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Tante sorprese, cadute e rinascite nel tredicesimo turno di serie A. A Bologna, i rossoblu fermano la Roma, con un 2-2 bagnato dalla pioggia battente e segnato dai numerosi rigori assegnati dall’arbitro. Apre le danze Masina, a seguito di una mischia in area, risponde –di rigore- l’accoppiata bosniaca giallorossa Pjanic-Dzeko. A una manciata di secondi dalla fine però Destro realizza un rigore conquistato da Giaccherini e si lascia andare in un’esultanza sfrenata, poco gradita all’ambiente capitolino. Ennesimo passo falso della Roma, che di continuità non vuole sentir parlare, mentre il Bologna con Donadoni non perde più.

Finalmente vittoria e porta inviolata per la Juventus, il bel gioco non è ancora pervenuto. Per battere il Milan, spento più che nel resto di stagione, basta una fiammata al 65’ di Sandro, che innesta Dybala. Gran goal dell’argentino, match winner e finalmente decisivo. Rossoneri superati –e mortificati, basti vedere il volto scuro di Galliani in tribuna- e la rimonta prova a decollare. Napoli sogna, ogni settimana di più. Dopo un primo tempo sottotono e poco produttivo, nella ripresa gli uomini di Sarri, guidati dall’estro della coppia ben assortita Insigne e Higuain, abbattono le mura difensive del Verona, capace di una partita generosa e sopra i livelli finora espressi. Lo 0-2 fuori casa lancia gli azzurri verso il big match di lunedì prossimo contro la capolista Inter, in cui si prevede spettacolo.

La nuova Sampdoria di Montella deve ancora nascere. Nel frattempo di questo interregno blucerchiato approfitta l’Udinese, che conquista punti fondamentali per uscire dal terzetto di coda. Badu è lo scorer, che fa gioire il Friuli. Bovo fa risorgere il Torino dalla crisi che vessava i granata da due mesi ormai. Le difese atalantine reggono, ma si arrendono a inizio secondo tempo, dopo che Belotti già aveva fatto tremare due legni difesi dall’ottimo Sportiello. Questa Atalanta fa domandare come possa avere tanti punti; augurandoci riprenda il ritmo cui ci ha abtuati, aspettiamo. Inglese e Meggiorini regalano la vittoria al Chievo, contro i diretti avversari del Carpi. A Modena i gialloblu passano in vantaggio di due reti nel primo tempo, per poi gestire il risultato nella ripresa, in cui i neopromossi non vanno oltre il goal segnato per altro da Gamberini, difensore clivense.

Si ferma anche la Fiorentina, che in casa contro il vicino Empoli, subisce due reti in dieci minuti: Livaja e Buchel sorprendono la difesa viola. Bastano poi cinque minuti, dal 56’ al 61’, al subentrato Kalinic per riagganciare il risultato, salvo poi colpire una traversa che lo ferma dal siglare tripletta e vittoria. Il nervosismo di Genova, in cui cadono Genoa e Sassuolo, produce due rossi: Berardi e Perotti fuori dai giochi. Tolti dal campo  i giocatori chiave delle due compagini, scarseggiano le sortite offensive, almeno inizialmente. Pronti, via, nella ripresa però uno squillo di Rincon sblocca il risultato. Il pressing neroverde porta Acerbi a pareggiare al 94’. Il pareggio viene pero scongiurato pochi secondi dopo quando incredibilmente Pavoletti insacca. Marassi esplode.

Il momento difficile della Lazio non è passato nemmeno con la pausa dal campionato. Contro il Palermo, l’1-1 sta stretto ai rosanero, capaci di creare e tirare più degli aquilotti. Il gol del debuttante Goldaniga bilanciato dal rigore realizzato da Candreva, che però dicono polemico e insofferente nei confronti dello staff biancoceleste. Risultati negativi portano cattive sensazioni, circolo vizioso. L’Inter prende tre punti e primato solitario contro il Frosinone. Prova convincente dei nerazzurri, che vincono 4-0 e ritrovano un Biabiany in grande spolvero, suo l’1-0. La sosta per le nazionali ha fatto bene anche al secondo marcatore interista, Icardi, che finalmente trova la rete e –come auspicano i suoi- non si fermerà qui. Murillo e Brozovic completano le festa, che i ciociari non gradiscono, ma che non interrompono. Nell’Inter iniziano a funzionare anche le cosiddette seconde linee, Biabiany e Ljajic giocano al di sopra delle aspettative e si candidano ad avere più spazio in futuro. Il Frosinone è chiamato invece a una risposta nel prossimo turno, ben più importante in chiave salvezza, contro l’Hellas.

Le partite: Bologna-Roma 2-2, Juventus-Milan 1-0, Verona-Napoli 0-2, Udinese-Sampdoria 1-0, Atalanta-Torino 0-1, Carpi-Chievo 1-2, Fiorentina-Empoli 2-2, Genoa-Sassuolo 2-1, Lazio-Palermo 1-1, Inter-Frosinone 4-0.

La classifica: Inter 30, Napoli 28, Fiorentina 28, Roma 27, Sassuolo 22, Juventus 21, Milan 20, Lazio 19, Atalanta 18, Torino 18, Sampdoria 16, Chievo 16, Genoa 16, Empoli 15, Palermo 15, Udinese 15, Bologna 13, Frosinone 11, Carpi 6, Verona 6.

Il prossimo turno: Torino-Bologna, Milan-Sampdoria, Frosinone-Verona, Genoa-Carpi, Roma-Atalanta, Empoli-Lazio, Palermo-Juventus, Sassuolo-Fiorentina, Napoli-Inter.

Matteo Origoni
@MatteOri5


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