Vassilis Spanoulis (Foto Savino Paolella 2012)

Vassilis Spanoulis (Foto Savino Paolella 2012)

Fenerbahce Ulker Istanbul – Olympiacos Pireo 73 – 78 (Stats) (Highlights)

Siamo ormai giunti quasi al termine di queste Top 16, e le due squadre che si incontrano ad Istanbul non hanno quasi più nulla da chiedere a questa fase della competizione. I turchi del Fenerbahce padrone di casa sono ormai eliminati, mentre l’Olympiacos ha bisogno di una vittoria per avvicinarsi sempre di più alla qualificazione matematica, dunque di fatto in palio c’è solo l’onore e il non sfigurare in campo europeo.

Il match comincia senza particolari scossoni in un primo quarto ben giocato da ambo le squadre, che si scambiano canestri per gran parte dei primi dieci minuti. Il più ispirato in casa giallo blu è Romain Sato, che attacca il ferro con decisione creando non pochi grattacapi alla difesa greca, la quale comunque non va mai definitivamente in affanno e resiste agli urti rispondendo colpo su colpo soprattutto con il lungo Pero Antic. I tiri dalla media del macedone dall’altra parte costringono Savas agli straordinari, e non sempre i turchi ne escono intatti, tant’è che questa prima frazione si chiude proprio con l’Olympiacos in vantaggio di sei lunghezze.

Il secondo quarto però rimette tutto in discussione, visto che i padroni di casa tornano in campo con un’altra verve e cercano di imporre il loro gioco fisico ad una frontline che, Shermadini a parte (il georgiano comunque reciterà un ruolo marginale con soli 11 minuti giocati) non presenta grandi colossi da dover scavalcare. In questo modo è il giovane Karaman a trascinare i suoi segnando canestri importanti e infondendo una buona dose di energia. Questa frazione si trasforma ben presto in un duello tra due dei giovani più interessanti del Vecchio Continente (peraltro già scelti in NBA) visto che anche Papanikolaou inizia ad alzare i giri del motore e ad essere maggiormente coinvolto in fase offensiva. Ai greci comunque manca qualcosa, e si va all’intervallo lungo sul +1 Fenerbahce(34-33).

I secondi venti minuti si aprono nuovamente all’insegna dell’equilibrio, e il Fenerbahce non sembra assomigliare in alcun modo alla squadra senza un’armonia di intenti vista nella prima parte di Top 16. Perlomeno i giocatori dimostrano di voler onorare fino in fondo la competizione passandosi la palla e provando a giocare tutti insieme senza affidarsi alle invenzioni dei singoli, e questo costringe i campioni d’Europa in carica a sfoderare tutte le proprie armi. Dalla metà del terzo parziale infatti si sveglia anche il pluridecorato playmaker Spanoulis, il quale inizia a far girare l’attacco su ritmi superiori e ai quali gli avversari non sono abituati essendo più o meno ancora in fase di rodaggio. La sveglia di Spanoulis coglie di sorpresa Sato e compagni, che si bloccano in attacco permettendo ai bianco rossi di presentarsi al decisivo quarto periodo con tre punti di vantaggio.

Anche nell’ultima frazione di gioco l’equilibrio sembra non doversi spezzare, ma i greci hanno il merito di non capitolare mai sotto i colpi di un McCalebb ritrovato (12 punti alla fine per lui) e dell’attività di un Kaya Peker finalmente convincente. È infatti il solito playmaker del Pireo a tenere a galla i suoi, con pick n roll chirurgici e il coraggio di prendersi i tiri giusti nei momenti giusti. Se a tutto ciò aggiungiamo un Papanikolaou perfetto dall’arco dei 6.75 (4-4) allora arriviamo alla conclusione più logica: la vittoria dell’Olympiacos per 73-78. Ennesima sconfitta per il Fenerbahce, che se non altro salva la faccia dimostrando di poter stare in partita con una delle squadre migliori del lotto fino alla fine: un buon punto di partenza per migliorare l’anno prossimo, mentre resta ancora tutto aperto per i campioni in carica, i quali si avvicinano di un altro gradino alla fase più calda della stagione europea.

Fenerbahce Ulker Istanbul – Olympiacos Pireo 73 – 78 (13-19; 21-14; 19-23; 20-22)

FBU (Sato 12, Peker 10, Savas 8) Rim (37, Savas 7) As (14, Preldzic 7)

OLY (Papanikolaou 16, Spanoulis 14, Printezis 12) Rim (32, Hines 5) As (16, Spanoulis 7)