Riparte la caccia al Real Madrid di Pablo Laso, autentico mattatore nella passata stagione che già in Supercopa ha dimostrato ancora una volta chi sia la squadra da battere per poter alla fine conquistare il trono di Spagna. La Liga Endesa 2013/2014 presenta al suo avvio le stesse 18 squadre dello scorso anno, frutto dell’impossibilità di Burgos e Alicante d’iscriversi a questa stagione per motivi economici risultato nel ripescaggio di San Sebastiàn e di Manresa. L’unica reale contender al momento sembra il Barça, forte di una campagna acquisti imponente che mira a riportare i catalani in vetta dopo le delusioni ottenute nel 2013. Occhi puntati soprattutto su Gran Canaria, che con l’acquisizione di Nacho Martìn potrebbe davvero regalare sorprese così come Màlaga, che forte dei cambiamenti rispetto l’anno scorso mira nuovamente a conquistare un posto nelle top 4. Si prospettano, come il campionato spagnolo ci ha ben abituato, scintille sia per un posto ai play-off sia per la lotta salvezza, andiamo dunque presentarvi le formazioni che si apprestano alla Liga Endesa 2013/14.
Ioannis Bourusis torna in terra spagnola, questa volta nelle file dei blancos
Real Madrid
I merengues hanno già iniziato la stagione con un titolo, la Supercopa, in cui hanno anche sconfitto l’eterno rivale, quindi partono da dove avevano lasciato l’anno scorso: dall’alto. Con le sole incorporazioni di Bouroussis e del lunghissimo centro tunisino Salah Mejri (2,17 m.) i blancos sono di nuovo i favoriti per le competizioni nazionali. Probabilmente l’unico dubbio sarà capire la vera forza di una squadra che in Europa si è dimostrata a volte un po’ priva non solo di esperienza ma anche di carattere, come si è potuto vedere nella Final Four contro l’Olympiacos. Un difetto, la mancanza di carattere, che si può impersonare probabilmente in Rudy Fernández, un giocatore di una grandissima qualità ma che l’anno scorso non ha saputo dare il meglio di sé nelle partite più importanti. La miglior notizia invece per i ragazzi di Pablo Laso è la maturità raggiunta da Sergio Rodríguez, che è stato uno dei migliori in Slovenia con la Spagna e ha assunto un ruolo da leader che lo converte automaticamente in uno dei tre migliori playmaker attualmente in Europa.
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FC Barcelona
Kostas Papanikolau arriva alla corte di Xavi Pasqual
Possiamo partire considerando due fattori chiave: il primo, la sconfitta in semifinale di Euroleague e la sconfitta in finale della passata stagione; il secondo, l’acquisizione di quattro giocatori potenzialmente da quintetto base in una normale squadra di pallacanestro. Il Barça ha in mente un solo obiettivo, vincere tutto per rifarsi di una stagione di delusioni cocenti ed arrivate per merito dei soliti colpevoli in maglia bianca. Confermato quasi integralmente il roster della passata stagione, arrivano a dare manforte Kostas Papanikolau, Maciej Lampe, Bostjan Nachbar, Jacob Pullen e Joey Dorsey, per completare al meglio una squadra che se già prima era ottima, ora diventa stellare. Le aspettative sono davvero altissime, come però lo sarà la pressione sulle spalle dei blaugrana, che se riusciranno a gestirla in maniera adeguata sembrano avviati ad una epica rivincita contro il Real in finale. Per il momento l’esito della Supercopa ha mantenuto l’ago della bilancia dalla parte madrilena, ma a nostro avviso, abbiamo una formazione esattamente allo stesso livello di Madrid.
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Laboral Kutxa Vitoria
Si riparte da Sergio Scariolo, dal secondo posto in fase regular conquistato nella passata stagione ma anche dalla cocente delusione derivante dall’eliminazione al primo turno da parte dell’Herbalife. La rosa resta decisamente competitiva per il Baskonia, che ben sopperisce alla partenza di Maciej Lampe con l’acquisizione di Lamont Hamilton da Bilbao ed Adam Hanga da Manresa, aggiungendo quell’esplosività all’attacco che il centro polacco raramente ha fornito. Le conferme del Chapu Nocioni, di Thomas Heurtel e dello zoccolo duro che ben ha figurato la scorsa stagione profuma di riconferma ai piani alti della classifica, se poi l’integrazione con i nuovi arrivi sarà efficace e rapida, potremmo avere già una papabile semifinalista prenotata per quest’estate.
