Khimik Yuzhne – Ted Ankara: 75-71

Istanbul – Lontano da casa e con il cuore gonfio di preoccupazione, il Khimik sfodera unghie smaltate di orgoglio e passa di misura sul neutro di Istanbul ai danni del Ted Ankara. Contesa punto a punto quella della Abdi Ipekci Arena, risolta nel finale dalla classe di Romeo Travis (19 punti), aiutato nell’impresa dalla partita “totale” del play Paul Delaney (15 punti, 8 rimbalzi e 3 assist). Il TED si aggrappa alla classe di Plisnic (14 per l’ex Sassari), all’ingombro fisico – unito alla perfezione dalla linea della carità – di Golubovic ed ai canestri di Clay Tucker, controllando per buoni tratti la gara e soccombendo solo alla distanza. Il margine risicato della vittoria ucraina (4 punti) lascia aperti i sogni di qualificazione di entrambe le compagini, ma appare esiguo in virtù della solidità di Ankara tra le mura amiche (citofonare Sacchetti per referenze).

Khimik Yuznhe (foto di eurocupbasketball.com)

Khimik Yuznhe (foto di eurocupbasketball.com)

Cronaca – Primo quarto di difficoltà per i padroni “senza casa” del Khimik: ancorati alle “zingarate” del play Usa Paul Delaney subiscono la fisicità e la classe della coppia Plisnic-Golubovic che, nel corso dei primi dieci minuti, va a ribaltare il 7-0 casalingo iniziale. Sono poi due bombe del play ex Siena Alexander Rasic  a certificare la prima fuga del Ted che chiude avanti (15-23) la prima frazione. In un secondo quarto caratterizzato dalla mano fredda di tanti protagonisti attesi (su tutti Freimenis – 0/5 da fuori – e Travis), a poco a poco il Khimik dà una logica alla sua partita, rientrando coi cesti dell’ala ex Murcia Gatens e stringendo le maglie dietro, dove il solo Plisnic continua a ferire con costanza. All’intervallo lungo, la distanza fra le due squadre è minima: 38-39.

Alla ripresa del gioco il Khimik prova un allungo che ha come protagonista l’outsider che non ti aspetti, il centro Stanislav Zavadskyi, 2,3 punti di media finora in stagione: il 2,13 trova tanti canestri preziosi ed in serie e favorisce il + 8 ucraino (49-41), contribuendo anche a chiudere la chiave in difesa. Il parziale ha però l’effetto di svegliare il “can che dorme”, ovvero Golubovic che di prepotenza ricuce lo strappo a suon di schiacciate ma anche con mano dolce dalla lunetta, raggiungendo le 14 marcature (54-52). Una bomba di Romeo Travis mantiene però un margine a favore del Khimik quando suona la penultima sirena: è 59-52 al 30’. E’ ancora il gigante serbo a suonare la carica ospite nell’ultimo quarto, convertendo la messe di falli subiti in punti; dall’altra parte la trazione anteriore dell’asse Travis-Delaney lascia  comunque il Khimik avanti, sebbene di poco (66-63 al 35’). Classico finale punto a punto: Tucker – con otto punti consecutivi  e ben coadiuvato da un Valters che continua a dispensare sapienza cestistica (7 assist) – danno l’ultimo vantaggio agli ospiti sul 68-69 a 3’56” dal termine; da qui in poi è una sinfonia di Romeo Travis (4 punti ed un assist per Shuler) a riportare la partita nelle mani dei ragazzi in maglia bianca, fino al + 4 (75-71) con cui si chiude il match.

Mvp: dopo una prima parte di gara degna di comparsata su “Chi l’ha visto?”, Romeo Travis si ritrova in una ripresa ben giocata (16 punti) regalando al Khimik le giocate decisive con cui mettere in ghiaccio il match (ma non la pratica qualificazione). Chiude con 19 punti e 9 rimbalzi.

Tabellino