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Lokomotiv Kuban-Stella Rossa 79-72 (Stats)(Highlights)

Continua a gonfie vele il magico momento europeo del Lokomotiv Kuban, che ferma una Stella Rossa che a sua volta, nonostante la sconfitta, conferma di essere una buonissima squadra e di non aver ottenuto per caso quattro successi di fila, di cui due europei e uno nel derby in casa del Partizan. La partita infatti è stata tiratissima e punto a punto per quasi tutti e quaranta minuti, nonostante questa sera la squadra russa fosse ispiratissima dalla lunga distanza (a dispetto del 29% stagionale europeo), producendo un 12/20 di squadra da 3, al quale hanno contribuito tanto Williams, Likhodei, Jasaitis e il solito Simon, sempre più protagonista dei momenti caldi dell’incontro, mentre a Derrick Brown (16 punti) è toccato il ruolo di “costante” dell’incontro. La Stella Rossa ha risposto con tutt’altre armi, il tiro da 3 è stato utilizzato poco infatti solo Simonovic ha fatto male dalla lunga distanza (4/5), ma per il resto i serbi hanno cercato di sfruttare la loro superiorità in termini di centimetri, cercando di avvicinarsi il più possibile al ferro. Marjanovic tuttavia non ha vissuto propria una delle sue migliori serate, e anzi ha ceduto parecchi minuti a un sostanzioso Katic che per diversi tratti è sembrato un bel grattacapo per la difesa russa. Anche gli americani ospiti hanno cercato più la penetrazione che il tiro, soprattutto con Schilb che però sulla coscienza ha anche ben 6 palle perse, di cui un paio proprio nei momenti clou dell’incontro. Dopo questa vittoria il Lokomotiv ha praticamente la qualificazione in tasca, obiettivo che per la Red Star è ovviamente ancora decisamente possibile, soprattutto se la truppa di Radonjc giocherà con la stessa intensità anche le ultime sfide decisive.

L’inizio di partita è griffato subito da Derrick Brown che manda a referto i primi 5 punti dell’incontro. Dopo 3 minuti di totale stasi, ecco però la risposta importante degli ospiti che realizzano un parziale di 0-9, con 5 punti di fila di Lazic, cosa che costringe Pashutin al time out. Al rientro in campo i russi cominciano la loro serata da cecchini, e dalla lunga distanza vanno a segno in seguito Jasaitis, Williams e Simon. Ma l’ultima parola è della Stella Rossa che, con 4 punti di Radenovic, chiude avanti la prima frazione sul 18-19. Si ricomincia e la Lokomotiv ritrova subito il vantaggio, questa volta da 3 segna Likhodei. Il filo conduttore di questa fase dell’incontro è composto dai padroni di casa che non accennano ad abbassare la propria precisione, e dagli ospiti che non mollano e si impongono dentro con Katic. Questa fase di equilibrio sembra rompersi sul finale di primo tempo quando, con Brown, Kuban tocca anche il +8, ma proprio nelle battute finali dei primi 20 minuti, lo scarto si riduce sul poi definitivo 39-35.

Il secondo tempo ricomincia con le due squadre che smarriscono qualche pallone di troppo, e da una persa dei russi nascono i primi due punti della ripresa con Jenkins, al quale replica subito Brown. Likhodei colpisce ancora da 3, ma la Stella Rossa tiene botta e a metà quarto si porta addirittura avanti, 44-45. Nuova fase di equilibrio, che sembra interrompersi quando Hendrix sale in cattedra e porta i suoi a +5, ma proprio in questo momento anche i serbi trovano il bersaglio grosso in particolar modo con Simonovic, e quindi entriamo nell’ultimo quarto con il punteggio che dice 58-56. Al rientro in campo è ancora Hendrix a cercare l’allungo per i suoi, ma la Stella Rossa tra un’ancora ispiratissimo Simonovic, e un concreto Katic, riesce addirittura a riportarsi avanti. Ma la musica non cambia e Likhodei ancora segna dalla lunga distanza, e in più si sveglia Kalnietis che, con 5 punti consecutivi, porta i russi avanti 68-64 a 5′ dalla fine. Dopo un paio di minuti in cui i padroni di casa non riescono ad allungare e gli ospiti ad accorciare, ecco comparire dal nulla Simon che, con una bomba, firma il +7. Non si segna più, i serbi smarriscono alcuni possessi importanti con Schilb, mentre Williams con un 2/2 dalla lunetta, sembra aver messo la parola fine. Quando entriamo nell’ultimo minuto però, un mini parziale di 0-4 sembra riportare in gara gli ospiti che sono ora a -5. Time out, e al rientro vero e proprio suicidio dei serbi che prima regalano un’autostrada a Kalnietis, e poi perdono nuovamente palla in attacco. Gli ultimi secondi quindi non regalano più emozioni e la gara si chiude con il punteggio che dice 79-72.

MVP: Derrick Brown (Lokomotiv Kuban) Dalla nostra cronaca si evince che sono stati tanti i protagonisti di questa gara: da un Kalnietis che si è acceso nei momenti importanti, al solito Simon, per finire ai cosiddetti cecchini di serata come Williams e Likhodei. La costante di questo incontro merita però di essere premiata: stiamo parlando di Derrick Brown che per il suo rendimento continuo non a caso è stato il giocatore più tenuto in campo da coach Pashutin. Premiato lui anche perchè, anche statistiche alla mano, è stato il giocatore che ha cercato di fornire anche delle alternative offensive a un tiro da 3 che, seppur davvero efficace, non poteva diventare l’unica soluzione.

Lokomotiv Kuban-Stella Rossa= 79-72 (18.19, 21-16, 19-21, 21-16)

Lokomotiv Kuban: Brown 16, Williams 13, Hendrix 13. Reb.(30) Hendrix e Jasaitis 6. Ass.(24) Williams 8

Stella Rossa: Simonovic 12, Schilb 11, Jenkins 10. Reb.(30) Katic 5. Ass.(18) Schilb 6


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