Moto GpDavanti ad un pubblico colorato di giallo in onore di Valentino Rossi, che festeggia la sua 300esima gara in carriera, al Mugello va in scena la gara più divertente ed elettrizzante della stagione, grazie ai due fenomeni spagnoli Marc Marquez e Jorge Lorenzo.

Il primo si è dimostrato ancor una volta il migliore in pista, ottenendo la sesta vittoria in sei gare disputate e dando l’impressione, a questo punto, di non poter avere rivali in campionato; il secondo invece ha dato subito battaglia, mantenendo la testa della corsa dall’inizio della gara fino a sette giri dal termine e rimanendo fino allo sventolio della bandiera a scacchi in corsa per la prima vittoria stagionale, che avrebbe sicuramente dato a quest’anno un sapore diverso.

Tra gli italiani spicca la prova di Rossi, che dal decimo posto sulla griglia rimonta e ottiene un gran terzo posto; male invece Iannone, che dal secondo si ritrova solamente al settimo posto.

HONDA: Solita grande performance in casa HRC, con la sesta vittoria di Marquez su una pista probabilmente più adatta alle Yamaha. Passo indietro invece per il team Gresini che porta solo un ottavo posto per Bautista dopo il podio di Le Mans, ed il tredicesimo piazzamento per Redding; nel complesso comunque giudizio più che positivo. Voto 8,5

Marc Marquez: In una gara che sembrava ormai persa a meno di due giri dal termine e con Lorenzo che sembrava poter  rispondere bene agli attacchi del numero 93, Marc ha avuto il merito di non mollare mai riuscendo a rifilare la staccata decisiva all’avversario all’inizio del giro finale. Tutto ciò dopo l’ennesima pole. Voto 10

Alvaro Bautista: Dopo l’ottimo podio in Francia, questa volta il pilota castigliano stecca e arriva ottavo, solo grazie ai ritiri di Smith, Bradl e Crutchlow nei primi tre giri. Arriva a ben dieci secondi dalla settima posizione. Voto 4

Daniel Pedrosa: Quarto all’arrivo, piuttosto in solitaria, lontano ben undici secondi e mezzo da Rossi terzo e solo uno e mezzo da Pol Espargaro quinto. Probabilmente sta ancora subendo i postumi dell’operazione alla mano, ma a Dani sembra mancare l’aggressività che l’aveva  contraddistinto nelle prime gare così come in carriera. Voto 6

YAMAHA: Dopo una qualificazione non indimenticabile, ottiene due posti nei primi tre con almeno tre buone prestazioni, compresa quella di Pol Espargaro, e conferma l’ottimo stato e la costante crescita della moto. Voto 9

Jorge Lorenzo: Padrone della gara fino a sette giri dalla fine, ovvero da quando inizia un duello epico fatto di sorpassi e controsorpassi con il connazionale Marquez, dimostra di aver ritrovato la forma , autore della miglior gara stagionale, Lorenzo è capitolato solo per  mano di un fenomeno. Voto 9

Valentino Rossi: Alla trecentesima gara da professionista, “The Doctor” timbra il 151esimo podio partendo dalla decima posizione in griglia e la 267esima corsa finita a punti. Secondo molti si sarebbe dovuto ritirare da due anni dopo il deludente biennio in Ducati, e invece, a 35 anni suonati, è secondo in classifica con quattro podi su sei gare. Chapeau. Voto 8

Pol Espargaro: Quarto in Francia e quinto in Italia, Pol sfodera una bella prestazione ottenendo undici punti dopo la bagarre con Dovizioso e Iannone,  e superando il fratello maggiore Aleix  in classifica. Attenzione a questo ragazzo del ’91, può diventare un pilota di punta con obiettivi ben diversi. Voto 7

DUCATI: Molto indietro ancora rispetto le superpotenze giapponesi, come dimostrano gli svariati ritiri avvenuti durante tutto l’arco del campionato, ma almeno porta il duo italiano Dovi-Iannone rispettivamente sesto e settimo all’arrivo. Terzo ritiro per Crutchlow che aveva fatto ben sperare sabato. Voto 6-

Andrea Dovizioso: Il pilota probabilmente più altalenante della MotoGP lotta dopo i primi ritiri per un improbabile quarto, dovendosi poi accontentare della battle personale con Espargaro e Iannone per la quinta piazza, poi persa, ottenendo solo 10 punti. Voto 5,5

Andrea Iannone: Ci si aspettava di più in  questa gara da Andrea, magari non il secondo o terzo posto, ma dopo i due ritiri serviva una prestazione di livello, soprattutto dopo l’ottimo e quantomeno inaspettato secondo piazzamento nelle qualificazioni. Settimo all’arrivo. Voto 4,5

Cal Crutchlow: Terzo ritiro in sei gare, quarta volta senza punti, sembrava la gara della svolta con il sesto posto di sabato. Fa solo due giri e si conferma in un periodo nero. Voto 4

 

Gabriele Braglia


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