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Herbalife Gran Canaria
Nacho Martìn e Albert Oliver arrivano a dar man forte ad un Herbalife che vuole stupire
Vero è che Spencer Nelson e Ryan Toolson, due terzi dei “big three” delle Isole Canarie sono andati, vero è che l’unico vero centro di ruolo è Xavi Rey, ma altrettanto vero che a rinforzare il reparto più vulnerabile, quello dei lunghi, arrivano da Valladolid Ian O’Leary ma soprattutto Nacho Martìn, il pezzo più pregiato del mercato interno spagnolo, protagonista assoluto nella scorsa stagione che ha chiuso come miglior marcatore della Liga. La conferma di Bellas e l’arrivo di Oliver da Badalona garantiscono qualità in cabina di regia, anche se restano dubbi per quanto riguarda le guardie: a reparto figurano infatti Añaterve Cruz, richiamato in prima squadra dopo anni di gavetta nelle serie minori e Ben Hansbrough, che potrebbe decidere le sorti di una stagione in base a quanto riuscirà ad incidere. Sembrerà folle, ma se già nella passata stagione Gran Canaria è stata avversaria ostica, quest’anno potrebbe essere davvero una scheggia impazzita capace di sorprendere.
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Unicaja Málaga
Dopo essersi messo in mostra all’EuroBasket, tutta Màlaga attende Zoran Dragic per poter tornare a sognare
Joan Plaza è tornato in patria per mettersi al comando di una delle piazze più calde della pallacanestro spagnola, una di quelle città dove il basket si vive con più passione e che quest’anno avrà anche l’onore di organizzare la Copa del Rey, una competizione che diventa così uno dei primi obiettivi della società. Málaga ha tutti i presupposti per fare molto bene questa stagione: da un lato un tecnico che non solo conosce il campionato ma che ha guadagnato tanta esperienza nei suoi anni all’estero; dall’altro una rosa molto interessante, dove oltre agli ottimi acquisti di quest’estate avrà uno Zoran Dragic che è esploso nell’Eurobasket e che vorrà sicuramente continuare a farsi notare. Fra i neo arrivati bisogna sottolineare non solo i potenti Kuzminskas e Toolson ma anche Hettsheimeir e Suárez, due giocatori scartati dal Real Madrid che avranno una grande voglia di riscatto e di dimostrare quanto si siano sbagliati nella capitale. Una squadra e una città che vorranno dimenticare la delusione per il mancato ingresso dell’anno scorso nei playoff e che si sono preparate duramente per tornare fra le prime otto migliori del campionato.
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Valencia
Se i taronjas sapranno confermarsi sul livello mostrato in pretemporada, potremmo avere un’outsider davvero insidiosa
La squadra più in forma dalla fine dell’estate, con ben nove vittorie su nove partite, otto delle quali contro squadre dell’ACB, compresa una vittoria a Madrid contro i campioni (anche se con le assenze dei convocati con la nazionale). I taronjas hanno fatto ottimi acquisti senza dover sborsare troppi soldi, incorporando fino a quattro giocatori che possono essere considerati titolari o come minimo fra le prime opzioni tra le riserve: Pablo Aguilar (a cui ci sarebbe piaciuto vedere un po’ di più in Slovenia), l’ex NBA Romain Sato, l’ala Vladimir Lucic e la guardia Oliver Lafayette, che vanta diverse stagioni di esperienza nell’Euroleague. Perasovic avrà dunque a sua disposizione una rosa molto competitiva con cui magari tentare di lottare con il gruppo di squadre subito sotto Madrid e Barcellona per il fattore campo nei playoff.
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Bilbao Basket
Aria di cambiamento anche a Bilbao, con Rafa Pueyo nel ruolo di capo allenatore dopo due anni come vice prima di Vidorreta poi di Katsikaris, e con gli innesti di Kavaliauskas, Carmichael e Gabriel a potenziare il reparto lunghi, che insieme a Hervelle e Moerman dovrebbe garantire, almeno sulla carta, sicurezza e qualità sotto canestro. L’acquisto di Vrkic, tiratore dalle buone percentuali che ha militato nell’Ikaros in Grecia e di Dairis Bertans, 23enne lituano messosi in mostra nel preeuropeo 2012 prima che nel VEF Riga, garantiscono forze fresche al reparto esterni, nel quale arrivano le conferme di Lòpez, Grimau e Pilepic. Sostituire tre titolari non è mai facile, ma Bilbao sembra avere le carte in regola per centrare agevolmente la qualificazione ai playoff.
