PANATHINAIKOS ATENE: Ancora una volta il Panathinaikos dimostra tutta la forza della tradizione vincente della squadra biancoverde. Anche in un anno di transizione, partenza di Obradovic e parziale riduzione del budget, la squadra di Atene ha trovato il modo di realizzare un prezioso double (scudetto e coppa nazionale) ai danni degli arci rivali dell’Olympiacos. Merito del solito immenso Diamantidis, letali le sue triple a metà del quarto periodo, ma anche di coach Pedoulakis che ha completamente spento le due potenziali armi decisive dell’Oly come Printezis ed, in particolare, Papanikolau, cancellato dalla difesa del Pana per tutta la serie finale chiusa con un meritato “sweep” inflitto ai campioni d’Europa in carica.
NANTERRE: La storia più incredibile di questi playoff europei arriva sicuramente dalla Francia. La squadra campione della LNB transalpina è infatti Nanterre, basta solo ripercorrere il percorso dei biancoverdi per spiegarne l’eccezionalità: prima partecipazione alla post season dove elimina la testa di serie numero 1 Gravelines, i campioni 2012 di Chalon ed in finale stende la seconda testa di serie Strasburgo in 4 partite. Un assoluto capolavoro costruito da coach Pascal Donnadieu, con la supervisione del padre Jean presidente del club, ed “amministrato” in campo dalla sorpresa Jérémy N’Zeulie (decisivo in gara 3 e 4) ma soprattutto da David Lighty. L’ex di Cremona e Cantù è diventato un leader non solo più difensivo ma anche spostando gli equilibri nell’altra metà campo, per il meritato titolo di MVP della Finale.
CSKA Mosca: Non dovrebbe sorprendere il successo nella VTB League della squadra moscovita ma l’approdo in finale della squadra di coach Ettore Messina è stato a dir poco complesso. Dopo una clamorosa rimonta subita in gara 4 di semifinale dal Khmiki il CSKA ritrova la sua tradizionale attitudine difensiva cancellando i rivali nel derby in casa di Planinic e compagni. In finale, nonostante l’assenza di Teodosic, Kaun ed in gara 3 e 4 di Khryapa, la corazzata rossoblu si ripete chiudendo agevolmente la serie contro un avversario scomodo come il Lokomotiv Kuban di Calathes e Brown (campione in carica di Eurocup) con una sola sconfitta indolore in gara 3.
OLYMPIA-CAOS: Finisce in modo brusco la stagione dell’Olympiacos che cede di schianto contro il Pana in finale. Resta eccellente l’annata degli uomini di coach Bartzokas che hanno centrato uno storico back to back trionfando ancora in Eurolega. Resta il rammarico invece per il pessimo comportamento in gara 3 dei tifosi biancorossi che hanno chiuso anticipatamente la contesa “grazie” al lancio di fumogeni, petardi ed oggetti di varia natura sul parquet. Una tensione palpabile anche prima della gara ed esplosa nel finale con il Pana avanti di 4, 76-72 ad 1.27 dal termine. Ci ha provato fino all’ultimo la dirigenza dell’Olympiacos a rasserenare gli animi, ma la presenza sulle tribune di un centinaio di scalmanati ha impedito la corretta evacuazione di tutto il Palazzo, come richiesto da arbitri e Pana per poter riprendere il gioco. Un triste ed irritante epilogo che la squadra del Pireo non ha di certo meritato.
STELLA ROSSA BELGRADO: Nuova cocente delusione per la squadra belgradese che perde seccamente gara 4 e lascia ai rivali del Partizan Super League serba. Sconfitta che fa il paio con la debacle nella finale di Lega Adriatica dove furono ancora i bianconeri a trionfare. Annata che si chiude in modo opaco dopo l’eccellente fase centrale di stagione con una Eurocup più che positiva e culminata con la vittoria in coppa di Serbia proprio contro il Partizan, unico gioiello insieme alla qualificazione per la Turkish Airlines Euroleague edizione 2013/2014 dopo 15 anni di assenza dalla massima competizione europea.