Logo LigaL’anticipo della dodicesima giornata di Liga ha dato il via ad una valanga di goal abbattutasi durante il fine settimana sul campionato spagnolo. Al San Memès si scontrano Athletic Bilbao e Esanyol. Tornano a far la voce grossa in casa i Baschi dopo un periodo di crisi di gioco e risultati. Guidati dal loro bomber Aduriz, autore di una rete al 29’ di testa e di uno splendido assist per Viguera in chiusura di primo tempo, i biancorossi domano facilmente uno spento Espanyol. Il 3-0 di Iturraspe che sigilla la partita è una vera meraviglia. Nel finale Sanchez segna il gol della bandiera per i catalani.

L’Atletico Madrid si trova di fronte ad un banco di prova provante: il sorprendente Malaga di Garcia. I colchoneros però prendono -senza mai lasciare- il pallino del gioco imponendo un ritmo incalzante, che inevitabilmente porta al vantaggio, siglato da Tiago, e al raddoppio di Griezmann. A sorpresa, quasi per caso, il paraguaiano Santa Cruz riapre la partita nella ripresa, senza però intimorire gli uomini di Simeone, che chiudono il match con Godin, sempre più difensore-goleador e anima della squadra… e che anima!

Il Real Madrid sembra non avere più rivali in Spagna e demolisce, con le percussioni dei suoi campioni, l’avversario di turno -segnando, tra l’altro, quattro goal di media a partita. L’Eibar non oppone resistenza, barricandosi in area e incassando le reti di James al 22’, che sigla di testa il vantaggio, Ronaldo al 43’ con un tiro mal riuscito che però gonfia la rete, Benzema nella ripresa, frutto della costanza profusa durante la partita. CR7, poi, sancisce il definitivo 0-4 dal dischetto, raggiungendo quota -udite udite- venti goal in dodici partite in questa temporada. Ancelotti ha in mano una squadra sicura e consapevole di essere superiore a chiunque e che cerca ormai di battere se stessa e i propri limiti. L’allenatore italiano, candidato al pallone d’oro dei tecnici, può permettersi anche esperimenti tattici: se diamo un’occhiata alla formazione titolare infatti,  troviamo un solo mediano di ruolo, Kroos, affiancato a centrocampo da James e Isco, due diez. Ha avuto ragione Ancelotti, che sta guiando i blancos verso una stagione galactica.

Il Camp Nou si inchina al suo re. Leo Messi raggiunge e poi supera Zarra nella speciale classifica di gol segnati nella Primèra Division, diventando, con 253 reti all’attivo a soli 27 anni il miglior marcatore di sempre in Spagna. É palese fin dall’inizio che la pulce vuole caricarsi la squadra sulle spalle, rispondere al Real, alle critiche e fare la storia. Dispensa assist a profusione -meraviglioso il pallone filtrante che per quaranta metri ha solcato il campo tra le maglie dei difensori del Siviglia- ma la partita non si sblocca, fino a che lo stesso Messi disegna una traiettoria perfetta, su punizione, facendo accarezzare l’incrocio dei pali al pallone. Il Barcellona si muove, finalmente, armonicamente; solo la sfortuna riesce a fermare la “macchina da gioco” blaugrana, quando una serie di rimpalli regala il pareggio agli ospiti, è autorete. Non c’è malasorte che tenga: Neymar firma di testa la sua undicesima rete stagionale, prima che, invitato elegantemente da un Luis Suarez in grande spolver, Rakitic fissa il risultato sul 3-1.

Il Barcellona dilaga con Messi, che prima “ruba”, da pochi passi, la marcatura al collega uruguaiano, poi, perchè il suo record sia accompagnato da un goal degno del suo nome, dribbla tre avversari prima di insaccare il pallone con un rasoterra indirizzato all’angolino. Si è rivisto il tiki-taka di un tempo e le 3 punte catalane si intendono sempre di più; il campionato è tutt’altro che deciso: le madrilene chiamano, il Barcellona risponde presente.

