Mapooro Cantù-Le Mans 80-66

Ancora bene Jerry Smith (foto R.Caruso)

Desio: Missione compiuta, la Mapooro Cantù è la squadra italiana del momento conquistando nel giro di una settimana la Supercoppa ai danni degli arcirivali di Siena e la qualificazione all’Eurolega vincendo i QR con pieno merito superando un Le Mans oggi surclassato in tutto ma in special modo grazie ad una difesa in grado di mandare fuori giri il genio della lampada Khalid El-Amin ed il centro di bassa gravita JP Batista da Gonzaga, ma erano gli stessi francesi che i giorni precedenti avevano mandato a casa i milionari di Donestk e soprattutto Kazan; una grande impresa di coach Trinchieri e di tutto lo staff canturino capace di organizzare la manifestazione e guadagnarsi l’onore di andare a lottare nel girone delle meraviglie con il Real Madrid, il Panathinaikos, il Fenerbahce di Pianigiani, il Khimki Mosca e l’Olimpia Lubiana. Cantù ancora nel basket che conta, con enorme soddisfazione..

Una vittoria con molti protagonisti, dai due play Jerry Smith bravo ad inizio gara e Jonathan Tabu tornato maturato dall’esperienza cremonese, agli esterni Pietro Aradori, anche lui ottimo nel primo tempo, e Manu Markoishvili, vera anima della Mapooro, per passare dalle due ali forti Maarty Leunen e Jeff Brooks sino ai due centri Alex Tyus e Marco Cusin positivi nel limitare Batista ma pure efficaci in attacco. Ed infine il pubblico: in 4250 al Paladesio per sospingere alla Devotion i propri eroi. Un dominio che si evince pure dalle statistiche: Cantù ha tirato col 60% da due, col 40% da tre ed anche se ha perso di poco la lotta a rimbalzo la Mapooro ha dato via il doppio degli assist (16 a 8).

Cronaca: Cantù parte forte con Aradori  e Markoishvili sugli scudi mentre Le Mans si affida a Batista (17-6), un fallo e tecnico a Brooks non viene sfruttato da Le Mans con un 0-4 dalla lunetta ed il primo quarto si chiude sul 23-12 col canestro sulla sirena di Manu Markoishvili.

Segna Brooks in virata ma sbaglia poi un paio di comode triple e Pape Sy riporta les Oranges a -8 sino alla schiacciata di Tyus in contropiede ed un gioco da tre punti di Aradori (32-19 al 15’), sale a +19 il vantaggio canturino sulla percussione di Smith, Khalid El-Amin trova un canestro più fallo ma la Mapooro controlla e va all’intervallo sul 44-28.

Pietro Aradori (foto Caruso)

Le Mans prova a riavvicinarsi ma Smith prima e Brooks poi tengono a distanza la formazione francese (52-36) ma un parziale transalpino di 8-0 con Cam Long protagonista taglia la distanza a otto punti. Segnano da tre Tabu e Mazzarino ridando fiato a Cantù assieme a Leunen che con 5 punti consecutivi seppellisce i francesi a -21 (65-44).

L’ultimo quarto Cantù controlla e tiene a distanza il Le Mans e vince meritandosi di potersi godere un altro anno di Devotion.

Il Migliore: vittoria con molti padri come dicevamo, statisticamente il migliore è stato Martino Leunen con 15 punti, 3-4 da tre e 5 rimbalzi ma il nostro MVP è Andrea Trinchieri.

Il Peggiore: il nostro amico ed idolo Khalid El-Amin stavolta è stato cancellato dalla difesa di Cantù, dopo averci fatto godere per due serate consecutive ci può stare.

I Tabellini:

Bennet Cantù: Kudlacek – Abass – Smith 7 Markoishvili 10 Leunen 15 Mazzarino 3 Casella – Brooks 5 Tyus 8 Tabu 9 Aradori 12 Cusin 11 all.Trinchieri

Le Mans Sarthe: El-Amin 8 C.Kahudi 8 Koffi 4 Victor 11 Sy 6 Issa 5 Batista 15 H.Kahudi 2 Ceci ne Long 7 all.Jackson