Il girone dei grandi delusi dell’ultima stagione, Barcellona e Panathinaikos, ma anche degli esordienti e grande sorpresa europea della scorsa stagione, il Pinar Karsiyaka. Un girone in cui i primi due posti sembrano blindati ma in cui per gli altri due posti ci sarà grande battaglia e dove anche i polacchi dello Stelmet potrebbero avere qualche chance.

FC Barcelona Lassa

Voltare pagina e mettersi alle spalle un anno, l’ultimo, se non fallimentare quantomeno deludente. La formazione di Pascual riparte con un roster rinnovato ma che consente ai blaugrana di sperare di centrare l’obiettivo minimo della stagione europea: l’ingresso alle Final Four. I vice campioni di Spagna hanno cambiato molto. Huertas ed Hezonjia hanno salutato la compagnia. Lawal e Samuels competeranno un pacchetto lunghi potenzialmente straordinario e che comprende anche l’enigmatico ma talentuosissimo Ante Tomic. Perperoglu e Arroyo sono due aggiunte che uniscono qualità ed esperienza. Molto ruoterà intorno alle condizioni fisiche di Navarro e al grado di maturazione che raggiungeranno Satoranski e Abrines. Considerarli i favoriti del girone è obbligatorio.

Lokomotiv Kuban Krasnodar

Definire il Lokomotiv una possibile mina vagante del girone può non essere così esagerato. D’accordo, Barcelona, Panathinaikos e probabilmente Zalgiris Kaunas hanno qualcosa in più ma, in un gruppo in cui vi sono solo due chiare super potenze, la formazione russa potrebbe dire la sua ed ambire ad un buon terzo posto. Claver, rinfrancato dalla più che positiva spedizione con la Spagna campione d’Europa, potrebbe recitare un ruolo da protagonista all’interno di una squadra dal discreto talento medio.

Panathinaikos Atene

La più grande novità della stagione a tinte verdi è rappresentata dal nuovo coaching staff. Sasha Djordjevic sarà infatti oggetto di attenzione dopo il buon europeo disputato alla guida della Serbia. Curioso poi che, tra gli assistenti, vi sarà anche Sani Becirovic. Chi pensa che il vero talento, quello più puro della squadra, sia tutto in panchina, forse non sbaglia. Battute a parte, il “Pana” proverà, come di consueto, a raggiungere la vetta del proprio raggruppamento. Da valutare sarà l’impatto di Radulijca che con Djordjevic risponde sempre presente. Molto passerà ancora dalle mani di Diamantidis, con Calathes chiamato a diventare sempre più leader di una formazione che punta in alto, almeno in questa prima fase.

Pinar Karsiyaka Izmir

Dopo aver scioccato il mondo cestistico (non solo turco) lo scorso anno, il Pinar è atteso alla prima partecipazione all’Eurolega della propria storia. I ragazzi di Ufuk Sarica vorranno ribadire di essere una grande realtà anche al di fuori dei confini turchi. E’ vero, esperienza comune a questi livelli, Gonlum e compagni ne hanno poca. Occhio, però. Perché i vari Ragland, Carter, Palacios, tanto per fare qualche nome, possono dire la loro con continuità.

Stelmet Zielona Gora

Il movimento cestistico polacco è in crescita, come testimonia il più che dignitoso europeo disputato dalla nazionale. Considerare lo Stelmet, però, una possibile contender nel gruppo C ci pare troppo. Per carità, con l’assunto di cui sopra non vogliamo certo sostenere che J.R. Reynolds e soci siano destinati a fare le comparse. Riteniamo soltanto che la qualificazione alle Top 16 sarebbe una vera e propria impresa. Sta alla squadra di Filipovski smentirci.

Zalgiris Kaunas

Dalle parti di Kaunas non manca di certo l’entusiasmo, ancora di più dopo la meravigliosa cavalcata di Lille da parte di Kalnietis e di tutta la Lituania. Chissà che, sulla scia di quanto fatto dalla nazionale, anche lo Zalgiris possa disputare una Eurolega di ottimo livello. Le potenzialità per fare bene nel gruppo C ci sono tutte. Ad una base solida composta dal già citato Kalnietis, da Seibutis, da Pocius, da Jankunas e Javtokas ecc, si sono aggiunti giocatori intriganti come il rookie Olivier Hanlan e l’esperto Vogioukas. Con il Lokomotiv, la squadra di Paulius dovrebbe battagliare per il raggiungimento del terzo posto nel raggruppamento. Dalle parti di Kaunas, l’entusiasmo per fare bene non manca di certo.