Union Olimpija Lubiana – Real Madrid 79-86

Begic affronta Baynes (foto acb.com)

Il Real Madrid conferma il buon momento di forma espugnando anche la (tutt’altro che piena) Stozice Arena di Lubiana con merito, nonostante la giovane Olimpija non si dia per vinta fino alla fine.

Le merengues iniziano bene grazie soprattutto ai propri esterni, mettendo a tabellone un eloquente 0-9 che costringe Saso Filipovski al primo time-out. E’ firmata Aron Baynes la prima reazione biancoverde, complice un Mirza Begic pasticcione (come spesso gli succede), tanto che Lubiana sorpassa sul 10-9 poco oltre la metà del quarto. La partita procede per un po’ a strappi, con momenti di spettacolo regalati dai madrileni e risposte di orgoglio dei padroni di casa, che rimangono a galla con un ispirato Dylan Page ma subiscono la grande qualità della panchina ospite accusando un primo crollo a ridosso del riposo con un pesante 0-12 (35-46 al 20’).

Ad inizio ripresa i blancos sembrano poter scappare con la classe di Nikola Mirotic, ma gli sloveni ritrovano la giusta intensità sui due lati del campo e, nonostante un Dominic Waters inefficace se non addirittura dannoso, tengono testa agli avversari con il solito Page, che con uno dei suoi “siluri” firma addirittura il -6 a 3’ dalla fine del quarto. I lunghi ospiti, però, sono un rebus per Baynes e soci, in particolare Marcus Slaughter con la sua esplosività ed i suoi balzi spesso premiati da assist al bacio, così la situazione rimane immutata all’alba dell’ultima frazione.

E’ il “Basile di Slovenia” (azzeccata definizione del “nostro” Sergio Tavčar) Klemen Prepelic a ridestare l’assopito pubblico lubianese con due triple di fila, seguite da altri tiri pesanti degli esterni, ma il canovaccio della gara non cambia: l’Olimpija continua a non trovare contromosse a Slaugher e ad un efficace Felipe Reyes, e così le numerose triple biancoverdi risultano presto vanificate. La fiammella di speranza inizia a spegnersi definitivamente sulla tripla del potenziale -3 fallita da Jaka Blazic, seguita da due palle perse in maniera scriteriata da Perpelic (e anche qui, parlando di guai in palleggio, il paragone con Basile è tutt’altro che azzardato), errori capitalizzati da Rudy e compagni come le grandi squadre sanno fare.

Grandi squadre come il Real di Pablo Laso, che rimane in testa al girone A e si conferma una delle squadre su cui puntare per la vittoria finale; ed anche Lubiana, nel bene e nel male, si conferma squadra con elementi di sicuro avvenire e sprazzi di grande intensità, ma non sembra avere le carte in regola per passare il turno. Un primo verdetto si potrà avere già tra meno di una settimana, quando l’Olimpija ospiterà Cantù in una sfida già decisiva per entrambe le formazioni.

Union Olimpija Lubiana – Real Madrid 79-86
Lubiana:
D. Page 22, J. Blazic 14, A. Baynes 11. Rim (27): A. Baynes 10. Ass (9): D. Page, T. Rannikko e D. Waters 2.
Madrid:
R. Fernández 18, F. Reyes 16, N. Mirotic 13. Rim (35): F. Reyes 7. Ass (19): S. Rodríguez 6.