Il CSKA batte senza alcuna difficoltà l’Olympiacos, e passa cosi al prossimo turno con una giornata d’anticipo e potrebbe essere già matematicamente prima se stasera l’Efes dovesse battere il Galatasaray, risultato nel quale spera anche l’Olympiacos per rimanere ancora in corsa. Partita perfetta quella dei russi che sono sembrati un’autentica macchina da guerra, specialmente al tiro concludendo la gara il 75% da 2 e il 65% da 3, percentuale quella dalla lunga distanza “sporcata” solo nelle ripresa in quanto il primo tempo si era concluso con un incredibile 11/12 dall’arco. Percentuali ben diverse per i greci che invece da 3 hanno chiuso con il 18%, tuttavia non può essere ridotto solo a questo dato la sconfitta dell’Olympiacos che è stato nettamente inferiore in tutte le parti del campo, e anche quella leggerissima predominanza sotto le plance mostrata nei primissimi minuti da Dorsey è stata subito contenuta dall’ottimo lavoro dei lunghi russi in particolare di Krstic. Insomma battere questo CSKA risulterà difficilissimo se non impossibile per chiunque.

Coach Kazlauskas lascia inizialmente in panchina Krstic, mentre Ivkovic, che deve fare a meno di Printezis e Kesely, preferisce Mantzaris a Law. Il primo attacco è dei greci che costruiscono con una buona circolazione di palla un tiro da 3 per Antic che però sbaglia, cosa che non fa dall’altra parte, su per giu dalla stessa posizione, Vorontsevich che nell’azione successiva va ancora a segno dopo aver seguito bene a rimbalzo un tiro sbagliato si Siskauskas. Il gioco degli ospiti appare poco fluido e Antic sembra essere poco incisivo, e cosi in seguito alla tripla di Teodosic che vale l‘8-0, Ivkovic è costretto a chiamare time out. A metà del primo quarto arrivano anche i primi due punti dei biancorossi con il canestro di Dorsey. Infatti è forse solo sotto le plance che i moscoviti soffrono leggermente concedendo qualche rimbalzo di troppo, ma la musica cambia nettamente con l’ingresso di Krstic che prende in consegna proprio Dorsey. In attacco il CSKA continua a essere uno schiacciasassi e anche la press defense avversaria viene superata senza difficoltà alcuna e Teodosic colpisce cosi nuovamente da 3 per il +10. Al tiro dalla lunga distanza i padroni di casa continuano a essere infallibili e con le triple prima di Kirilenko e poi di Shved siglano il 30-16 punteggio con il quale si chiude la prima frazione. Offensivamente parlando i russi hanno quindi rasentato la perfezione chiudendo il primo quarto con un 6/6 da 3. Il secondo quarto è aperto da un bellissimo scambio ancora sull’asse Shved-Kirilenko, che porta a 2 punti dell’ex Utah Jazz, che nell’azione successiva veste lui i panni di assist man per Lavrinovic che riceve,segna, subisce il fallo e realizza il libero supplementare. Il gioco offensivo dell’Olympiacos appare in costante involuzione e neanche l’ingresso di Law serve a dare una svolta. I russi invece continuano a vedere il canestro largo come una vasca e mantengono per il momento il 100% da 3, dato aggiornato con la tripla di Vorontsevich che vale il 44-20, punteggio con i quale entriamo negli ultimi 5 minuti del primo tempo. In una partita che ormai è già sostanzialmente segnata, la notizia piu importante arriva dopo 16 minuti quando Gordon sbaglia la prima conclusione dall’arco dei suoi, ma per non sporcare troppo le percentuali, Teodosic nell’azione successiva decide di piazzare la tripla che vale il +29. Negli ultimi 2 minuti i greci riescono a recuperare giusto un punticino e si va all’intervallo sul 54-26, e con percentuali al tiro dalla lunga distanza ben diverse, 11/12 per il CSKA, 0/7 per l’Olympiacos.

A proposito di triple, ad inizio di secondo tempo arriva la prima degli ospiti, mandata a segno da Mantzaris. Non è però assolutamente il segnale di una ripresa dei greci, infatti i padroni di casa piazzano un controparziale di 6-0 realizzato dalla premiata ditta Teodosic-Kirilenko, e cosi a metà di terza frazione il vantaggio si amplia ancora, 64-34. Sul fronte ospite comincia a prevalere lo scoramento, anche se qualcuno uscendo dalla panchina cerca di rianimare un po la situazione come Pelekanos che nel giro di 2 minuto realizza 7 punti. Il CSKA però continua ad essere un’orchestra che suona all’unisono e cosi Shved, Teodosic, Lavrinovic e Vorontsevich costruiscono il 72-44 punteggio con il quale entriamo negli ultimi 10 minuti di agonia per l’Olympiacos. L’ultima frazione ha quindi ben poco da raccontare, le marcature diventano veramente blande, fioccano le palle perse ma il vantaggio moscovita continua a mantenersi sulla trentina di punti. Kazlauskas pian piano fa entrare in campo tutti, ma cambiano gli interpreti ma non la storia del match con il CSKA avanti 82-52 a 5 minuti dalla fine, e in questo momento mancano punti a referto solo per Khryapa, tenuto a riposo fin qui perchè non al 100% dal punto di vista fisico, e Ponkrashov. Per la guardia i punti arrivano nell’azione successiva, mentre il lungo deve aspettare ancora due minuti prima di andare anche lui a segno. Una volta raggiunto questo obiettivo, i russi vanno alla ricerca dei 100 punti, che però non arrivano per poco, infatti il CSKA batte l’Olympiacos con il punteggio di 96-64.

CSKA-Olympiacos 96-64 (30-16, 54-26, 72-44)

CSKA: Vorontsevich 15, Teodosic 14, Lavrinovic 12, Kirilenko 11. Reb.(29) Kirilenko 7, Lavrinovic 5. Krstic 3. Ass.(24) Gordon 6, Shved 5, Teodosic 4

Olympiacos: Spanoulis 12, Antic 7, Gecevicius 7, Sloukas 7. Reb.(24) Dorsey 6, Papanikolaou 3. Ass.(7) 7 giocatori a quota 1