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CAI Zaragoza
Quest’anno il CAI potrebbe chiamarsi “Georgia Zaragoza” , visto che nel suo esiguo mercato ha radunato probabilmente i due migliori giocatori di questo paese: Giorgi Shermadini e l’ex Siena Viktor Sanikidze. Con le incorporazioni dell’ex Cantù Jonathan Tabu e di Pere Tòmas il CAI ha preferito mantenere il blocco che l’anno scorso li ha portati fino alla quinta posizione del campionato. Tuttavia, sembra che qualcosa non vada così bene come dovrebbe perché finora le partite di precampionato sono state decisamente discrete per la squadra aragonese, che presenta un bilancio di 2-5 contro le squadre ACB, avendo perso alcune di queste partite per più di 20 punti. Vedremo se il ruolo principale che sembra si voglia assegnare a Shermadini sotto canestro non diventi un’arma a doppio taglio per il CAI: anche se l’ex Olympiacos ha dato segni di poter diventare un forte centro forse non è ancora il giocatore intorno al quale far girare l’attacco di una squadra di livello. Una bella gatta da pelare per José Luis Abós.
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FIATC Joventut Badalona
Dopo un precampionato pazzesco, Shurna fin dove condurrà Badalona?
La Penya sembra disposta a ricordare i suoi anni di gloria dei primi anni ’90 con una rosa completa, variegata e affidabile in tutti i ruoli. L’acquisto che senza dubbio ha destato più illusione e speranze nei tifosi è quello di John Shurna, uno dei responsabili della grande stagione giocata l’anno scorso dallo Strasbourg in Francia. Anche il ritorno del figliol prodigo Albert Miralles aiuterà a dare forza a una società che quest’anno tenterà di finire fra le prime otto squadre, sia alla fine della stagione che per la Copa del Rey, la “sua” competizione (8 vittorie in 24 finali). Forse l’anello più debole della catena continua a essere il coach Salva Maldonado, che nonostante la sua lunga esperienza nell’ACB non è mai riuscito ad allenare una big. Il suo unico titolo è precisamente la Copa, vinta nel 1996 contro Manresa. Sarà questa la sua stagione di riscatto?
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Rio Natura Monbus
La Cenerentola dei playoff della stagione 2012-2013 si presenta quest’anno nell’ACB con la stessa illusione dell’anno scorso ma con un presente un po’ meno brillante. La partenza del giocatore rivelazione Salah Mejri ha lasciato un vuoto importante che vedremo se i nuovi giocatori riusciranno a riempire e in che modo. I giovani americani Mike Muscala e Nick Minnerath avranno questo ingrato compito; tuttavia, i due rookies hanno lasciato un’ottima immagine nell’ultima partita di preparazione contro il Fuenlabrada. Un po’ più di esperienza ce l’ha sicuramente l’ala grande croata Mario Delas, che ha partecipato con la sua nazionale all’Eurobasket di Slovenia. Una squadra giovane quella guidata da Moncho Fernández, che lotterà soprattutto per tenere alta le speranze della società e di una tifoseria che vuole continuare a sognare.
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Estudiantes
Stagione come al solito complicata per i colegiales, che comunque quest’anno si sono mossi con intelligenza nel mercato, con tre acquisti molto interessanti. Da un lato i lunghi Dejan Ivanov e Marko Banic per rafforzare il gioco interno e dall’altro l’ex Barcellona Xavi Rabaseda, che è passato in poche settimane dalla chiamata nella nazionale di Orenga a trovarsi senza squadra. Insieme alla guardia Quino Colom e all’ala grande Lucas Nogueira (scelto nella 18esima posizione dagli Atlanta Hawks quest’anno nel draft) dovrebbero garantire un gruppo solido di giocatori intorno al quale far girare i pezzi più giovani e meno potenti della rosa. In ogni caso l’obiettivo della squadra allenata da Txus Vidorreta dovrebbe essere non soffrire molto per raggiungere la salvezza; tutto quello che possa venire da lì in poi sarà sicuramente un premio per una società che ogni anno deve gestire situazioni economiche molto delicate.
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CB Canarias
Si riparte da un finale di stagione infuocato che ha permesso agli isolani di sognare l’ottavo posto, sfumato solo alla penultima giornata. Un partenza difficile, compensata da una rimonta (compresa la vittoria a Madrid che costò la prima sconfitta a Fernàndez e compagnia) che ha dato fiducia alla società, che ha deciso di confermare quasi integralmente il roster della passata stagione. I rinforzi arrivano sotto canestro, con l’arrivo di Fajarado, Gutiérrez e Sikma a sopperire alla partenza di Donaldson. L’ulteriore conferma di coach Alejandro Martinez dovrebbe dunque fornire stabilità all’ambiente e alla squadra, che dovrebbe riuscire a salvarsi comodamente e levarsi qualche bella soddisfazione, soprattutto in casa.
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Baloncesto Fuenlabrada
Il nuovo potenziale quintetto base di Fuenlabrada. I nuovi acquisti saranno in grado di confermare le aspettative?
