Logo Serie BLa quindicesima giornata è stata sicuramente particolare: è stato un giorno di derby, un giornata confuso trascinatosi tra rigori ed espulsioni. Ma anche un giorno in cui ottenere nuove conferme, come la capacità dello Spezia di segnare sempre oltre il novantesimo, o come la forza di Carpi e Frosinone, che non a caso guidano il torneo.

FROSINONE – LIVORNO  5-1  16’ Siligardi (L), 17’ Blanchard (F), 38’ Dionisi (F), 62’ Ciofani Daniel rig. (F), 87’ Paganini (F), 93’ Curiale (F) Il Frosinone “le suona” al Livorno in rimonta: Siligardi sblocca la gara dopo 16’, confermando un ottimo periodo di forma. I ciociari però non si sconvolgono e reagiscono trovando il pari in mischia. La partita diventa molto frizzante ed incline ai continui cambi di fronte. È l’ex della gara, Dionisi, che cerca di dare una svolta alla contesa centrando un raddoppio con un tocco abbastanza semplice. Quando i toscani provano a reagire, i laziali scagliano il colpo di grazia con un rigore trasformato da Ciofani. Mentre la gara si trascina verso il termine, c’è ancora spazio per le iniziative di un Frosinone audace e fortunato: prima Paganini e poi Curiale strapazzano definitivamente i livornesi.

AVELLINO – VARESE  0-0 Unica sfida senza reti di questa giornata: l’Avellino vuole rimanere in zona playoff, il Varese ha ottenuto buoni risultai nelle ultime gare, ma arriva in Campania con molti indisponibili. Nella prima frazione i padroni di casa tengono il pallino del gioco, mentre gli ospiti si difendono e faticano a ripartire; nonostante un dominio territoriale abbastanza netto, non ci sono grandi palle-gol. Nella ripresa, dopo un primo quarto d’ora sottotono, fuoriesce la sete di vittoria dell’Avellino: Soumarè calcia da lontano, Bastianoni respinge e Bittante non riesce a segnare il tap-in per la provvidenziale chiusura di Rea. L’assolo irpino continua. Bittante ci prova da lontano, il neoentrato Arrighini tenta di scardinare la porta varesina in ogni modo: l’attaccante campano, però, viene fermato prima dal palo e poi da Bastianoni, quest’oggi in versione “Superman”. Il portiere lombardo si guadagna il titolo di migliore in campo per aver sventato abilmente e ripetutamente la pressione irpina, durata 90 minuti.

BARI – TRAPANI  2-1  32’ Galano (B), 67’ Caputo rig. (B), 81’ Mancosu rig. (T) Il Bari della nuova gestione Nicola ritrova il sorriso in un match tanto bello quanto serrato. Aprono le danze prima Sciaudone e poi Romizi, ma sulle loro conclusioni Gomis si supera. Il gol è nell’aria e infatti alla mezz’ora i padroni passano: Galano ruba palla a metà campo, combina con Sciaudone e conclude in rete dopo un allungo di oltre 30 metri. La reazione siciliana è timida e il Bari ne approfitta per raddoppiare: Caputo trasforma il rigore concesso per un fallo di mano in area. A questo punto si sveglia il Trapani, ma Donnarumma gli sbatte la porta in faccia per due volte. Nel finale i siciliani accorciano con il rigore di Mancosu e provano a pareggiare. La parità viene negata da alcuni salvataggi del portiere barese e dall’annullamento di due gol per due falli precedenti al tiro. Si conclude con tanti brividi la prima vittoria del Bari di Nicola, che deve prima di tutto riportare l’entusiasmo in Puglia.

BRESCIA – CARPI  3-3  33’ Caracciolo rig. (B), 38’ Gagliolo (C), 64’ rig. e 79’ rig. Caracciolo (B), 88’ e 92’ rig. Inglese (C) Il risultato suggerirebbe l’idea di una gara scoppiettante, non che non lo sia stata, ma certamente al “Rigamonti” è andato in scena un match fortemente condizionato dalle decisioni arbitrali di Melchiorri, non in grande forma. Caracciolo trasforma tre rigori, due dei quali guadagnati proprio dallo stesso “Airone”. L’assolo bresciano dal dischetto viene intervallato dal gol del difensore-bomber Gagliolo. Mancano appena due minuti al termine e il Brescia, in doppio vantaggio sia numerico che di reti, si sente al sicuro. Proprio quando la squadra lombarda cala il Carpi dimostra la sua leadership da capolista: una doppietta inaspettata del neoentrato Inglese (gol di testa e ancora su rigore) portano il pareggio in casa emiliana.

PERUGIA – TERNANA   2-2  22’ Parigini (P), 25’ Bojinov (T), 63’ Falcinelli rig. (P), 79’ Falletti (T) Termina in parità il derby umbro giocato davanti ad oltre 16.000 persone. Partita divertente e accesa fin dai primi minuti. Intorno al ventesimo le due squadre iniziano anche a concretizzare: prima il diciottenne Parigini (3 gol consecutivo) segna di testa su assist di Del Prete, poi, Bojinov confeziona, con la complicità di un centrale perugino, la rete del pareggio dopo essersi liberato di cinque avversari. La contesa è entusiasmante e le due compagini sono senza timore. È ancora Parigini il protagonista del raddoppio casalingo, l’attaccante si guadagna il rigore che Falcinelli trasforma con grande freddezza. L’eccessiva esultanza però porta all’espulsione (doppia ammonizione) dello stesso Falcinelli. La Ternana, forte della superiorità numerica si lancia in avanti alla ricerca del pareggio, che arriva a 10 minuti dal termine: Falletti scarta tutta la difesa perugina e batte Provedel da posizione impossibile.

