NEPTUNAS KLAIPEDA – GALATASARAY 82-72
Potrà anche avere un roster di gran lunga inferiore alle altre squadre, ma il Neptunas continua a sorprendere e a vincere, vedendo le Top16 veramente ad un passo. I lituani sono padroni del proprio destino, un destino che passerà da Valencia all’ultima giornata anche se la favola rischia di finire sul più bello, come accadde 12 mesi fa al Lokomotiv Krasnodar. Chi invece trema è il Galatasaray di Ataman, che dopo un mercato in pompa magna rischia di fallire il primo appuntamento importante. I turchi all’ultima giornata dovranno sperare in una sconfitta dei lituani e nel contempo battere ad Istanbul l’Olympiakos. I turchi possono farcela ma dopo la gara di questa sera forse a meritare di più sono gli uomini di Maksvytis, che hanno messo in campo, soprattutto nel secondo tempo, tantissima intensità difensiva e soprattutto hanno vertiginosamente alzato il ritmo della gara, sfiancando lentamente i leoni di Galata, arrivati nel finale con il fiato corto. E su questo grandi colpe ha soprattutto Ataman, che gioca con rotazioni limitate, tenendo ancora Aradori fermo in panchina e lanciando nel secondo tempo Arslan solo perché obbligato dai problemi di falli di Arroyo, così come i 14 minuti di Pocius sono più per disperazione che per scelta tecnica.
Eppure nel primo tempo, con pazienza e sfruttando la vena poetica di Erceg (24 punti con 4/7 da 3), il Gala era riuscito a tenere imbrigliato il Neptunas, giocando su ritmi soporiferi e girando l’inerzia della gara a metà del secondo quarto con un parziale di 12-1 propiziato da un 3/3 dalla lunga distanza e dalla idiosincrasia dei lituani di attaccare il ferro, cercando insistentemente la conclusione da dietro l’arco. A dire il vero il Neptunas è soprattutto Shakur e Gailius (21 punti in due all’intervallo lungo) che fanno pentole e coperchi, riprendendo il filo del discorso prima dell’intervallo lungo dove il Neptunas arriva 3 punti avanti grazie proprio ad una forzatura dell’ex Virtus Bologna. Proprio questo canestro sembra quasi dare una scossa, perché i lituani tornano in campo con un’altra faccia e soprattutto con un altro passo.
La fiammata di Patric Young e Guler serve a poco perché adesso il Neptunas va a velocità doppia mettendo in difficoltà il Galatasaray sia sulla transizione difensiva che sulle rotazioni a difesa schierata, ma è soprattutto in difesa che i lituani mettono le mani dappertutto, facilitati da un attacco turco da “belle statuine”, in cui la palla viaggia al rallentatore e l’assenza prolungata di Arroyo, in panca con 3 falli, si fa sentire. I turchi restano oltre 4 minuti senza segnare dal campo, mentre dall’altra parte Gailius (23 punti, 9/14 dal campo, con 5/9 da 3) vede una vasca da bagno e spinge il Neptunas al massimo vantaggio (60-52). La qualità del roster di Ataman è superiore ed è così che appena Erceg e Micov danno segni di vita la gara si rimette sui binari dell’equilibrio, che però dura poco visto che i giocatori turchi iniziano a tirare fuori la lingua per la stanchezza, mentre Shakur continua a correre e a mettere in ritmo i compagni propiziando il nuovo allungo (72-65) e soprattutto mettendo una tripla pesantissima da 9 metri allo scadere dei 24”, che fa malissimo al Galatasaray e fa vedere lo striscione d’arrivo (80-69) al Neptunas, anche perché gli uomini di Ataman pensano a difendere la differenza canestri più che tentare una improbabile rimonta. In attesa di un miracolo tra 7 giorni.
NEPTUNAS – GALATASARAY 82-72 (22-18, 18-19, 23-23, 19-12)
NEP: Gailius 23, Shakur 16, Butkevicius 11. Rim 33 (Gailius 8). Ass 15 (Shakur, Mazeika, Girdziunas 3)
GAL: Erceg 24, Micov 12, Young, Guler 9. Rim 35 (Young 8). Ass 12 (Arroyo 5)