Sulla strada dell’EA7 Milano ci sono i Campioni d’Europa dell’Olympiacos, i ricchissimi turchi dell’Anadolu Efes, l’orgoglio basco del Caja Laboral Vitoria, gli imprevedibili lituani dello Zalgiris Kaunas e i croati del Cedevita. La truppa di Sergio Scariolo è costruita per far strada in Europa ma, in un girone così complicato, niente va lasciato al caso.

Kostas Sloukas

OLYMPIACOS PIREO ****
Sono i Campioni d’Europa in carica, hanno confermato 11/12 della formazione che lo scorso anno ha stupito tutta Europa ed inserito un elemento esperto come Stratos Perperoglu ma, nonostante tutto, partono con un ruolo secondario in questa nuova stagione. Ad essere sinceri una cosa è cambiata, e molto importante. In panchina non siede più infatti la vecchia volpe Dusan Ivkovic che, compiuto il miracolo, ha visto bene di lasciare da eroe, ed al suo posto siede Georgios Bartzokas, l’uomo che condusse il Maroussi alle Top16 quattro stagioni fa. Non ce ne voglia Bartzokas, ma il paragone a livello di carisma non regge. Vassilis Spanoulis sarà sempre il leader del gruppo, con Georgios Printezis, Kyle Hines e Pero Antic a fare da fidi scudieri. Evangelos Mantzaris, Dimitris Katsivelis, Acie Law, Dimitrios Mavroeidis e Richard Dorsey sono invece i guerrieri che si alzeranno dalla panchina per dare un giro di vite alla difesa dei Reds.
Giudizio DB: Vincere non è mai facile, soprattutto quando l’affermazione arriva attraverso una cavalcata che assume i contorni della fiaba epica. Confermarsi, soprattutto quando tutti gli elementi del gruppo vengono confermati e quindi gli stimoli che hanno scatenato la fame dell’anno passato vengono a mancare, è pressochè impossibile. L’Olympiacos rischia di illudere i propri tifosi e fare un grosso buco nell’acqua. Ma questo Ivkovic lo sapeva benissimo, ed infatti si è fatto da parte.
Attenzione a: Kostas Sloukas. Lo scorso anno la voglia emergere di questo ragazzo ha rischiato di far cadere il castello di carta. Ci volle tutta l’esperienza di Ivkovic per impedire che l’ego di Spanoulis ne venissi travolto. Quest’anno può essere quella della definitiva affermazione per il mancino di Salonicco.

Macijei Lampe

CAJA LABORAL VITORIA **1/2
Strano mix quello fatto in estate dai baschi che, finita la nidiata d’oro di talenti pescati in Sud America, si trovano a fare i conti con elementi non del tutto apprezzati da coach Dusko Ivanovic. Su tutti Thomas Huertel e Nemanja Bjelica. Il primo, a lungo sul mercato, partirà dietro ai registi Carlos Cabezas, Taylor Rochestie ed il connazionale Fabien Causeur, con pochissime speranze di trovare un pertugio libero. Il secondo tiene in ostaggio il club forte del quinquennale firmato tre stagioni fa quando era uno dei migliori prospetti del Vecchio Continente. Peccato che il talento sia rimasto in fase embrionale. Il nuovo assetto del Baskonia vede ancora Brad Oleson a chiudere il reparto guardie, Andres Nocioni e Fernando SanEmeterio a giostrare in ala e Milko Bjelica, Maciej Lampe ed il tedesco Tibor Pleiss a formare un reparto lunghi dal grande tasso tecnico, ma assai striminzito numericamente, tanto che si è dovuti ricorrere ai ripari firmando in volata Edu Hernandez-Sonseca, lo scorso anno a lungo fermo.
Giudizio DB: Non convincono alcune scelte fatte in estate. Su tutte quella di Rochestie, non un vero playmaker e troppo lento e piccolo per fare la guardia. Le speranze di qualificazione giostrano attorno allo stato di salue del duo Nocioni-SanEmeterio, con il primo che dovrà spesso spostarsi in ala grande per rimpinguare la front-line. Rischia di non passare il turno.
Attenti a: Maciej Lampe. L’anno scorso ha saltato la fase iniziale della stagione per recuperare dall’infortunio all’anca patito durante un allenamento privato in estate, ed il Caja Laboral non riuscì neppure a qualificarsi alle Top16. Oggi deve ripagare l’impegno della società che lo poteva anche cacciare ed invece ha dimostrato di credere in lui.

