Cedevita Zagabria – Anadolu Efes 73-81 (Stats) (HIGHLIGHTS)

Il ritorno sulla panchina di Cedevita di Aca Petrovic avviene nel momento più probante della stagione, è oggi infatti l’ultima reale chances per i padroni di casa di centrare o comunque di continuare a coltivare speranze di top 16.

Petrovic è stato head coach di cedevita già nel 2010/2011, conducendo il club fino alle semifinali di Eurocup, da ricordare inoltre la sua breve parentesi a Scafati.

A Zagabria arriva l’Efes Istanbul (4-3), reduce dalla brutta sconfitta contro l’Olimpiakos che ha rimesso in parziale discussione il facile passaggio del turno.

L’avvio degli ospiti non è di quelli da ricordare, nè per l’intensità messa sul parquet nè per le giocate offensive; Cedevita gioca bene in attacco, il discusso M.Green coinvolge tutti i suoi,  i 2 color di Zagabria (Wright e Gelabale) sembrano in giornata, il primo quarto scorre bene per i padroni di casa, Mahmuti prova addirittura a passare a zona per scuotere dal torpore iniziale i suoi;  il primo quarto si chiude sul 24-21, con un significativo 4/4 dall’arco per Cedevita.

Gelabale infila un tiro siderale per il 31-26 per i padroni di casa ma è evidente che Mahmuti si è fatto sentire, il secondo quarto necessità di tutt’altra energia per gli ospiti e quell’energia, specialmente difensiva, arriva; è un altro Efes, i turchi crescono e con il solito ispiratissimo Vujacic dall’arco ritrovano il contatto. Il finale di tempo vede il crescendo di Farmar che sovrasta letteralmente Green, in vistoso calo e completamente a secco di fiducia; il quarto si chiude con l’allungo ospite (35-44).

Petrovic inizia il secondo tempo con Ilievski, davvero troppo brutto il finale di primo tempo di Green, ma l’inizio è un incubo: 3 letture perfette di pick and roll di Lucas valgono lo strappo degli ospiti; vujiacic e Shipp non sbagliano sugli scarichi, 35-50; in un attimo la partita sembra finita, bravo però Petrovic a proporre una zona classica 2-3 che romperà le certezze dei turchi. Sulle ali di un incontenibile Bracey Wright, Cedevita inizia una disperata rimonta, i padroni di casa ritrovano sul finire del quarto addirittura il contatto, il terzo quarto si chiude sul (55-59).

L’Efes in difficoltà trova un grande Farmar (21 punti per lui alla fine), che risolve diverse situazioni complicate contro la zona di Petrovic; quando finalmente i turchi riescono ad andare anche dentro l’area pitturata, Cedevita è costretta a ritornare a uomo; Petrovic gioca il secondo jolly, abbassando il quintetto con 4 esterni e si affida completamente alle giocate di un ispiratissimo Wright.

Istanbul ha grande pazienza in attacco e trova buone soluzioni, il controllo del match sembra ritrovato per gli ospiti; l’ultimo sussulto con 2 giocate di Suput vale il 70-73; negli ultimi 2 minuti è un dominate S.Erden ha chiudere i conti con 2 giocate vere nel pitturato; finisce 73-81 per gli ospiti che ipotecano il passaggio alle top 16; la corsa dei padroni di casa invece finisce qua e l’idea è che M.Green sia stata l’ultima recita in quel di Zagabria.

Farmar, 21 punti

TABELLINI:

CEDEVITA: Wright 24, Suput 6, Andric 12, Suton, Bilan 6, Ilievski 7, gelabale 18, Tomas, Green, Bazdaric.

ANADOLU EFES: Farmar 21, Vujacic 17, Erden 10, Tunceri, Shipp 9, Gonlum 11, Savanovic 8, Lucas, Barac 5.


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