Da una parte, una campagna acquisti imponente, che ha portato ben nove nuovi giocatori alla corte del neo-coach Chus Mateo. Dall’altra, un precampionato da 1-6 contro le formazioni ACB. Fuenlabrada si presenta come il più grande punto interrogativo di questa stagione, impossibile da decifrare soprattutto se andiamo a comparare il roster con i risultati delle 7 partite disputate fin ora. Vero è che quest’anno si potrà puntare sulla qualità di Andy Panko, MVP della stagione 2011/12, sulla giovane ala lituana Mejeris, su Cabezas e sul confermato James Feldine, ma saprà questo gruppo di buoni giocatori riuscire a compattarsi? Se sì, potremmo avere una potenziale semifinalista, altrimenti, un posto ai playoff potrebbe essere solo un miraggio. Ed è proprio la secondo opzione quella che noi riteniamo più credibile.
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Cajasol Siviglia
Il Cajasol decide di puntare sui giovani, ripartendo dopo una deludente stagione dai promettente Hernangòmez, centro classe 1994 che ha tenuto medie riguardevoli nei campionati minori, da Marcos Mata, che porta con se dall’argentina le sue ottime percentuali, da Josep Franch e da Sam Bamforth. Satoransky resta sicuramente il migliore tra i suoi, ma le altre conferme non possono sicuramente andare a formare un roster che può ambire ad un posto nella post-season. Se i giovani sapranno rispondere in breve tempo, per Siviglia si prospetta una stagione tranquilla, altrimenti gli andalusi potrebbero essere imbrigliati in una scomoda lotta salvezza per conservare il posto nella massima serie.
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Gipuzkoa Basket San Sebastiàn
La prima delle due ripescate si presenta nella serie maggiore forte di cinque nuovi acquisti, che però non vanno a migliorare di molto la situazione precedente. I punti di forza sembrano essere i due rinforzi provenienti da Valencia, Robinson all’ala piccola ed Hanley all’ala grande, ma rimane sostanzialmente una squadra che ambisce alla salvezza, e forte del fatto che sia Valladolid che Murcia sembrano essersi indebolite rispetto alla passata stagione, quest’anno potrebbe riuscire a conquistarsi sul campo la permanenza in Liga.
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UCAM Murcia CB
Una delle squadre che lotterà per mantenere la categoria alla fine della stagione che sta per cominciare. Con una grave crisi istituzionale ed economica che alla chiusura della 2012-2013 non si sapeva nemmeno se la squadra si sarebbe iscritta per questo campionato. Nel piano prettamente sportivo sei giocatori indosseranno quest’anno per la prima volta la maglia del Murcia con la missione di far soffrire il meno possibile una tifoseria ormai abituata ai posti bassi in classifica. Tuttavia il Murcia ha chiuso la sua preparazione con una solida vittoria a Manresa 80-85 dove i nuovi giocatori interiori Orupke e il tunisino Romdane hanno fatto vedere buone cose, insieme ai soliti veterani Berni Rodríguez e Roger Grimau. Con l’arrivo di Rodrigo San Miguel alla posizione di playmaker titolare, il coach Óscar Quintana potrà contare con un quintetto iniziale che non è sicuramente uno da LEB ma di ACB. Sarà comunque una stagione molto lunga per l’UCAM Murcia.
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La Bruixa d’Or Manresa
Anche l’altra ripescata si appresta ad affrontare un’altra stagione molto difficile, che potrebbe ricalcare le delusioni di quella passata. Nonostante si siano pescati dal mercato giocatori provenienti dalla cantera del Barça, nonché la fisicità di Giannopoulos dal Panathinaikos, Manresa ad ora sembra non avere una squadra che valga la salvezza.
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CB Valladolid
Le difficoltà economiche che gravano sulla società hanno avuto un peso più che determinante nella preparazione del campionato. Con uno sponsor che non si è trovato fino all’ultimo momento, una rosa fatta di corsa e solo due partitelle disputate dalla stagione scorsa contro due squadre locali, il Valladolid arriva alla prima partita della stagione con il cartello di prima favorita per la retrocessione. Il tecnico Ricard Casas non allena una squadra dell’ACB da tre anni e ha trascorso l’anno scorso in federazione lontano dalla competizione. Un progetto che inizia decisamente male e che dovrà lavorare tanto affinché non finisca nello stesso modo. Starà agli unici tre giocatori rimasti della stagione scorsa (Porta, Sinanovic e Izquierdo) suonare la carica ai nuovi e aiutare i provenienti della primavera (Arranz, Sarmiento e López) ad adattarsi il prima possibile a una competizione che per Valladolid inizia troppo presto.
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Fernando Algaba Calderón e Andrea Furlan
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