Nello scontro diretto tra Deportivo e Real Sociedad vince l’equilibrio. Le due squadre, appaiate a nove punti prima del match, appaiono fin da subito bloccate nel gioco e timorose di scoprirsi. Gli ospiti, soprattutto per merito del generosissimo Carlos Vela, probabilmente la vincerebbero ai punti, se guardassimo alla statistica dei tiri effettuati, ma quello che conta, si sa, è buttarla dentro. Deportivo che invece fa preoccupare i tifosi per il non-gioco espresso in tutta la gara e la corrispondente necessità di cambiare atteggiamento.

Il Rayo Vallecano  festeggia davanti ai propri sostenitori una vittoria fondamentale per la classifica. Infatti i madrileni si staccano dalle ultime posizioni, sconfiggendo di misura gli agguerriti rivali del Celta Vigo, alle soglie della zona Europa League. Il gol di Bueno, che devia in porta un tiro-cross di Kakuta (ottima l’intesa per il tandem offensivo madrileno) arriva fortunosamente, e altrettanto fortunosamente il palo nega il pareggio al Celta. La fortuna, è risaputo, aiuta gli audaci: il Rayo, infatti, nonostante i mezzi tecnici inferiori all’avversario, tiene bene il campo e riesce a difendersi con ordine, chiudendo in vantaggio la partita.

Cade il Valencia sul campo del Levante: è il solito Casadesus a segnare il gol del vantaggio rossoblu di testa. Il Valencia però costruisce bene il gioco e al 74’ Parejo conclude una splendida triangolazione con Negredo siglando il pareggio. Equilibrio che appena trenta secondi più tardi si infrange dietro lo splendido tiro a giro di interno sinistro di Morales. È questa fantastica conclusione a portare il levante a 12 punti.

Le ultime due squadre della liga, Elche e Cordoba si affrontano all’ Estadio Martinez Valero. La partita è divisa equamente tra le due squadre quanto a possesso palla, rigori concessi, goal segnati. Il doppio vantaggio degli ospiti, che porta i nomi di Fidel e Fede, risveglia l’Elche, che fino al 60’ non era pervenuto, a differenza del resto della stagione. I padroni di casa infatti prima accorciano le distanze con Lomban, poi agganciano il 2-2 con l’ex Pescarese Jonathas. Un punto a testa che non accontenta nessuno è il bottino delle due franchigie.

Sfida di metà classifica per Villarreal e Getafe, giocata a viso aperto dalle due squadre e conclusasi a favore dei padroni di casa, che avevano chiuso il primo tempo sul punteggio di 2-0, grazie alle reti di Gaspar e Moreno. Lacen accorcia le distanze per i madrileni, ma i sottomarini gialli tengono botta e conquistano i tre punti.

Equilibrio assoluto tra Granada e Almeria nel posticipo del lunedì. Le due squadre concludono poco in rete e si annullano: il risultato è uno 0-0 scialbo, che raramente siamo soliti vedere in Spagna. La classifica, inoltre, non sorride alle due compagini, più che mai immischiate nella lota per non retrocedere.

LE PARTITE: A.Bilbao-Espanyol 3-1, A.Madrid-Malaga 3-1, Eibar-Real Madrid 0-4, Barcellona-Sevilla 5-1, Deportivo-Real Sociedad 0-0, Rayo Vallecano-Celta Vigo 1-0, Levante-Valencia 2-1, Elche-Cordoba 2-2, Villarreal-Getafe 2-1, Granada-Almeria …

LA CLASSIFICA: Real Madrid 30, Barcellona 28, Atletico Madrid 26, Valencia 24, Sevilla 23, Malaga 21 Celta 20, Villarreal 18, Athletic Bilbao 15, Getafe 14, Rayo Vallecano 14, Eibar 13, Levante 12, Espanyol 11, Granada 11, Real Sociedad 10, Almeria 10, Deportivo 10, Elche 10, Cordoba 7

 

Matteo Origoni


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