Jordan Farmar

ANADOLU EFES ISTANBUL ****
Ad Istanbul non si guarda alle spese. Fallito l’assalto alle Final Four organizzate in casa, ora l’obbiettivo è, senza alibi alcuno, un posto a Londra. Per andare sul sicuro i birrai hanno richiamato Oktay Mahmuti, partito dalle giovanili dell’Efes fino ad arrivare alla prima squadra. Scorrendo il roster pare di leggere la formazione di un All Star Game, tanti sono i nomi che lo compogono. In regia possono giostrare Dougas Balbay, Kerem Tunceri (ora infortunato) e Jamon Lucas. A completare il reparto esterni ci sono due ex Los Angeles Lakers, Sasha Vujacic e Jordan Farmar, più l’atletico Sinan Guler ed il giovane talentino Birkan Batuk. L’imponente reparto lunghi è composto da Dusko Savanovic, Kerem Gonlum, Ermal Kuqo, Semih Erden e Stanko Barac. Ce n’è, insomma, per tutti i gusti!
Giudizio DB: Moltissime le frecce all’arco di Mahmuti. Il pericolo è che inizino a mancare palloni per tutti. Se l’ex coach di Benetton e Galatasaray riuscirà ad accordare lo strumento, la sinfonia sarà senza dubbio da applausi.
Attenti a: Jordan Farmar. Arrivato in Europa lo scorso anno a causa del lockout Nba Farmar ha dimostrato di sapersi adattare perfettamente allo stile di basket europeo. Ora arriva con la consapevolezza di cosa lo aspetta, e con la volontà di restare.

Ibby Jabber

ZALGIRIS KAUNAS ****
Mercato sensazionale quello proposto dal club di Vladimir Romanov. Per riempire la nuova Zalgirio Arena il magnate russo non ha badato a spese, riportando in Lituania Darjus e Ksistof Lavrinovic e Rimantas Kaukenas, aggiungendo giorno dopo giorno elementi importanti come Tremmell Darden, Oliver Lafayette e, ultimo in ordine di tempo, anche Ibby Jabber. Nelle mani di coach Joan Plaza c’è un gruppo dall’età media alta, anche i confermati Marko Popovic, Tadas Klimavicius e Paulius Jankunas hanno già superato la trentina o sono comunque sulla cresta da anni, che è chiamato a vincere subito.
Giudizio DB: Molti i galli nel pollaio di Joan Plaza, forse troppi! Nel settore lunghi l’ex coach del Real Madrid sarà costretto a cambi cronometrati per non scontentare nessuno. Se l’armonia durerà comunque il materiale umano messo a libro paga dal vulcanico Romanov è di primo piano e superare i biancoverdi sarà impresa ardua.
Attenti a: Ibby Jabber. Proprio l’ultimo arrivato in casa Zalgiris. In Italia abbiamo imparato ad apprezzarlo, pur riconoscendone pregi e difetti. In molti si stavano chiedendo che fine avesse fatto l’ex Roma e Milano, in molti ora sono curiosi di valutarne la condizione dopo un anno di inattività.

Keith Langford

EA7 EMPORIO ARMANI MILANO ****
Il secondo anno del ciclo di Sergio Scariolo sta iniziando. Lo scorso anno è servito per assestarsi ed individuare gli elementi da inserire nello scacchiere meneghino. Questo, soprattutto a fronte degli arrivi di una stella assoluta come Keith Langford e di solidi elementi come Gianluca Basile e Richard Hendrix, il giocattolo di Giorgio Armani non si può più nascondere. I confermati Antonis Fotsis, Omar Cook, Malik Hairston e Ioannis Bourousis andranno a completare il quintetto con Langford. Dalla panchina un mix di gioventù, con Nicolò Melli e Alessandro Gentile, ed esperienza con i già citati Basile ed Hendrix, Rok Stipcevic e Jacopo Giachetti.
Giudizio DB: I problemi evidenziati lo scorso anno, nessuno in grado di coprire le spalle a Cook e Bourousis, restano al momento tali e quali. Non possiamo infatti pensare che Stipcevic possa essere la soluzione migliore o che Hendrix e Chiotti siano centri di primissimo livello. Però il talento c’è. Hairston e Langford, pur avendo per certi versi caratteristiche simili, possono elevare il livello di qualsiasi squadra solo con un paio di giocate. Saranno importanti i contributi di Gentile e Melli, mentre da parte di società ed allenatore dovrebbe smettere il continuo ricorso ad alibi sul livello della formazione.
Attenti a: Keith Langford. Il mancino prodotto di Kansas manca dall’Italia da tre stagioni. Il suo ritorno non può che riempirci di gioia. Sarà l’ex Soresina, Biella e Virtus Bologna ad essere chiamato a far fare il decisivo salto di qualità al gruppo.

Mickael Gelabale

CEDEVITA ZAGABRIA **
Ottimo lavoro per i Campioni di Croazia che, per onorare la loro prima esperienza in Eurolega, ha messo insieme un gruppo interessante. Marques Green e Vlado Ilievski saranno i due registi. Bracey Wirght, Marco Car, Marino Badzaric, Pedrag Suput e Mickael Gelabale, più Marko Tomas una volta ristabilitosi, completeranno un reparto esterni dalla grande esperienza europea. Sotto le plance Luksa Andric e Goran Suton completano il roster affidato alle mani sapienti di uno dei guru del basket europeo come Bozidar Maljkovic.
Giudizio DB: In un altro girone avrebbe fatto la sua gran bella figura. Qui rischia di venir stritolata da delle corazzate.
Attenti a: Mickael Gelabale. Se sta bene fisicamente il francese è uno dei migliori esterni d’Europa. Lo scorso anno ha patito l’infortunio procuratosi durante la fase finale degli Europei pur di aiutare i compagni.