Dal nostro inviato
LUBIANA
Waters – 5: decisamente un “non-fattore” a questi livelli, se Filipovski arriva a schierare Mocnik è anche per la pochezza del play americano.
Prepelic – 6,5: è la serata di Blazic e lui può limitarsi a una prova con poche sbavature offensive. In difesa soffre a tratti la maggior fisicità degli avversari.
Blazic – 8,5: a fine partita ha ammesso ai nostri microfoni che questa è stata probabilmente la miglior partita della sua carriera professionistica. Cantù non trova contromosse e lui vince quasi da solo.
Rannikko – 5: 4 assist ma anche tante disattenzioni e nemmeno un canestro a segno.
Salin – 6: con la coppia Prepelic-Blazic che produce 43 punti, il finlandese può scaldare la panca per diversi minuti.
Muric – sv: qualche minuto di impegno per far rifiatare le ali.
Baynes – 6,5: approfitta delle distrazioni di Tyus e Cusin per lasciare la sua impronta sulla partita. Giocatore più efficace di quanto sembri a prima vista.
Bubnic – 6,5: 8’ di qualità per “Buba”, che permette a Page di ricaricare le batterie per il gran finale.
Page – 7: poco in palla per tre quarti e mezzo, nel finale insacca due bombe in transizione che fanno esplodere l’arena e risultano decisive.
Mocnik – 5: la grinta non gli manca, il “fosforo” da playmaker sì. Una pallina impazzita.
Omic – 6: dà riposo a Baynes e non sfigura contro i più esperti lunghi avversari. Il futuro è dalla sua.
CANTU
Kudlacek – 6: forse non è un play da Eurolega, ma gli avversari diretti (almeno Waters e Mocnik) lo sono ancora meno, e il ceco non demerita.
Markoishvili – 5,5: punisce gli errori della difesa slovena provando a dare la scossa nell’ultimo quarto, ma è quasi sempre un “giro” indietro rispetto all’indiavolato Blazic.
Leunen – 6,5: prova solida, giocando anche da centro, con alcuni canestri che tengono a galla i brianzoli.
Mazzarino – 5,5: due fiammate dalla lunga e poco più per il “Cardinale”, che fatica contro le leve fresche degli avversari.
Brooks – 5,5: nel finale dà speranza ai suoi con un paio di invenzioni, ma sono gli unici lampi di una partita mediocre decisa peraltro dalle triple del suo avversario diretto.
Tyus – 6: approfitta della scarsa esplosività dei lunghi di casa per qualche buona giocata e qualche rimbalzo ad altezze “himalayane”, ma alla lunga perde il confronto diretto con Baynes e non riesce a sbarrare la strada alle penetrazioni di Blazic e compagni.
Tabu – 5,5: prova decisamente opaca rispetto alle ultime, incoraggianti uscite. Non commette errori marchiani ma sbaglia troppo al tiro, pur se nell’ultima azione subisce almeno un fallo (non fischiato).
Aradori – 7: non è perfetto, ma toglie le castagne dal fuoco in diverse occasioni giocando da veterano.
Cusin – 5: 4 falli in un quarto d’ora lo tolgono dalla contesa, comunque troppo “garibaldina” per i suoi ritmi di gioco.