Solo tre squadre a punteggio pieno, CSKA e Malaga nel gruppo D ormai in fuga ed il sorprendete Lokomotiv Kuban di Bartzokas. Cade anche l’Efes, addirittura in casa e contro il Cedevita di Mrsic e Pozzecco, mentre un Panahinaikos incerottato non può nulla contro un Barça finalmente positivo.

GRUPPO A – Girone decisamente interessante ed equilibrato, più di quanto ci si potesse aspettare alla vigilia, ed in cui ancora nessuno è riuscito a vincere in trasferta. Il Fenerbahce, reduce da due gare decisamente sottotono inclusa la vittoria all’esordio con il Bayern, si prende la rivincita della semifinale di maggio battendo, davanti a 12000 spettatori, il Real Madrid in una gara che, incredibile a dirsi, ha avuto un solo padrone per 40′ ed in cui Gigi Datome (15 punti, 60% al tiro) è stato tra i protagonisti. La squadra di Obradovic ha messo in campo tutto il suo potenziale, partendo forte e non permettendo mai al Real di entrare in partita, giocando bene soprattutto nella metà campo difensiva, tenendo il Real al 37% al tiro e forzando 18 palle perse. Oltre a Datome da segnalare la prestazione da 15 punti, 6 rimbalzi e 3 stoppate di Udoh. Nelle altre due gare del girone vincono in casa Khimki e Bayern. I russi vincono con il massimo scarto nella loro storia di Eurolega contro un Crvena Zvezda ancora in fase di assestamento che parte anche bene (10-17 in avvio) ma lì si ferma, subendo un doppio break di 18-2 prima e dopo la pausa lunga che fa partire un lunghissimo garage-time. I tedeschi di Pesic faticano più del previsto contro uno Strasburgo decisamente più pimpante di quanto preventivato alla vigilia, giocando un basket di sistema difficilmente attaccabile (ottimo Golubovic con 22 punti e 6 rimbalzi) che permette a Collet di restare in partita fino ad inizio ultimo quarto, quando Djedovic (22 punti con 4/7 da 3) e Savanovic mettono insieme un break di 10-0 che chiude il match.

GRUPPO B – A differenza del gruppo A qui il fattore campo vale come il 2 di coppe con la briscola a bastoni. 3 vittorie esterne su 3 in questa settimana, 5 in totale su 9 partite, ed anche l’Efes costretto a perdere la prima sfida della stagione. Risultato decisamente a sorpresa visto che a fare l’impresa è il Cedevita, apparso finora decisamente l’anello debole del gruppo. L’Efes gioca col fuoco e alla fine si scotta. Ha pochissimo da Huertel e non basta questa volta il solito Diebler e l’ennesima gara di sostanza di Dunston. Il Cedevita si aggrappa a ai 20+10 di Bilan per restare nel match ma è l’ultimo quarto da 10 punti di Pullen, dentro un 27-17 esterno, che fa la differenza insieme alla presenza di Babic che prende il rimbalzo d’attacco decisivo nell’ultimo minuto. Raggiunge l’Efes in vetta, oltre all’Olympiakos vittorioso a Milano grazie ad un paio di giocate divine di Spanoulis e Printezis, anche un clamoroso Laboral che vince a Limoges 107-71 una gara chiusa già al 10′. Grande protagonista Adams con 18 punti e 9 assist, ma Perasovic può permettersi ampie rotazioni e sorridere in vista dei prossimi impegni.

GRUPPO C – E’ il girone del Lokomotiv Kuban, o almeno è questo che le prime tre giornate hanno detto. Dopo aver sorpreso il Pana all’esordio, i russi hanno infilato due vittorie esterne fondamentali nella corsa alle Top16, ed entrambe in volata. A Zielona Gora ancora protagonista Malcolm Delaney (25 punti, 8/12, 5 assist) in una gara punto a punto fino all’ultimo quarto. I russi provano a scappare sul +7 (massimo vantaggio del match a parte il +8 finale) a fine terzo quarto ma Dee Bost (eccellente gara da 16 punti, 3 assist e 3 recuperi) riporta sotto i polacchi per un ultimo quarto incertissimo che si decide con un paio di giocate nell’ultimo minuto e mezzo, come il canestro di Singleton e la palla rubata da Dontae Draper. Il big-match di giornata era però la sfida del Palau Blaugrana, che però gli uomini di Pascual trasformano in una tranquilla passeggiata con un primo tempo da 42-28, in cui sono protagonisti soprattuto Doelmann (13 e 6 rimbalzi) e Perperoglu (11 con 3/6 da 3). La squadra di Djordjevic ha un sussulto in avvio di terzo quarto, rientrando sul -7 e palla in mano, quando Pavlovic sbaglia una tripla aperta e subito dopo si fa fischiare un tecnico che apre un altro mini-break interno che chiude la partita, anche perché nel finale Samardo Samuels, dopo aver fatto legna sotto canestro per tutto il match, si mette in proprio e dilata il margine. Importantissima vittoria esterna anche per lo Zalgiris che passa sul campo del Pinar dopo una partita intensa che vive dei break dei lituani, come quello in avvio firmato dagli 11 punti di Vougioukas, e dalle rimonte dei turchi, come l’ultima che spinge il Pinar sul +3 a 2′ dalla sirena. Il finale però è tutto di Jankunas (16+10) e Seibutis che d’esperienza regalano la seconda vittoria ai lituani.

