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Non siamo ai livelli di Lewandowski, ma poco ci manca. Aguero vs Newcastle 5-1, quasi come Lewandowski vs Wolfsburg. Quasi perché il Kun impiega un po’ di più del polacco a segnare una cinquina, non 9’ ma, senza contare l’intervallo, 20’ (dici tanto). Il City si ritrova, come spesso è capitato in passato, grazie a un Aguero formidabile e con un De Bruyne in più rispetto all’anno scorso. In molti hanno storto il naso vista la sua valutazione ipermilionaria, ma i 74 milioni che il Manchester ha sborsato per lui nelle casse proprio del Wolfsburg li sta valendo eccome. Suo il quarto dei sei gol dei Citizens, tra l’altro stupendo: cross dalla destra di Navas e morbida girata al volo all’incrocio. Non che le reti del Kun siano da meno, anzi troviamo di tutto: tuffo di testa, tiro da fuori, scucchiaiata, tiro a giro e ancora. Il primo centro di Mitrovic, che al 18’ aveva aperto le marcature in tuffo di testa su assist di Wijnaldun, in maglia Magpies è stato a dir poco amaro. Come amara è stata la rimonta subita dagli acerrimi nemici del Sunderland allo Stadium of Light. Passati in vantaggio con i gol stupendi di Fletcher e Lens (la notizia sono i due assist di M’Vila, mai rimpianto dall’Inter), i Black Cats si sono fatti rimontare nel secondo tempo dal West Ham di Jenkinson e di Payet che approfitta di una mezza papera di Pantilimon. In più Advocaat si è dimesso.

Ancora più amare sono state le sconfitte di Chelsea e Manchester United. I Blues tornano a perdere, stavolta contro un Southampton in grande ripresa e con un grande Pellè. Dopo l’1-0 di Willian (punizione fotocopia a quelle del St James’ Park e del Do Dragao), si scatenano i Saints e il gigante italiano che prima offre due assist, rispettivamente a Davies e Mané, quest’ultimo obiettivo di mercato proprio dei londinesi (e come dar loro torto), poi in contropiede con un diagonale chirurgico cala il tris a Stamford Bridge. Ti vogliamo così anche in Nazionale, Graziano. Pesa la sconfitta dei Red Devils all’Emirates Stadium, ma quando ti trovi davanti un Arsenal così c’è poco da fare, peccato che i Gunners non sono continui nella prestazioni. In meno di un quarto d’ora, Sanchez & co. liquidano la pratica United proprio grazie al cileno, ancora in giornata di grazia. Al 6’ triangolo Ozil-Ramsey-Ozil e colpo di tacco super del Nino Maravilla, nemmeno 60” dopo raddoppio del fantasista tedesco e al 19’ destro violentissimo di Sanchez all’incrocio dei pali: diavoli rossi al purgatorio a meditare dei propri errori.

Uno dei tanti big match dell’ottavo turno di Premier League era il derby del Merseyside, EvertonLiverpool. Il fatto eclatante, più che l’1-1 firmato Ings e Lukaku, è ciò che succede dopo il match. La dirigenza chiama Rodgers e il tecnico risponde. “Bye bye Brendan” si sente dire l’irlandese: lo sposalizio è finito e non bene visto che Rodgers pretende circa 17 milioni di euro come buonuscita. L’indiziato numero uno per la panchina dei Reds è Klopp. Io ce lo vedo bene come manager ad Anfield Road, e voi? Della frenata delle compagini di Liverpool ne approfitta alla grande il Leicester che torna ai tre punti a Carrow Road contro il Norwich. Vardy sblocca il match finalizzando il penalty da lui stesso procurato e segnando la quinta rete consecutiva, poi Schlupp raddoppia su imbucata di Kante; inutile l’1-2 di Mbokani. Non riesce a far lo stesso il Tottenham, frenato dallo Swansea in Galles. I cigni vengono due volte raggiunti dagli Spurs, in entrambi i casi salvati da due punizioni di mastro Eriksen, anche se Fabianski non è per niente impeccabile, dopo il temporaneo vantaggio siglato da Andre Ayew di testa e dall’autogol di Kane.

Non smettono di volare le Eagles di Pardew che, vincendo 2-0 al Selhurts Park contro il WBA, salgono al quarto posto, in piena zona Champions League, scavalcando in un solo colpo West Ham, Everton e Tottenham proprio come le Foxes di Ranieri. Ancora una volta decisivo Cabaye che mette sulla testa di Bolasie il pallone dell’1-0 e chiude la partita segnando un rigore, il secondo nelle ultime due partite. 1-1 tra BournemouthWatford, pari che fa più contenti gli Hornets delle Cherries. I padroni di casa, dopo esser passati in vantaggio con l’incornata di Murray, si fanno raggiungere da Ighalo che approfitta di un’enorme ingenuità di Boruc. Altra sconfitta, la quarta di fila, per l’Aston Villa che vede scappare lo Stoke City dalle ultime posizioni. Decisivo l’ex nerazzurro Arnautovic.

Le partite: Crystal Palace-West Bromwich Albion 2-0, Aston Villa-Stoke City 0-1, Bournemouth-Watford 1-1, Manchester City-Newcastle 6-1, Norwich City-Leicester City 1-2, Sunderland-West Ham 2-2, Chelsea-Southampton 1-3, Everton-Liverpool 1-1, Arsenal-Manchester United 3-0, Swansea City-Tottenham 2-2

La classifica: Manchester City 18, Arsenal 16, Manchester United 16, Crystal Palale 15, Leicester City 15, West Ham 14, Everton 13, Tottenham 13, Southampton 12, Liverpool 12, Swansea City 10, Watford 10, Norwich City 9, Stoke City 9, Bournemouth 8, Chelsea 8, West Bromwich Albion 8, Aston Villa 4, Sunderland 3, Newcastle 3

Il prossimo turno: Tottenham-Liverpool, Chelsea-Aston Villa, Crystal Palace-West Ham, Everton-Manchester United, Manchester City-Bournemouth, Southampton-Leicester City, West Bromwich Albion-Sunderland, Watford-Arsenal, Newcastle-Norwich City, Swansea City-Stoke City

Emanuele Prina
Twitter: @EmaTreno92


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