MONTEPASCHI SIENA

M.Kasun: 5 – Parte, come al solito, al rallentatore e l’assai più mobile Shelden Williams ne approfitta. Poi Brown è bravo nell’imbeccarlo. Sta a lungo fuori e, quando ad inizio ripresa Banchi lo rimette in campo fa tre falli in 1’20…ed esce per cinque falli a 13’43 dalla sirena finale. Ingenuo.
B.Brown: 9 – Si esalta col corri e tira. Nel secondo quarto, con Siena a braccare sui ventiquattro metri, ne mette 12. La schiacciata dell’88-84 è il gioco della settimana, e ci stava pure il fallo. L’airball dell’azione successiva va in candidatura per la cavolata della settimana… Prendere o lasciare. Con 34 punti, 15 falli subiti, 16/21 ai liberi, 5 assist, 1 sola persa e 43 di valutazione non possiamo non prenderlo.
M.Carraretto: 6.5 – Dentro al 26esimo, gioca 11 dei restanti minuti con un +11 di plus/minus.
A.Rasic: ne
K.Kangur: 6
– Tre falli in 3’17 lo tolgono da una gara che poteva vederlo attore protagonista.
V.Sanikidze: 5 – Era difficile ripetere le ottime gare di Tel Aviv e Malaga. Chalon per taglia fisica è una francese atipica, e lui soffre i centimetri di Lauvergne in un momento che lo vede in affanno dal punto di visto atletico.
T.Ress: 7 – Gioca ormai da centro fisso. Si sbatte e sbatte contro avversari che hanno 10-15 chilogrammi di muscoli più di lui. Il +21 di plus/minus e i 9 rimbalzi sono i top di squadra. Fondamentale il gol da fuori area per l’86-84.
B.Ortner: 5 – Troppo leggero per l’Eurolega. Non riesce ad entrare in partita.
M.Kemp: 6 – Sua la tripla che completa il recupero sul 76-75, meno propositivo delle altre due uscite di coppa. Tutto normale considerato che ha ripreso ad allenarsi da soli quindici giorni.
M.Janning: 4 – Se continua così, tra qualche partita, il custode del PalaEstra sarà costretto a riverniciare i ferri dell’impianto.
D.Hackett: 6 – Arriva una sola volta al ferro, ma è quella decisiva. Suo anche il rimbalzo partita. Prima 21 minuti di poco o niente.
D.Moss: 7 – Come al solito da la cera, toglie la cera e spazza il cortile del Maestro Miyagi. Encomiabile. Nel finale è esausto e per poco non rovina la frittata.
Coach L.Banchi: 6.5 – 30 punti subiti in un quarto a questi livelli sono semplicemente troppi. Il 19/25 da due punti con cui Chalon arriva all’intervallo boccia definitivamente la uomo senese. L’importante era portare a casa la prima vittoria. Non può però elogiare la sua difesa, la peggiore dell’intera competizione a quota 85.8 di media. Il talento a disposizione è limitato, escluso Brown e forse Kemp quando sarà al top è difficile sperare in exploit da parte di singoli, ma in difesa si gioca di voglia e non di fioretto.

ELAN CHALON

S.Tchicamboud: 7 – Il figliol prodigo ha raggiunto la maturità. 10 punti e 4 assist nell’ottimo avvio dei francesi. Pesantissimo lo 0/2 ai liberi con 3’00 da giocare.
C.Capela: ng
Y.Ouattara: ne
U.Adjagba: ng
N.Lang: 6
– Quasi fa la giocata della partita intercettando la palla a Moss sulla rimessa finale. Solo la “legge truffa” del possesso alternato gli nega gli onori.
J.Aboudou: ng
J.Lauvergne: 8
– Da viso pallido non può competere con i propri compagni per atletismo, e allora ci mette i gomiti. 5/5 da 2pt nel primo tempo, 7/8 alla fine cui aggiunge anche 8 rimbalzi. Ha 21 anni ed è un 2.11 che non disdegna fronteggiare il canestro, il futuro è nelle sue mani.
B.Schilb: 7 – Abile nel giocare tra le linee. Ruvido in difesa, al limite dello sporco. Si becca con Moss ed Hackett, ma non cade mai nelle privazioni dei duri mensanini.
JBAM: 6 – Utile nel dare respiro a Williams
B.Rush: 4 – Banale e leggero. È arrivato all’ultimo tuffo per rimpiazzare l’infortunato Denmon, ma difficilmente gli verrà rinnovato il mensile una volta recuperato il titolare. Inadatto a questi palcoscenici.
S.Williams: 8.5 – Parte con 13 punti, 4 rimbalzi e 4 falli subiti nei primi otto minuti. Nel marasma del secondo quarto è l’unico in campo ad interpretare il bizzarro metro arbitrale. Nella ripresa i falli ne limitano il minutaggio e perde il ritmo gara. Il tap-in di schiaffetto per l’88-88 è roba da palati sopraffini. Se la voglia si mantiene a livelli accettabili The Landlord in Europa può ripetere i fasti dei tempi di Duke.
I.Evtimov: 5 – Mezzo lungo di due metri scarsi, a Bologna ce lo ricordavamo più tiratore.
Coach G.Beugnot: 8 – I suoi approcciano la gara alla perfezione. Il 25-39 del 12esimo è il giusto premio per una formazione che esegue alla perfezione i giochi e che sa sfruttare al meglio la stella Williams. Nel finale è sfortunato, ma non poteva onestamente chiedere di più ai suoi.

Arbitri (Muhovic, Lopes, Vojinovic): 2 – Nel primo quarto premiano la difesa mobile dei francesi, che raggiungono il bonus solo a 7 decimi dalla sirena. La non-difesa di Siena nei primi quindici minuti non merita regali, ma i due doni con cui Shelden Williams elude il pressing, passi e cinque secondi su rimessa, non c’entrano niente con la pallacanestro. Fischiano e non fischiano, che è anche peggio a questi livelli perché un eccesso di protagonismo o eccessiva fiscalità è tollerata mentre l’incompetenza assolutamente no, di tutto con alcuni passaggi che passibili di denuncia per “atti osceni in luogo pubblico”! La credibilità di una Lega non si misura con i posti a sedere degli impianti, che poi comunque andrebbero riempiti, quanto piuttosto con degli arbitri che garantiscano un equità di giudizio in tutte le gare. L’Eurolega ha l’obbligo morale di mandare ad arbitrare fischietti all’altezza e, per il bassissimo livello delle rispettive leghe, un portoghese ed un montenegrino al giovedì e venerdì dovrebbero stare a crescere i propri figli, non a rovinare uno spettacolo sportivo.