GRUPPO DCSKA e Malaga giocano un altro sport e sono già in fuga, mentre dietro è bagarre e non può che far piacere a Meo Sacchetti, ancora in cerca di una vera identità per la sua Dinamo, sconfitta ancora a Tel Aviv contro un Maccabi in crisi ma che beve un bel bordino grazie ad un Devin Smith ancora una volta protagonista. L’Unicaja non deve faticare più di tanto contro il Darussafaka, che pure parte forte con un ottimo Erden nel primo quarto, ma quando Jackson e Dani Diez entrano in ritmo dall’arco Malaga scappa via senza più voltarsi indietro, nonostante i tentativi di Gordon e Harangody. Malaga gioca una gran pallacanestro, dove i 24 assist (ben 9 di Markovic), contro le sole 6 palle perse, sono la testimonianza di un sistema di gioco che sta producendo altissimi dividendi. La prova del fuoco ci sarà tra due settimane quando gli spagnoli faranno visita ad un CSKA Mosca che fatica più del previsto contro il Bamberg di Trinchieri, in cui gioca un’altra buona partita Nicolò Melli (11 punti, 6 rimbalzi e 1 stoppata). De Colo e Teodosic in staffetta provano ad allungare a cavallo dell’intervallo lungo (dal 23-18 del 15′ al 54-39 del 28′) ma Strelnieks ed Beckmann tengono su il Bamberg, prima che Theis e Wanamaker producano lo strappo che spinge addirittura i tedeschi sul +1 a meno di 4′ dalla sirena finale. Il CSKA alza improvvisamente l’intensità difensiva mentre Teodosic, Kurbanov e Vorontsevich mettono le triple del definitivo sorpasso.

De Colo (Fabrizio Stefanini 2015)

De Colo (Fabrizio Stefanini 2015)

MVP – Celebriamo come giusto che sia Nando De Colo, vero trascinatore del CSKA Mosca. La presenza di Teodosic si pensava potesse limitarne l’utilizzo e le caratteristiche, invece Itoudis ha saputo trovare il modo per farli convivere, facendo rendere meglio lo stesso giocatore serbo. Ma sembra De Colo, oggi, il vero leader di questa squadra, perché con lui in campo il gioco è più fluido e arrivano spesso e volentieri i break decisivi. Tre giornate in crescendo e l’ultima, nella gara più difficile finora per i russi, 22 punti con il 70% dal campo ma soprattutto 7 assist e 2 recuperi.

THE ITALIAN JOB – Settimana da alti e bassi per gli italiani in Europa. Ancora sconfitte, anche se in modo diverso, Sassari e Milano, con i sardi che sprecano decisamente una ghiotta occasione contro una delle più brutte versioni del Maccabi, mentre Milano gioca con grande carattere e mostra evidenti segnali di crescita pur perdendo in volata contro l’Olympiakos di Spanoulis e Printezis. A proposito dei greci inizia a crescere anche Daniel Hackett, sempre più dentro le rotazioni e che inizia a prendersi qualche responsabilità in più rendendosi utile alla causa, nonostante le 4 palle perse, con 9 punti e 5 rimbalzi. Gioca da protagonista se non da leader Gigi Datome nel Fenerbahce che batte il Real. Obradovic continua ad utilizzarlo da sesto uomo di rottura e infatti quando lui entra in campo il Fener inizia a macinare gioco e scappa via senza voltarsi più indietro. Nicolo’ Melli è ancora una volta tra i migliori del Bamberg, giocando la sua solita partita fatta di tante piccole ma utili cose, come una tripla, i 2 rimbalzi in attacco, 1 stoppata. Trinchieri crede in lui e lo ha voluto in Germania e finora il lungo reggiano lo sta ripagando.

THE UNEXPECTED – Un pò d’Italia, ma proprio poco poco (la presenza di Pozzecco in panchina al fianco dell’ex compagno Mrsic), anche nella grande sorpresa di giornata, la vittoria del Cedevita al Adbi Ipecki Arena di Istanbul, da dove 7 giorni fa l’EA7 era uscita malamente sconfitta. I croati giocano una partita di sofferenza per oltre 30′ minuti, vivendo delle giocate di Miro Bilan (20 punti con 9/16 da 2, 10 rimbalzi di cui 7 in attacco) ma inseguendo sempre tra i -5 ed i -10. E sono ancora sotto di 8 a 6′ dalla fine quando Diebler mette la tripla del 67-59. Sembra finita, ma l’Efes non riesce a chiuderla mentre dall’altra parte si sveglia Jacob Pullen, che ne mette 10 in meno di 5′, ed insieme ad un paio di giocate in totale trance agonistica di Babic guida il Cedevita ad un break di 22-8 che vale la prima e forse più inaspettata vittoria di questa Eurolega.


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