prende inoltre il libero del 42-35 che sembra stabilire definitivamente la gerarchia tra le due squadre. Il solito Martínez chiude il quarto sul 50-45.

Ribas in marcatura su López (foto Héctor Juan 2013)

Nell’ultima frazione, dopo il canestro di Doellman, si risvegliano i veterani baschi: Raül López ruba palloni a Pau Ribas, Mumbrú guida la squadra, Roger Grimau prende rimbalzi in attacco (52-49). Rafa sbaglia una tripla, e dopo il time out di Perasovic si fa rubare palla da Lamont Hamilton che prende anche il libero aggiuntivo (52-54). Assist di López a Hamilton (52-56) per un parziale di 0-11 in 6 minuti con i tarongers carichi di falli.

Rodrigo San Miguel sulla linea da tre va in cortocircuito e finta il tiro anche se davanti non c’è nessuno; poi decide di non tirare: il pubblico apprezza la performance dadaista e gli urla “adesso vattene ” per evitare che faccia il bis. Da una parte Lishchuk schiaccia e va in lunetta, dall’altra schiaccia Doellman. Per fortuna della squadra di casa, dall’altra parte c’è Nikos Zisis che finirà con 2/6 dalla lunetta.

A 1’13” dalla fine, sul 56-58, Vasileiadis, che come un eroe classico deve conoscere il fallimento prima di trionfare, sbaglia il tiro che avrebbe chiuso la partita. Pareggia Martínez in contropiede. Ribas ruba palla a Hamilton e Doellman segna (60-58) e va in lunetta. Sbaglia il libero, prende lui stesso il rimbalzo ma perde la maniglia.

Velimir Perasovic (foto Héctor Juan 2013)

Rimessa per il Bilbao a 26″ dalla fine: coach Perasovic fa la peggiore scelta in assoluto (tutti gli eroi classici prima o poi ricevono un aiuto quando meno se lo aspettano) e decide di non far fallo sistematico e difendere forte nel pitturato. Vasiliadis, a 2” dalla fine, tira quasi indisturbato dalla linea dei tre punti e ferma il punteggio sul 60-61.

Nell’affollata conferenza stampa, il coach del Uxue Bilbao, Fotis Katsikaris, ex padrone di casa della Fonteta dal 2006 al 2008, ringrazierà la fede dei suoi giocatori che hanno creduto sempre nella vittoria finale in entrambe le partite di Eurocup con Valencia. Perasovic invece si assumerà tutta la responsabilità della sconfitta per la scelta infelice dell’ultima difesa, minimizzando lo scarso apporto di Kelati e il basso punteggio della squadra in attacco.