Olympiacos Pireo – Real Madrid 100-88 (Stats) (HIGHLIGHTS)

L'Eurolega è ancora dell'Olympiacos (foto euroleague.net)

L’Eurolega è ancora dell’Olympiacos (foto euroleague.net)

Back to Back! Nell’era moderna solo Spalato e Maccabi Tel Aviv erano riuscite nell’impresa di confermarsi sul tetto d’Europa. Da oggi anche l’Olympiacos Pireo può vantare tale impresa. Ad essere onesti i Campioni d’Europa delle ultime due stagioni non hanno niente a che a vedere con il talento che accumunava la formazione croata (Toni Kukoc, Dino Radja, Zoran Savic, Dusko Ivanovic, Zan Tabak) e gli israeliani (Anthony Parker, Saras Jasikevicius, Maceo Baston, Tal Burstein), ma con uno spirito di gruppo ed un orgoglio fuori dal comune l’Olympiacos ha giocato oltre i propri limiti emergendo in più occasioni dal fondo del baratro. Non ultima la finale di Londra 2013, con il Real scappato a +17 nel primo quarto, ma distrutto alla distanza con 90 punti nei tre quarti rimanenti. MVP della gara Vassilis Spanoulis, l’unico greco veramente baciato dal talento, dopo un primo tempo da 0 punti e -10 di valutazione, nella ripresa ha preso per mano i compagni realizzando 22 punti con 5/7 da tre punti e 7/10 ai liberi. Onore al Real Madrid, che ha pagato lo sforzo psicologico della semifinale con il Barcellona e, probabilmente, ha creduto troppo presto di aver ucciso la gara. Peccato per alcuni gesti, da parte di Slaughter e Rudy, che nel finale hanno sfogato su Spanoulis la loro frustazione.

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Rudy Fernandez, il migliore del Real Madrid (foto euroleague.net)

Emozioni – Altalena di emozioni all’O2 Arena con un primo tempo che ha visto le due formazioni passarsi l’inerzia. Il Real, con un primo quarto ai limiti dell’onnipotenza, 6/8 da due punti e 5/6 da tre punti, ha provato a schiacciare i campioni in carica. Il ritmo frenetico in attacco, con Rudy, Mirotic e Llull a bombardare dall’arco e Mirza Begic capace di oscurare agli avversari la via del canestro con i suoi sterminati tentacoli. La tripla in step-back di Fernandez all’ottavo per il 7-20 è stata probabilmente la più bella giocata delle Final Four, ma lo strapotere dei Blancos ha toccato il 10-27 sul finire del quarto d’apertura, con il conteggio della valutazione statistica impazzito sul 3-39.

Panchina – Coach Bartzokas è stato costretto a ricorrere prima del solito alle forze fresche della panchina per rispondere allo strapotere degli spagnoli. Pero Antic sullo scadere dei 24” in apertura del secondo periodo ha rotto il digiuno dalla lunghissima distanza per l’Olympiacos che, sorretto dal pubblico accorso numerosissimo dalla Grecia, ha risposto alla grandissima alla partenza lanciata degli avversari piazzando un 12-2 in avvio di quarto e poi tornando fino al -3, 34-37, con le giocate di Perperoglu prima ed Acie Law poi. Ed il tutto senza il minimo apporto da parte dell’Mvp della stagione regolare Spanoulis, capace solo di creare disastri nel primo tempo con 0/5 al tiro, 3 perse e 2 falli commessi, e Printezis, bravo ad aprire le danze con un canestro fotocopia di quello che un anno fa dette la vittoria sul Cska ma poi risucchiato in panchina.

Vassilis Spanoulis, per la terza volta Mvp delle Final Four (foto euroleague.net)

Vassilis Spanoulis, per la terza volta Mvp delle Final Four (foto euroleague.net)

Spanoulis – Se il cuore, il motore, delle grandi rimonte dell’Olympiacos sono senza dubbio gli uomini della panchina, tutti sanno al Pireo che senza le giocate di Vassilis Spanoulis non sarebbero arrivate le vittorie della passata trionfale stagione. Così l’uomo del grande tradimento, quando lasciò il Panathinaikos nell’estate del 2010 per vestire la maglia degli odiati vicini del Pireo, ha risposto alla pessima prima parte di gara con un avvio di ripresa da 3/3 da tre punti in 71”, guidando i suoi al sorpasso, 48-42.Il Real poteva cadere in ginocchio, perdendo fiducia come già il Cska un anno fa, ma con Rudy in campo gli iberici, grazie anche alle giocate di Slaughter, sono rimasti aggrappati alla gara, 61-61 al trentesimo.

Fuga – Il quarto periodo è stato pura poesia per i circa diecimila accorsi dal Pireo. Ancora Spanoulis, autore di una ripresa impressionante, ha portato di nuovo i Reds in avanti, toccando il +14 con la schiacciata di Papanikolau per l’84-70 a 4’31 dalla sirena, vanificando così il forcing finale di un nervosissimo Real.

Olympiacos Pireo – Real Madrid 100-88 (10-27, 27-14, 24-20, 39-27)
OLY: V.Spanoulis 22, A.Law 20, K.Hines 12. Rim(30): P.Antic 6. As(19): A.Law 5.
REAL: R.Fernandez 21, S.Rodriguez 17, S.Llull 14. Rim(31): F.Reyes 6. As(12): S.Rodriguez e S.Llull 4.