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Il Derby della mole più incerto degli ultimi anni apre la giornata di serie A. Ad affrontarsi sono Juventus e Torino, mai così altalenanti ed entrambe coscienti delle grandi potenzialità delle rispettive rose, ma frenate da un momento non esaltante e continue frenate. La partita, dura, fisica e quanto mai tesa, si sblocca grazie a una magia da fuori area di Pogba, che finalmente regala sprazzi di eleganza in mezzo al campo, seppur a intermittenza. Il pareggio granata è firmato da Bovo, che spacca la rete con un bolide a fil di traversa. La reazione juventina è disordinata, ma impetuosa. Entrambe le squadre provano a vincerla, ma a spuntarla è la Vecchia Signora, nella vigilia del suo 118° compleanno e il suo cavaliere per il ballo è Cuadrado. Il colombiano al 93’ –di nuovo una beffa per il toro, ahimè- appoggia in rete il pallone proveniente da Sandro e regala ai bianconeri l’aggancio ai cugini granata.

Big match a San Siro tra Inter e Roma vede di fronte la miglior difesa del campionato, quella neroazzurra, contro il miglior attacco, giallorosso. Come spesso accade, specialmente in Italia, è la prima prerogativa a prevalere: la solidità del centrocampo interista, unitamente all’ottima serata del portierone Handanovic, riescono a smorzare le fiammate capitoline. Lo 0-0 viene però smentito dalla rete del guerriero nerazzurro Medel, simbolo del nuovo corso interista, fatto di sacrifici e grande corsa. Trionfo viola al Franchi contro il piccolo Frosinone, che in trasferta proprio non vuole saperne di far punti. Tolto il pareggio ottenuto in extremis allo Juventus Stadium, la squadra di Stellone non ha mai conquistato alcunché fuori dalle mura amiche, rinunciando spesso a ogni iniziativa. La Fiorentina, invece, non lesina bel gioco e affonda i ciociari con reti a raffica: il 4-0 si era già ormai definito nel primo tempo con Rebic, Rodriguez, Babacar e Suarez, lasciando a Frara il gol della bandiera in coda al match. Missione “aggancio in vetta” completata.

Buona la prima: Donandoni riporta alla vittoria il Bologna, che sconfigge con tre reti, segnate tutte nella ripresa, l’Atalanta, una tra le più in forma del momento. Dopo un primo tempo di singhiozzi, Giaccherini sblocca il risultato, Destro rompe il suo lungo digiuno raddoppiando e Brienza chiude i conti con un capolavoro, una pennellata degna dei più grandi campioni. Ossigeno per i rossoblù, che possono ora avvicinare le dirette avversarie per la salvezza: giochi aperti. Il piccolo Carpi ospita il ridimensionato Verona nella sfida delle ultime della classe. Il risultato finale di 0-0 testimonia la pochezza messa in campo dalle due compagini dal punto di vista tecnico, compensata dal forte agonismo e l’intensità, che ha però annullato lo spettacolo. Male male.

A Marassi, in casa del Genoa, squadra ancora in certa di un’identità –oltre che di importanti punti in classifica- era atteso il Napoli, lanciatissimo verso la vetta della classifica, ma fermato, al termine dei novanta minuti, sul pari. Le reti bianche non ingannino: le occasioni ci sono state e sono state anche parecchie, soprattutto per gli azzurri, che hanno però mancato l’appuntamento con il gol. Higuain e compagni non sono stati sufficientemente concreti questa volta. Primo posto sfiorato, ritenta. Partita soporifera invece al nuovo stadio Friuli, tra Udinese e Sassuolo, dove i grandi protagonisti delle due squadre hanno disatteso le aspettative, lasciando i portieri nel ruolo di spettatori non –e menomale- paganti.

Un Milan finalmente convincente espugna l’Olimpico di Roma, dove la Lazio sapeva solo vincere in questa stagione. Tre sberle a Pioli e ai suoi, che escono dal match ridimensionati, dopo la seconda sconfitta di fila. Bertolacci, Mexes e Bacca rilanciano i rossoneri, ora al quinto posto. Inutile nel finale il gol di Kishna, che sorprende sul proprio palo il giovane Donnarumma. Partita frizzante al Bentegodi tra Chievo e Sampdoria, le quali finiscono per annullarsi. Al guizzo di Eder, al nono centro stagionale in appena 11 partite, risponde la rete di Inglese, imbeccato da Meggiorini. Palermo-Empoli conferma il buon momento di forma dei toscani, solidi e cinici, e allo stesso tempo affonda i rosanero, fragili e sfortunati con riguardo alle poche occasioni. Il gol che vale un’intera partita è frutto di un’intuizione da cervelli fini e proviene ancora una volta dal piede di Saponara.

Le partite: Juventus-Torino 2-1, Inter-Roma 1-0, Fiorentina-Frosinone 4-1, Bologna-Atalanta 3-0, Carpi-Verona 0-0, Genoa-Napoli 0-0, Udinese-Sassuolo 0-0, Lazio-Milan 1-3, Chievo-Sampdoria 1-1, Palermo-Empoli 0-1.

La classifica: Inter 24, Fiorentina 24, Roma 23, Napoli 22, Milan 19, Sassuolo 19, Lazio 18, Atalanta 17, Sampdoria 16, Juventus 15, Torino 15, Empoli 14, Chievo 13, Udinese 12, Genoa 12, Palermo 11, Frosinone 10, Bologna 9, Carpi 6, Verona 6.

Il prossimo turno: Verona-Bologna, Milan-Atalanta, Torino-Inter, Empoli-Juventus, Frosinone-Genoa, Palermo-Chievo, Roma-Lazio, Sassuolo-Carpi, Napoli-Udinese, Sampdoria-Fiorentina.

Matteo Origoni
@MatteOri5

 


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