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Terrico White

Terrico White

Radnički Kragujevac: continua il gran momento del Radnički che, forte dei quattro incontri giocati in casa sugli ultimi sei, raggiunge il sesto sigillo consecutivo espugnando anche il campo del Široki. Nella trasferta bosniaca brillano l’ex varesino Aleksandar Ćapin (17 punti) e l’ala inglese Matthew Amaning (14), ma la stella più luminosa è ancora una volta l’inarrestabile Terrico White, che mette a referto 29 punti, 10 rimbalzi e 3 assist in 34 minuti per uno straordinario (per lui non così tanto) 38 di valutazione. Con questo importante successo, la squadra di Miroslav Nikolić tiene il passo del Budućnost e supera addirittura il Partizan, KO in casa contro l’Olimpija, toccando con mano il terzo posto in Lega Adriatica che quest’anno vale l’Eurolega.

 

Keith Waleskowski

Keith Waleskowski

Eisbären Bremerhaven: ci vuole l’incoscienza del Bremerhaven per fermare la corsa del Bayern Monaco. Dopo nove successi nelle ultime dieci uscite, infatti, i bavaresi cadono in Bundesliga contro gli “orsi polari” del porto di Brema, una delle tante squadre di bassa classifica tedesca traboccanti di americani che però (anzi, proprio per l’abbondanza di talento made in USA), ogni tanto, riesce a trovare il guizzo giusto per qualche colpaccio. In questo caso è Stanley Burrell (20 punti) a guidare i suoi, ma anche l’ex Jesi e Verona Keith Waleskowski (10 punti e 5 rimbalzi) dà un notevole contributo alla causa, pur se il più grosso, forse, è quello che dà Chevon Troutman sbagliando il canestro del possibile pareggio in extremis.

 

Tony Gaffney

Tony Gaffney (foto acb.com)

Tony Gaffney (ala, FIATC Joventut Badalona): le due migliori prestazioni individuali di giornata in ACB arrivano nel derby catalano di Manresa, con il leader biancorosso Troy DeVries che trascina i suoi con 7 triple e 34 punti per 35 di valutazione (MVP di giornata per la prima volta in carriera). La vittoria, però, va agli ospiti della Joventut che, approfittando anche delle pesanti assenze dei padroni di casa, si aggiudicano una sfida ad alto punteggio per 88-92 con un fantastico ultimo quarto da 11-25. Il migliore – sua come detto seconda miglior prova di giornata – è Gaffney, che tira poco da fuori ma si concede ben sei schiacciate oltre a 8 rimbalzi, 2 assist e soprattutto 23 punti per 31 di valutazione risultando determinante nella fuga dei verdinegros nell’ultima frazione.

Joey Dorsey (foto tbl.org.tr)

Joey Dorsey (foto tbl.org.tr)

Joey Dorsey (centro, Gaziantep BŞB): se la scorsa settimana i suoi sforzi non erano serviti a superare il TED Ankara, questa volta invece Dorsey riesce ad evitare il losing effort portando il Gaziantep al prezioso successo corsaro sul campo della concorrente diretta Mersin. Il corpulento centro americano, che in questa stagione ha deciso di accettare la sfida (e i dollari) turchi lasciando il porto non più così sicuro del Pireo, ha affondato la barca di Mete Babaoglu con 26 punti, 8 rimbalzi, 5 assist e 4 recuperi per 33 di valutazione in 34 minuti. Non è certo un fiorettista, ma se si parla di efficacia sotto le plance il ventinovenne di Baltimora non è secondo a molti in Europa.

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Andersen e Pianigiani (Foto M. Cogliati 2012)

Andersen e Pianigiani (Foto M. Cogliati 2012)

Fenerbahçe – Pianigiani: difficile dare un giudizio netto sulla vicenda, dal momento che le cause delle dimissioni del nostro CT non sono state ancora del tutto chiarite. Certo è che, se Pianigiani ha deciso di darsi per sconfitto al primo anno, con la coppa di lega appena conquistata (pur se lui era in ospedale e la squadra è stata diretta da Luca Dalmonte) e il titolo TBL ancora ampiamente alla portata, la dirigenza non può essere esentata da qualche colpa nella gestione della squadra e dell’intera vicenda. Certo è altrettanto strano che un tecnico capace e orgoglioso come Pianigiani decida di arrendersi al primo anno di un’esperienza che – lo sapeva fin dall’inizio – avrebbe rappresentato una grande sfida sotto il profilo umano e professionale. Se non altro, guardandola in modo egoistico, l’ex coach mens sanino potrà ora dedicarsi a tempo pieno alla preparazione degli Europei di settembre.

Il Pionir ribollisce

Il Pionir ribollisce (foto A. Rizzi 2013)

Partizan Belgrado: nel giro di poco più di una settimana, la stagione già non esaltante del Partizan (eliminato dall’Eurolega e terzo in Lega Adriatica) ha preso una piega decisamente preoccupante. Prima la sconfitta in finale di coppa di Serbia contro la Stella Rossa, poi il KO in campionato sempre contro gli acerrimi rivali belgradesi, infine un’altra debacle interna stavolta contro l’Olimpija Lubiana, che al Pionir inizia piano ma si fa valere nel corso della partita e la spunta a fil di sirena con un canestro di Dino Murić. Il pubblico bianconero (lo abbiamo visto e sentito con i nostri occhi) sta per esaurire la propria pazienza e, se è vero che i due traguardi più prestigiosi sono ancora alla portata (qualificazione all’Eurolega e titolo di Lega Adriatica), è altrettanto vero che, con la scarsa lucidità e la scarsa determinazione palesate nelle ultime settimane, la truppa di Dule Vujošević rischia di farseli sfuggire entrambi.