PRO VERCELLI – VIRTUS ENTELLA  2-0  12’ Scavone (PV), 65’ Fabiano (PV) Un gol per tempo e la Pro Vercelli regola l’Entella. Gli uomini di Scazzola, come sempre, dominano tra le mura amiche e faticano in trasferta, dove hanno collezionato 3 dei 20 punti totali. Bastano 12’ alla Pro per passare in vantaggio: cross basso in area, pallone “sbucciato” da Fabiano, raccolto da Scavone che con il mancino di prima intenzione buca le mani di Pelizzoli. Passati in vantaggio i piemontesi non vogliono fermarsi. Marchi, infatti, ci prova in due occasioni ma viene fermato prima dal palo e poi sulla linea di rigore. La timida reazione dell’Entella porta la firma di Mazzarani, ma è solo una breve parentesi nell’assolo piemontese. Sull’ennesima avanzata della Pro arriva il raddoppio: Fabiano ruba passa sulla trequarti e si invola, entrato in area, scaglia un potente mancino siglando il 2 a 0. Il doppio vantaggio rappresenta anche l’ultima vera occasione della gara, i piemontesi amministrano e i liguri non riescono mai ad impensierirli.

SPEZIA – BOLOGNA  1-1  47’ Cacia (B), 94’ Piccolo (S) Il Bologna, che viene da due sconfitte, prova a rialzare la testa in terra ligure. Gli uomini di Lopez attaccano per tutta la prima frazione, ma riescono a trovare il vantaggio solo ad inizio ripresa: Cacia addomestica un pallone in area, fa il tunnel ad un avversario e scavalca Chichizola con un delizioso pallonetto. Lo stesso attaccante avrebbe l’occasione di raddoppiare, ma fallisce. A questo punto lo Spezia cresce e si fa vedere soprattutto con le giocate di Ebagua. Dopo tanta pressione al 94’, per l’ennesima volta in questa stagione, lo Spezia riesce a pareggiare con il colpo di testa in mischia di Piccolo.

VICENZA – CITTADELLA  1-1  12’ Minesso (C), 79’ Cocco rig. (V) Si apre con il “botto” il derby veneto: dopo appena 12’, infatti, Minesso segna la rete del vantaggio ospite. L’ex della gara sigla il gol grazie ad una discesa di Coralli che, dopo un doppio sombrero, lo serve per un tocco ravvicinato. Poco dopo Coralli e Sgrigna hanno una doppia occasione per raddoppiare, ma non centrano lo specchio. Un’occasione nel finale anche per il Vicenza su cui si immola Pellizzer, deviando in angolo. Il copione sembra non cambiare anche nella ripresa, fino a quando il Cittadella rimane in 10 uomini per l’espulsione di Barreca. Dopo qualche offensiva, Cinelli si conquista il calcio di rigore che Cocco trasforma. Nel finale i vicentini si troveranno anche in doppia superiorità numerica per l’espulsione di Sgrigna, ma non riescono

VIRTUS LANCIANO – CROTONE  1-1  12’ Ferrario (L), 37’ Troest aut. In un match che vede di fronte la determinazione dei frentani e la “garra” dei calabresi, i padroni di casa hanno la meglio sul piano del gioco ma non riescono a raccogliere tre punti. Comincia subito bene il Lanciano che, prima sfiora il vantaggio con Piccolo, poi trova il gol grazie al colpo di testa di Ferrario. Gli abruzzesi intensificano la loro manovra, portando costantemente al tiro attaccanti e centrocampisti. Sul finale del primo tempo improvvisamente il Crotone pareggia: calcio d’angolo di Ciano, Troest attacca il pallone per deviarlo, ma maldestramente lo fa carambolare nella sua porta. Nella seconda frazione il Lanciano guadagna anche la superiorità numerica e preme con nuovo vigore: Vastola centra il palo, Gatto e Thiam ci provano di testa, trovando sempre la risposta di Bajza. Il pari finale lascia l’amaro in bocca ai frentani.

CATANIA – LATINA  1-0  10’ Calaiò (C) Nel posticipo al “Massimino” parte forte il Latina che già nei primi minuti colleziona angoli e palle gol:  la più ghiotta capita sui piedi di Valiani, il cui tiro viene respinto sulla linea da Rolin. Al 10’ l’ennesima prodezza di un ritrovato Calaiò porta in vantaggio il Catania: l’attaccante batte col mancino una punizione dal limite facendo passare la palla sopra la barriera prima che termini in rete. La contesa è aperta e le due squadre si affrontano a viso aperto, ma le conclusioni non sono sufficientemente precise. Anche nella ripresa le occasioni si susseguono: il Catania sbaglia il colpo del 2 a 0 con Escalante, mentre il Latina cerca disperatamente un pareggio meritato. I siciliani risalgono lentamente la classifica, i laziali non riescono a svegliarsi dall’incubo dell’ultimo posto in classifica.

La classifica: Carpi 29, Frosinone 28, Spezia 25, Livorno 24, Avellino 24, Lanciano 23, Bologna 23, Trapani 22, Perugia 22, Pro Vercelli 20, Bari 19, Catania 19, Modena 18*, Brescia 18, Varese 17 (-1), Vicenza 17, Ternana 16, Pescara 16, Virtus Entella 15*, Crotone 14, Latina 13, Cittadella 13.

*una partita in meno

 Andrea Menon


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