EA7 Emporio Armani Milano – Anadolu Efes Istanbul 76-69 (stats) (highlights)

MILANO – Era una partita delicatissima, quella tra EA7 Milano e Anadolu Efes. Non solo perché la rocambolesca vittoria dei turchi a Istanbul è ancora più che viva nei ricordi dei milanesi, non solo per l’assenza di Keith Langford, che destabilizza non poco l’attacco biancorosso: la gara è importante perché, se si vuole davvero sperare di arrivare alle Final Four casalinghe, è fondamentale difendere con le unghie e con i denti il secondo posto nel girone, Langford o non Langford. Missione compiuta: ci sono volute le proverbiali sette camicie ma, alla fine, l’Olimpia l’ha spuntata, con un quarto periodo autoritario in cui sono emerse la solidità difensiva di tutta la squadra, la leadership di Moss e l’ignoranza di Jerrells (nel senso più “basiliano” del termine).

Buona prova per Samardo Samuels, ma troppi errori da sotto (Foto: Alessia Doniselli)

Buona prova per Samardo Samuels, ma troppi errori da sotto (Foto: Alessia Doniselli)

Lo strano quintetto messo in campo da coach Angelou, con il 23enne Kilicli (meno di 20 minuti totali in campo in tutta la stagione europea, con 0 punti a segno) da centro titolare e Balbay a pressare Hackett, effettivamente dà i suoi frutti in difesa a inizio gara. L’EA7 non riesce a trovare fluidità, prova ad affidarsi a Samuels sotto canestro – con fortune alterne – e, di fatto, nella maggior parte dei casi l’azione si conclude con un isolamento di Gentile, piuttosto freddo a inizio gara. Non è un caso che l’unico mini-allungo avvenga grazie a un paio di palle recuperate, con Jerrells che appoggia in contropiede il canestro del 15-10 dopo 7 minuti abbondanti di gioco. È solo un attimo, però, perché in un paio di minuti l’Efes riporta la gara in equilibrio, grazie all’ingresso in campo di Vasileiadis, che mette 7 punti in fila, compresa la tripla del 19-19 sulla sirena del primo quarto.
Il ritmo, già non elevatissimo, si abbassa ulteriormente nel secondo quarto: Milano inizia con due palle perse e un bel canestro di Samuels, ma ancora una volta l’attacco non riesce a costruire tiri semplici, e l’Efes prova ad approfittarne. Savanovic si iscrive a referto con una tripla, e poco dopo Batuk segna prima da tre e poi contropiede, per il 25-29 a metà del secondo quarto. Milano riesce faticosamente a ricucire con un paio di “uno contro tutti” di Gentile (31-31), me è ancora l’Efes a mettere la testa avanti prima dell’intervallo, con il primo canestro europeo di Kilicli e un facile appoggio di Planinic dopo un passaggio sbagliato in contropiede da Hackett, che si fa parzialmente perdonare con due punti in penetrazione nell’ultima azione del primo tempo (37-39).

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Alessandro Gentile ha provato a fare le veci dell’assente Langford in attacco (Foto: Alessia Doniselli)

L’inerzia, però, rimane nelle mani dei turchi, che, dopo il pareggio di Gentile in apertura di terzo quarto, provano a scappare con un break di 0-7 confezionato da una gran tripla di Vasileiadis e da due canestri di Gordon e Kilicli (39-46). Dopo l’ennesimo errore da pochi millimetri di Samuels, Milano sembra però svegliarsi, ancora una volta partendo dalla difesa: Hackett segna in contropiede, Moss infila i primi tre punti della sua partita e Gentile schiaccia da solo dopo un recupero di Hackett. Il risultato è un contro-parziale di 8-1 che vale il pareggio (49-49) a 1.12 dalla fine del terzo quarto, a cui però risponde ancora, tenacemente, l’Efes, che con Gonlum e Bjelica si riporta a +5 in apertura di quarto periodo.
L’Olimpia però ormai è in partita e, soprattutto, sembra essersi scaldato Curtis Jerrells, che prima piazza due triple ignoranti, con la seconda che vale il 62-61 a 5 minuti dalla fine. Poi, è ancora lui a riportare in vantaggio i suoi dopo che i turchi avevano rimesso la testa avanti con Bjelica e Planinic, con un altro tiro da tre e con un passaggio al bacio per la schiacciata di Gentile in contropiede per il +4 (69-65) con poco più di 3 minuti sul cronometro. L’Efes si affida a Planinic, ma è chiaro che il croato non è l’uomo giusto a cui affidare la palla quando scotta (a meno che non sia per un tiro da 25 metri, certo), dato che in un paio di minuti colleziona un’infrazione di 24 secondi e un errore da sotto. Nel frattempo, ci pensa Moss a chiudere definitivamente i conti, con la tripla del +7 (72-65) a 140 secondi dalla sirena, prima che la schiacciata di Gentile nell’ultima azione offensiva di Milano metta la ciliegina sulla torta di una vittoria tanto sofferta quanto fondamentale.

MVP. Quando il gioco si fa duro, Jerrells inizia a infilare triple ignoranti da competizione. Il confine tra genio e follia è flebile, si sa, ma finché la palla entra ha ragione lui: 17 punti segnati, di cui 11 nell’ultimo, decisivo quarto.

EA7 Emporio Armani Milano – Anadolu Efes Istanbul 76-69 (19-19, 18-20, 12-14, 27-16)

MIL: C. Jerrells 17, A. Gentile 15, S. Samuels 14. Rim (34): S. Samuels 12. Ass (10): A. Gentile 4.

IST: M. Bjelica 16, K. Vasileiadis e J. Gordon 12. Rim (29): K. Gonlum 7. Ass (15): J. Gordon 8.


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