Logo LigaLa volata finale è alle porte. La Real Sociedad, salva da tempo, gioca spensierata ma decisa. Il 3-0 inflitto al Levante costringe gli avversari a sgomitare ancora per poter definitivamente festeggiare un’ulteriore stagione in Liga. Con la spensieratezza che li contraddistingue, i biancoblù si permettono anche esperimenti –e con successo. Il primo goal è firmato infatti dall’islandese Finnbogason, al secondo centro stagionale in sole tre presenze. Bergara e Vela completano l’impresa. Probabilmente giocando sempre così, gli uomini di Moyes starebbero competendo per ben altri traguardi.

Cordoba viene invaso da un carroarmato, il Barcellona. Il pesante finale, 0-8, è il frutto della macchina perfetta –e finalmente ben oliata- messa insieme da Luis Enrique, con una materia prima di ottima qualità. Sin dal fischio d’inizio, non c’è stata storia: una squadra sola in campo, una porta sola, un mare di goal. Non c’è modo migliore per preparare la semifinale di Champions League: prima tripletta catalana per Suarez, due reti per la pulce Messi, che concede con generosità –dacchè el Diez compete ancora per il titolo di pichichi- di realizzare un rigore a Neymar, che se l’era procurato. Rakitic e Piquè, che completano la festa blaugrana, dimostrano sicurezza e lucidità. E se anche il Bayern non fa paura, quali possono essere i limiti di questa squadra, divenuta veramente tale?

Altro è l’umore dei campioni di Spagna in carica. L’Atletico Madrid, rispetto all’anno scorso, ha cambiato molto e si trova ad un punto di nuova partenza. Il bel gioco latita, i risultati sono in calo evidente; tuttavia le basi su cui costruire i futuri colchoneros sono solide: Griezmann è diventato un campione, tra i giovani della cantera vi sono ottime promesse e i senatori sono affidabilissimi. Tornando alla partita di sabato,  non può che deludere lo 0-0 con l’Athletic Bilbao, che perde terreno in ottica qualificazione europea.

Il Real Madrid si trovava davanti al primo dei durissimi ostacoli a distanza ravvicinata che il calendario ha predisposto. Dopo la partita col Siviglia, Juventus, Valencia e ancora bianconeri. La trasferta di Siviglia si è confermata, come da pronostico, ostica e piena di insidie. Il 2-3 finale concede ancora speranze di scudetto ai blancos, rallentando invece la corsa dei padroni di casa nella loro corsa sul Valencia per la Champions League. A togliere dagli intoppi le merengues ci pensa, come al solito, Cristiano Ronaldo, autore dell’ennesima tripletta in Liga, che porta la sua squadra a due lunghezze dal Barcellona capolista e se stesso in vetta alla classifica dei cannonieri. CR7 sa segnare in ogni modo e in ogni momento della partita: due reti di testa e una da numero nove troncano le gambe ad un ottimo Siviglia e ammoniscono gli uomini di Allegri. La corsa sui catalani è tutt’altro che in discesa, calendario alla mano, ma la forma –fisicamente e mentalmente parlando- è quella giusta per affrontare una semifinale continentale. Dalla sua il Siviglia perde tre punti dal Valencia, che resta a vista. La doppia sfida con la Fiorentina non fa paura; Bacca e IBorra, autori delle reti che accorciano le distanze, ricordano che alla viola servirà un’impresa.

Costa e Borges fanno tutto in un minuto. La partita tra Deportivo e Villarreal al 50° poteva concludersi, perché in quel momento si sono fermate le due squadre. 1-1 finale che accontenta un po’ entrambe. Stesso risultato tra due soddisfatte del campionato, Espanyol  e Rayo Vallecano, che hanno raggiunto la salvezza da tempo e già programmano rosa e tattiche per la prossima stagione. Il Granada si ripropone per la salvezza grazie al colpaccio in casa del Getafe. Il leader dell’arrembaggio è senza ombra di dubbio El Arabi, autore della doppietta che supera la rete del momentaneo pareggio di Pedro Leon. Tre soli punti dal quartultimo posto, non più un miraggio.

Il Valencia  non sbaglia più un colpo: il 3-1 all’Eibar era l’unico risultato possibile per difendere il quarto posto e metterlo al sicuro prima del match con il Real Madrid. Tra una settimana evitare una sconfitta potrà consacrare definitivamente questa compagine, che è passata da essere ammazza-grandi a vera big del campionato. Otamenti, Parejo e Alcacer trascinno i padroni di casa verso i tre agognati punti che la sollevano sopra i 70 punti. Il Malaga sembra invece aver mollato il colpo e ceduto il passo all’Athletic Bilbao, ormai avanti in classifica. Contro l’Elche, la sconfitta ha dell’incredibile. Non tanto per il gol subito in avvio, quando perché il raddoppio è stato segnato dopo un tempo intero con l’uomo in meno. I sintomi di cedimento però ci sono da tempo, frutto di una panchina troppo corta e di una superficialità delle giocate decisive che troppo spesso si è resa evidente.

L’Almeria riesce ad agguantare un pareggio insperato –dopo essere andata sotto nel punteggio per 2-0- contro il Celta Vigo. Nolito e Mina avevano illuso gli ospiti, ma la posta in palio era troppo alta per i biancorossi padroni di casa, che riaprono la partita con Bifouma nella ripresa per poi strappare il pari al 68’ con Sundy. Il punto conquistato porta ancora più vicina la salvezza per l’Almeria, ora a due punti dal Depor. Si lotterà sino all’ultimo minuto per conservare l’ultimo barlume di speranza.

LE PARTITE: Real Sociedad-Levante 3-0, Cordoba-Barcellona 0-8, Atletico Madrid-Athletic Bilbao 0-0, Siviglia-Real Madrid 2-3, Deportivo-Villarreal 1-1, Espanyol-Rayo Vallecano 1-1, Getafe-Granada 1-2, Valencia-Eibar 3-1, Malaga-Elche 1-2, Almeria-CeltaVigo 2-2

LA CLASSIFICA: Barcellona 87, Real Madrid 85 Atletico Madrid 76,Valencia 72, Siviglia 69, Villarreal 54, Athletic Bilbao 48,  Malaga 47, Espanyol 46, Celta Vigo 46,  Rayo Vallecano 43, Elche 40, Real Sociedad 39, Getafe 36, Levante 35, Almeria 32, Eibar 31, Deportivo 30, Granada 28, Cordoba 20

PROSSIMO TURNO: Eibar-Espanyol, Granada-Cordoba, Barcellona-Real Sociedad, Real Madrid-Valencia, Athletic Bilbao-Deortivo, Levante-Atletico Madrid, Villarreal-Elche, Almeria-Malaga, Celta Vigo-Siviglia, Rayo Vallecano-Getafe.
Matteo Origoni
@MatteOri5


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