Paok Salonicco: grande impresa dei bianconeri di Salonicco, che bloccano la marcia trionfale della corazzata Olympiacos nel massimo campionato greco. Prima sconfitta della stagione per i campioni d’Europa, che cadono sotto i colpi dell’ex di giornata Lazaros Papadopoulos. Il veterano del Paok, decisamente rinato dopo le opache esperienze di alcune stagioni precedenti, ha garantito punti, rimbalzi ed esperienza, mettendo a referto i canestri chiave che hanno ribaltato l’inerzia della partita dando ai padroni di casa vittoria e quarto posto in solitaria.
Union Olimpija Lubiana: finalmente una gioia in casa Olimpija. Fuori dall’Europa, abbandonato dagli americani Waters, Baynes e Page (pur se per motivi diversi), braccato dalle big europee che vogliono strappargli i talenti sapientemente pescati dagli osservatori, messo in difficoltà dalle ristrettezze economiche (meno gravi – pare – rispetto all’anno scorso), il club della capitale slovena ferma la corsa del sorprendente Igokea in Lega Adriatica battendolo con merito tra le mura amiche. Mattatore della gara il promettente Klemen Prepelič (a cui pare si sia interessata Cantù prima di ingaggiare Mancinelli), che con le sue pazzesche bombe propizia la fuga lubianese nei quarti centrali. Poi ci pensano l’ottimo Dino Murić e la certezza Jaka Blažič a mettere al sicuro la vittoria nel concitato finale, seguito da un ancor più concitato post-sirena (vedi sotto).
Banvit BK: in una giornata di scalpi importanti (vedi sopra), anche il Banvit fa il proprio dovere mettendo KO l’Anadolu Efes nel big match della prima giornata di ritorno in TBL. Gli uomini di coach Ene, desiderosi di conservare la prima posizione in classifica a pari merito con in Fenerbahçe, trovano in Sammy Mejia e Vladimir Stimac l’asse chiave per la vittoria, come confermano i 35 punti in coppia dei due (a cui vanno aggiunti 16 rimbalzi e 4 assist). All’Efes non bastano i 14 punti a testa di Farmar ed Erden: il secondo tempo risulta fatale ai capitolini, che concludono così una striscia vincente di sei partite.
Carl English (guardia, Asefa Estudiantes): il canadese ci ha preso gusto. Come a rafforzare la posizione di top-scorer e la candidatura a MVP stagionale dell’ACB, nell’ultima giornata il bomber dell’Estu ha trafitto a ripetizione il Lagun Aro GBC toccando quota 31 punti (13 nel terzo quarto) e superando per la seconda volta in stagione i 40 di valutazione (41 per la precisione). Il tutto a coronamento di un mese fantastico, in cui ha fatto registrare medie di 19 punti, 5,5 rimbalzi e 2,5 assist di media, dati ragguardevoli se si pensa che English è un realizzatore puro (2,5 assist a gara è una media da playmaker o quasi) e non particolarmente possente (ci sono lunghi con la stessa media di rimbalzi, o inferiore). Se poi il brasiliano Noguera pesca il jolly infilando il tap-in decisivo, a Madrid sponda colegial hanno davvero ragione di sorridere.
I tifosi dell’Olimpija Lubiana: a rovinare la bella vittoria dell’Olimpija sulla capolista Igokea ci pensano il principio di rissa finale e soprattutto le urla “zingari! Zingari!” piovuti sui giocatori ospiti da buona parte del (tutt’altro che numeroso) pubblico presente all’Arena Stožice. Queste ruggini tra sloveni e bosniaci a vent’anni di distanza dalla guerra dei Balcani di certo non fanno bene allo sport, ancora meno ai bambini che abbiamo sentito con le nostre orecchie unirsi al triste coro.
Valencia Basket: l’aria è cambiata a Valencia. Dopo una prima metà di stagione soddisfacente tanto in campionato quanto in Europa, nelle ultime settimane la squadra di Velimir Perasović ha iniziato a zoppicare in entrambe le competizioni e, dopo essere tornata senza vittorie dalla doppia trasferta “in bassa classifica” a San Sebastián e Fuenlabrada, è caduta in casa contro il modesto UCAM Murcia per poi – ciliegina su una torta indigesta – uscire sconfitta a fil di sirena nel derby spagnolo di Eurocup contro Bilbao, vittima del canestro-partita di Kostas Vasileiadis. Se l’Eurocup è compromessa, per lo meno, in campionato c’è ancora spazio per riprendersi, ma la seconda piazza è ormai un miraggio e anche il terzo posto non è più al sicuro per Rafa Martínez e compagni.
Paris-Levallois: settimana tragica per i parigini che, dopo la sconfitta a Strasburgo e quella in Eurochallenge nel derby con Gravelines, crollano in casa contro Roanne. Momento difficile per gli uomini di coach Denis, mai in partita contro un Victor Samnick indiavolato (24 punti con 9/11 dal campo). Seri problemi sia difensivi che offensivi per Sean May e compagni, che il comodo successo contro gli ungheresi di Szolnoki ha solo parzialmente nascosto.
Andrea Rizzi e Marco Taminelli