(8) CAI Zaragoza – (1) Real Madrid 95 – 101
In molti, se non tutti, avrebbero pronosticato alla vigilia lo sweep dei blancos sul CAI, ma difficilmente ci si aspettava uno sforzo così grande da parte del Real per riuscire a superare i quarti di finale. Zaragoza infatti ha venduto carissima la pelle anche in gara 2, ripetendo l’ottima uscita della prima partita della serie, forzando gli avversari a giocare a piena potenza, resistendo fino all’ultimo in una sfida equilibrata nel quale la maggior esperienza di Madrid ha deciso le sorti dell’incontro. Perché nonostante gli 84 punti dei primi tre parziali, i padroni di casa sono riusciti a tenere sotto controllo il distacco dagli avversari, recuperando anche dal -12 (75-87) propiziato dalla tripla di Rudy Fernàndez (recuperato in tempi record) rispondendo con ferocia ed arrivando a 2’30” dalla sirena finale sotto di soli 4 punti (90-94). Le occasioni per l’aggancio non sono mancate, ma il timeout di Laso è servito ad aggiustare le cose e ricompattare il gruppo, impedendo agli aragonesi di completare la rimonta e consentire a Mirotic e compagni di staccare il biglietto per la semifinale.
Zaragoza: D. Rudez 20, V. Sinikidze 16, M. Roll 15; Rim(30): V. Sanikidze 6; Ast(20): P. Llompart 6
Madrid: N. Mirotic 15, F. Reyes 13, 3 giocatori con 11; Rim(30): N. Mirotic 6; Ast(20): 3 giocatori con 4
Serie: 0-2
(5) Herbalife Gran Canaria – (4) Unicaja 63 – 62
Gran Canaria e Málaga rimandano tutto a una terza partita che, a giudicare da queste prime due, sarà uno spettacolo degno dei migliori sceneggiatori di Hollywood. Il copione è simile a quello di pochi giorni fa a Málaga: una squadra visitante che sembra avere una marcia in più rispetto ai locali e che arriva nella fase decisiva della partita con un discreto vantaggio. Ed è di nuovo un pubblico caldissimo quello che fa tornare in gara i suoi, aiutando Albert Oliver a fare quattro tripla per riportare la parità. Il finale è il momento in cui emergono i grandi giocatori di entrambe le squadre. Dalla parte dei visitanti Ryan Toolson, che dava il +1 agli andalusi quando mancava un minuto per la fine. A Tomás Bellas, uno dei principali protagonisti della serie, non tremava la mano dalla linea dei liberi e Unicaja si giocava tutto in un ultimo possesso con meno di quattro secondi. Tuttavia, la giocata disegnata sulla lavagnetta di Joan Plaza non viene portata a termine nel modo giusto e tutto finisce con una tripla lontana di Fran Vázquez che non cambia le sorti. Gran Canaria vince e ci sarà la terza partita al Martín Carpena.
Gran Canaria: A. Oliver 18, B. Newley e W. Tavares 8; Rim(34): W. Tavares 13; Ass(16): T. Bellas 6
Málaga: J. Granger 17, N. Caner-Medley 12, R. Toolson 10; Rim(38): V. Stimac 8; Ass(10): J. Granger 6
Serie: 1-1
(7) Cajasol – (2) Valencia Basket 84 – 78
Ed alla fine, i terribili andalusi sono riusciti nell’impresa di forzare gara 3, grazie ad una partita straordinaria nella quale Marcus Landry ha fatto da padrone incontrastato, regalando la prima grande sorpresa di questi playoff. Il tutto grazie ad un terzo periodo formidabile, chiuso sul 32-18, ottenuto cavalcando la straordinaria giornata dell’ala di Milwaukee che ha trascinato i suoi per tutta la partita, dopo i 17 punti nel primo tempo. Valencia non è restata a guardare, recuperando nell’ultimo parziale con quattro triple di Lafayette uno svantaggio che sembrava irrecuperabile (59-45, min. 28), impattando a quota 78 ad un minuto dalla fine. Ma quando la rimonta sembrava sul punto di completarsi, due triple di Bamforth ed Urtasun hanno definitivamente messo l’incontro nelle mani del Cajasol, costringendo alla bella i taronjas e ponendoli in una situazione analoga a quella dell’anno scorso, quando il CAI eliminò a sorpresa la squadra di Perasovic al primo turno.
Siviglia: M. Landry 26, M. Mata 10, K. Porzingis 10; Rim(26): G. Hernangòmez 6; Ast(18): T. Satoransky 5
Valencia: S. Van Rossom 20, R. Martìnez 12, J. Doellman e V. Lulic 11; Rim(35): V. Lulic 8; Ast(16): O. Lafayette 7
Serie: 1-1
(6) Laboral Kutxa – (3) FC Barcelona 71 – 95
Il Barcelona passa sul Baskonia con una facilità che nessuno si immaginava dopo una prima partita in cui Navarro aveva dovuto tirare fuori il meglio di se stesso. Invece questa volta il Barcelona non ha problemi per imporre sin dai primi minuti un gioco molto più efficace, coinvolgendo tutti i giocatori sia in difesa che in attacco (Víctor Sada è stato l’unico dei dodici a non fare un solo punto). Per i catalani ancora una volta decisivo il gioco sotto i tabelloni, con Lampe e Dorsey colpendo ripetutamente il reparto più debole dei locali. Baskonia ci provava con il solito Nocioni, che nonostante la grinta e i numeri abituali (14-8 per “El Chapu”) non è riuscito a trascinare i suoi compagni. Bisogna sottolineare ancora una volta per il Barcelona la prestazione del giovane Álex Abrines, che si conferma giorno dopo giorno come una delle colonne portanti del futuro del Barça.
Vitoria: A. Nocioni e F. Causeur 14, T. Heurtel 12; Rim(29): A. Nocioni 8; Ass(9): T. Heurtel 3
Barcelona: M. Lampe 14, J. C. Navarro 13, J. Pullen 12; Rim(40): J. Dorsey 8; Ass(22): A. Abrines 5
Serie: 0-2
Fernando Algaba Calderòn e Andrea Furlan
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