Unicaja Málaga – EA7 Emporio Armani Milano 77-84

Finalmente una vittoria per l’EA7 alle Top 16. Dopo la tremenda prova casalinga contro Novgorod e la disastrosa trasferta al Pireo, Milano atterra a Málaga consapevole che una sconfitta avrebbe seriamente compromesso le sue possibilità, anzi, le sue speranze di passaggio ai quarti di finale. La sfida era tutt’altro che facile, contro una delle squadre più in forma della Liga ACB, ma finalmente si può dire che gli uomini di Banchi hanno interpretato la partita nel modo giusto.

Linas Kleiza, decisivo nel secondo tempo (foto Alessio Brandolini 2014)

Linas Kleiza, decisivo nel secondo tempo (foto Alessio Brandolini 2014)

In apertura è Gentile e tenere a galla i suoi, con 9 punti in fila segnati andando al ferro con decisione, ma i padroni di casa ci sono e tengono bene i ritmi alti imposti dai contropiedi di Milano. Una tripla ancora di Gentile sulla sirena del primo quarto dà il massimo vantaggio (17-22) agli ospiti, che allungano poi a +9 con Hackett e Kleiza. Málaga però ci mette poco più di 3 minuti a tornare avanti (32-30), con Toolson che scalda i motori dalla lunga distanza e Vázquez e Golubovic che iniziano a fare la voce grossa in area (vedi computo dei rimbalzi, 44-26 per gli spagnoli, che ne catturano addirittura 18 in attacco). Ora sono gli spagnoli a tenere le redini della partita, e Milano non affonda, andando al riposo sul -1, solo grazie a un paio di triple di Brooks in chiusura.
La ripresa è lo scoglio più grande per la squadra di Banchi, soprattutto alla luce di quanto mostrato nelle prime due partite; invece, stavolta i milanesi rientrano in campo concentrati, tornando in vantaggio con Melli, Gentile e Brooks e rimettendo 8 punti tra sé e gli spagnoli con un furto dello stesso Gentile chiuso da una schiacciata in contropiede (45-53). Anche stavolta, però, basta una manciata di minuti ai malagueños per recuperare e tornare in vantaggio, ancora con lo zampino di Toolson, che mette 5 punti in fila. A poco più di due minuti dalla fine del terzo quarto Melli segna senza esitare la tripla del pareggio, e sarà l’inizio di una serie di conclusioni dalla lunga distanza che, uniti a una buona applicazione difensiva, si riveleranno decisivi per la vittoria.

(Foto Savino Paolella 2014)

Alessandro Gentile, scatenato nel primo quarto (Foto Savino Paolella 2014)

Due in fila di Kleiza danno il +4 alla fine del terzo quarto (61-65), poi Hackett e Brooks riportano i biancorossi a +9 a 8 minuti dal termine. Qui, però, qualcosa si blocca, e Málaga per l’ennesima volta recupera. La differenza è che gli spagnoli sembrano iniziare ad accusare la stanchezza; così, anche se Milano non segna per cinque minuti e mezzo, l’Unicaja non fa molto meglio, ricucendo sì fino al -1 con Suárez e Vázquez (69-70), ma mettendoci parecchio tempo e, soprattutto, senza riuscire ad andare oltre. È ancora Kleiza a suonare la carica per i suoi, con altre due triple di fila seguite da una di Ragland che taglia definitivamente le gambe ai padroni di casa a 1.16 dalla sirena (72-79).
Dopo il timeout di Plaza, infatti, Málaga sbaglia addirittura la rimessa e dice addio a ogni speranza di rimonta, senza però darsi per vinta: dopo la schiacciata di Samuels e il libero di Hackett per il +10, gli spagnoli continuano a giocare, consapevoli che la differenza canestri sarà fondamentale in un girone equilibrato come questo. Finisce con 7 punti di scarto: potevano essere di più, ma a dir la verità non in molti si sarebbero aspettati una vittoria in terra andalusa. Bicchiere non mezzo pieno, quindi, ma pieno quasi fino all’orlo.

Unicaja Málaga – EA7 Emporio Armani Milano 77-84 (17-22, 22-16, 22-27, 16-19)
Málaga: R. Toolson e J. Granger 13, F. Vázquez 11. Rim (44): C. Suárez 10. Ass (11): C. Suárez e J. Granger 4.
Milano: A. Gentile 20, L. Kleiza 15, M. Brooks 12. Rim (26): D. Hackett 7. Ass (21): J. Ragland 9.