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La favola di Vardy – Ce l’hai fatta, Jamie. Non solo sei riuscito a passare dalla fabbrica al calcio professionistico, non solo sei passato dall’ottava divisione al maggior campionato inglese in soli quattro anni. Sei riuscito a entrare nella storia della Premier League. Tardi sì, ma meglio tardi che mai. A 28 anni è ancora più difficile, a quest’età inizia a contare più la testa che le gambe e forse è proprio per questo che ci sei riuscito. Segnare undici gol in undici partite di fila non ce l’aveva fatta nessuno in Premier League, nemmeno Ruud van Nistelrooy, il quale tutto ciò che toccava tramutava in gol. Ora hai preso il suo posto, hai superato van Gol, lui che è il quarto miglior marcatore nella storia della Champions League. Tu che cinque anni fa prendevi 30 sterline a partite e che ora (dicono) vali 42 milioni di sterline. E pensa che con un altro gol nella prossima partita entreresti anche nella storia del calcio inglese (perché la formula della PL esiste dal 1992, per chi non lo sapesse), eguagliando quel Jimmy Dunne che nel 1932 segnò 18 reti in 12 partite consecutive allo Sheffield United. Caso vuole che Vardy sia nativo di Sheffield, ecco il bello delle storie: ogni storia di sport ha qualcosa di incredibilmente straordinario. Straordinario sei tu, ma straordinari lo sono anche i tuoi compagni che quando segni tu esultano come se segnasse ognuno di loro, perché il tuo obiettivo era diventato anche il loro, basti guardare la loro gioia nel gol dell’1-0 contro il Manchester United. I Red Devils sì, un po’ ti hanno rovinato la festa, un tedesco più che altro: Bastian Schweinsteiger, ma sì sa, nella storia i tedeschi e gli inglesi non sono mai molto andati d’accordo, o meglio si sono sempre trovati contro in guerra, gli uni a mandare in rovina gli altri.

Il riassunto della giornata – Col pareggio le Foxes tengono il Manchester United a -1, ma l’altra compagine di Manchester, il City, non perde il treno del primo posto e con un bel 3-1 al Southampton (secondo ko di fila) torna in vetta. De Bruyne e Delph firmano 1-0 e 2-0, Long accorcia le distanze con una capocciata e Kolarov mette la vittoria in cassaforte con una fucilata delle sue. Chi perde il treno giusto è, tanto per cambiare, l’Arsenal, bloccato sull’1-1 a Carrow Road. Ozil sbeffeggia Ruddy con un colpo sotto fantastico, poi Grabban sbeffeggia Gabriel Silva scappando alla marcatura del difensore portando nelle casse del Norwich un punto d’oro. Pari, ma a reti inviolate, l’attesissimo derby di Londra tra Tottenham e Chelsea. White Hart Lane nella scorsa stagione fu una trasferta tragica per i Blues, stavolta invece rispondono colpo su colpo agli Spurs e una parata eccezionale di Lloris nega il gol a Hazard (volè altrettanto eccezionale) e i tre punti a Mou & co., in netta ripresa.

Sui 30 gol segnati (come nel tredicesimo) ben 17 arrivano da sole tre partite. E via col divertimento. La gara più entusiasmante è stata senza dubbio BournemouthEverton, conclusasi sul 3-3. E dire che al 79’ i Toffees vincevano 0-2. La Premier è anche questo. Incornata di Mori e raddoppio di Lukaku (che assist Deulofeu) nel primo tempo e finale fantascientifico. Le Cherries accorciano le distanze all’80’ con un eurogol di Smith e pareggiano all’87’ con Stanislas. Sembra fatta per gli uomini di Martinez quando nella mischia Barkley spedisce in rete il 2-3 al 95’, ma all’8’ di recupero è ancora Stanislas a pareggiare i conti. Che partita. Sei reti anche in Crystal PalaceNewcastle. Le gazze ladre passano dopo 10’ con Cissé, poi vengono assalite dalle aquile di Pardew nel nido del Selhurst Park. McArthur, Bolasie e Zaha ribaltano le sorti del match prima della fine della prima frazione, nella ripresa il top player del Palace e lo scozzese siglano un altro gol a testa. L’Aston Villa è sempre più ultimo, mentre il Watford della famiglia Pozzo si risolleva dopo due sconfitte di fila e continua il suo bellissimo campionato (all’undicesimo posto e a soli 6 punti dall’Europa, per intenderci). Come ogni maledetta domenica Ighalo e Deeney trascinano gli Hornets, con una rete per uno, in mezzo il virtuale pareggio di Micah Richards di testa e il goffo autogol di Hutton. Inutile il gran gol di Andre Ayew.

Continua a funzionare la cura Klopp. Il Liverpool centra il secondo successo consecutivo grazie a un penalty di Milner, sufficiente per battere lo Swansea. Double anche per il Sunderland che approfitta della superiorità numerica dal 47’ (espulso Shawcross) e in 3’ nel finale infila due reti allo Stoke City con il missile di van Aanholt e con il diagonale di Watmore. Infine, 1-1 tra West Ham e West Brom, fanno tutto gli Hammers: stupenda punizione di Zarate, tornato finalmente sui suoi livelli, e autogol di Reid.

Le partite: Aston Villa-Watford 2-3, Bournemouth-Everton 3-3, Crystal Palace-Newcastle 5-1, Manchester City-Southampton 3-1, Sunderland-Stoke City 2-0, Leicester City-Manchester United 1-1, Tottenham-Chelsea 0-0, West Ham-West Bromwich Albion 1-1 Liverpool-Swansea City 1-0, Norwich City-Arsenal 1-1

La classifica: Manchester City 29, Leicester City 29, Manchester United 28, Arsenal 27, Tottenham 25, Liverpool 23, Crystal Palace 22, West Ham 22, Everton 21, Southampton 20, Watford 19, Stoke City 19, West Bromwich Albion 18, Chelsea 15, Swansea City 14, Norwich City 13, Sunderland 12, Bournemouth 10, Newcastle 10, Aston Villa 5

Il prossimo turno: Stoke City-Manchester City, Arsenal-Sunderland, Manchester United-West Ham, Southampton-Aston Villa, Swansea City-Leicester City, Watford-Norwich City, West Bromwich Albion-Tottenham, Chelsea-Bournemouth, Newcastle-Liverpool, Everton-Crystal Palace

 

Emanuele Prina
Twitter: @EmaTreno92


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