Logo Champions LeagueSono arrivati i quarti di finale di Champions. Tutti in attesa, sale la tensione insieme alla voglia di vedere grandi partite: Tedeschi e portoghesi sono pronti a godersi Porto e Bayern sfidarsi per quella coppa, la più ambita: la Coppa dalle grandi orecchie. Tutti seduti comodi comodi sul divano,  televisione accesa e la stanza si riempie di note, sono le note di quell’inno: quello dei Campioni, della Champions. L’attesa è finita, come dice un noto telecronista di Premium Sandro Piccinini, la gara può cominciare.  Un Porto irresistibile, frenetico e a tratti spettacolare, punisce il Bayern Monaco di Pep Giardiola,nell’andata di questi quarti di finale di Champions League.Il 3-1 finale dello stadio do Dragao, a favore dei portoghesi, rispedisce a casa lo squadrone tedesco che, se vorrà qualificarsi per le semifinali, deve realizzare un’impresa nel ritorno all’Allianz arena.

I padroni di casa, dopo soli 10′, erano già in vantaggio per 2-0 grazie all’ex interista Quaresma che prima ha bucato Neuer su rigore, concesso per un fallo di Neuer poi ha raddoppiato. La reazione tedesca ha prodotto il gol di Thiago Alcantara che quasi alla mezz’ora ha accorciato le distanze. Nella ripresa, il pressing dei padroni di casa ha annacquato le idee ai giocatori del Bayern – privi di tanti big, come Schweinsteiger, Alaba, Robben e Ribery, tanto per fare dei nomi – e con alcuni elementi non proprio al massimo (come Xabi Alonso). Il 3-1 è stata la logica conseguenza dell’andamento del gioco, che ha visto i giocatori del Porto nettamente più reattivi, in grado di anticipare sempre gli avversari e di ripartire. Il colombiano Jackson Martinez, al rientro dopo uno stop, ha firmato il 3-1 e alla fine sarebbero pure potuto arrivare il poker. Una punizione severissima per un Bayern troppo molle che deve assolutamente recuperare le sue pedine migliori in vista del ritorno.

Passa una settimana e arriva il momento di vivere un’altra notte di Champions: Allianz Arena gremita, coreografia da urlo e cori rumorosissimi.  È  l’ora della verità, sta per cominciare Bayern Monaco-Porto. “Il Bayern stasera deve fare l’impresa e il Porto sicuramente si difenderà con le unghie, sarà difficile passare” dicono alcuni tifosi tedeschi più scettici mentre quelli ottimisti sono sicuri di superare facilmente l’ostacolo Porto. E hanno avuto ragione.  A Lahm e compagni bastano 22′ per mettersi in condizione di passare il turno e 40′ per archiviare definitivamente la pratica: un allenamento più che un quarto di finale di ritorno di Champions League, con Guardiola che sperimenta moduli e soluzioni alternative a risultato ampiamente acquisito.  I sintomi del tracollo lusitano si intravedono già al decimo. Lewandowski innesca la velocità di Müller, il tedesco incrocia con il destro e trova la risposta di Fabiano. Proprio Lewandowski, al termine di uno sprint di 40 metri, brucia i difensori del Porto e in spaccata va per il tap-in: palo pieno.

La difesa ospite è in tilt, anche per gli aggiustamenti attuati da Lopetegui in seguito alle squalifiche di Danilo e Alex Sandro, i due terzini titolari. Reyes è un pesce fuor d’acqua a destra, Bernat va via e mette in mezzo per il perfetto inserimento di Thiago Alcantara, che di testa fa 1-0. Il raddoppio arriva sugli sviluppi di un corner e lo confezionano i due centrali difensivi. Badstuber fa da torre, Boateng dimentica gli errori di Oporto e pesca l’angolino alla sinistra di Fabiano. Accontentarsi è fuori discussione, i bavaresi confezionano la perla del 3-0 con un’azione tutta di prima. Xabi Alonso all’indietro per Thiago Alcantara, sventagliata di 40 metri, Lahm arriva in corsa sulla destra e mette in mezzo al volo, Müller lo imita toccando in maniera deliziosa per Lewandowski, mortifero di testa.. Müller decide di mettersi in proprio, il suo destro da fuori area non è all’altezza della sua fama ma Martins Indi lo corregge tra i pali, beffando un Fabiano tutt’altro che incolpevole. Nove giri d’orologio alla fine del primo tempo, ci sarebbe modo di rifiatare. Non se ne parla. Il solito Müller tiene vivo un pallone sulla destra, resiste alla pressione di Casemiro e pesca Lewandowski a centro area. Stop, diagonale rasoterra, 5-0. A vederlo, sembra facile. Ma è calcio spaziale. Il Porto resta anche in 10:  Marcano, in preda alla frustrazione, stende Thiago e va sotto la doccia. Xabi Alonso trasforma la conseguente punizione dal limite come fosse un calcio di rigore, il tabellone recita 6-1.

Unico gol del Porto quello di Jackson Martinez che segna nell’unico momento di distrazione dell’armata bavarese. Il Porto torna sulla terra, Guardiola si ripresenta in semifinale di Champions. Non è stata un’impresa, è stata una lezione. Avviso al prossimo avversario: mai far arrabbiare i tedeschi, altrimenti sono guai. E il prossimo avversario lo sapremo domani. Nell’urna del sorteggio ci saranno Barcellona, Bayern e Juventus.

 

Edoardo Lanzi


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