Jack Devecchi (foto: Salvatore Madau).

Jack Devecchi tra i migliori di Sassari (foto: Salvatore Madau).

Se di questa partita si fossero giocati solo i primi 3′ di ciascun quarto forse staremmo parlando della prima vittoria di Sassari. E invece anche il Darussafaka passa in Sardegna e la Dinamo dice addio nuovamente all’Europa che conta. Si perchè l’energia con cui Sassari inizia tutti i quarti si perde strada facendo, attaccando male e difendendo peggio, mentre i turchi aumentano l’intensità e trovano fluidità in attacco, mettendo a nudo tutti i difetti di una squadra che dovrà lavorare parecchio in palestra per recuperare mentalmente da questo primo mese di Eurolega.

Sacchetti mette in chiaro da subito che vuole giocarsi la partita con gli uomini di fiducia, lanciando il figlio Brian e Jack Devecchi in quintetto, venendo ripagato da una partenza tutta energia che contagia in parte anche Alexander ed Eyenga al loro ingresso in campo, spingendo Sassari sul 20-12. I problemi di falli di Varnado costringono Sacchetti a quintetti piccoli ed a giocare per quasi tutta la partita a zona, pagando carissimo dazio a rimbalzo (30-42, con 12 in attacco per il Darussafaka) e sul perimetro (10/22 per il Darussafaka) con Harangody e Preldzic scatenati che firmano il parziale di 0-15 che manda Sassari al riposo lungo sotto di 7. Sono ancora Devecchi e Sacchetti a guidare la rimonta con un parziale di 8-0, ma questa volta l’energia positiva non si trasferisce ai compagni  ed Harangody continua la sua giornata  in ufficio (alla fine per lui 26 con 11/16 al tiro, 4/5 da 3, 13 rimbalzi e 3 assist) mettendo la firma sul parzialone di 19-3 che manda i titoli di coda mentre piovono i primi fischi del PalaSerradimigni. La gara in realtà non è finita perchè David Logan non vuole mollare e praticamente da solo rimette in partita Sassari, Petway e tutto il pubblico confezionando un 8-0 in meno di 3′ che potrebbe anche essere allungato se i sardi non sbagliassero un paio di conclusioni facili. Non sbagliano invece ancora Preldzic e il solito Harangody che costruiscono un cuscinetto di sicurezza per amministrare il finale.

PAGELLE

Logan David (Foto R.Caruso 2014)

Non sarà il Logan dei giorni migliori, ma resta sempre un grande agonista (Foto R.Caruso 2014)

Logan 7 – Non è chiaramente quello della scorsa stagione, fatica a dare la scossa e non riesce a mettersi in ritmo, però prova a lottare con il cuore e a fare sempre la cosa giusta. A volte non gli riesce tutto bene, vedi le 3 palle perse e il 16% da 3, ma se Sassari arriva quasi per caso a 2 possessi di distanza con ancora 1′ sul cronometro lo deve anche e soprattutto a lui.

Haynes 6 – Nel primo tempo prova a far giocare la squadra e non esagera nelle conclusioni personali, però non è un vero playmaker e si vede. Purtroppo un giocatore come lui non può fare il compitino e se gli viene a mancare il tiro da fuori (1/5 questa sera) diventa un giocatore normale.

Devecchi 7 – E’ l’immagine della disperazione di Sacchetti che si affida alla sua voglia di lottare e di spendere sul campo ogni centesimo di energia. Spreme tutto in avvio di partita e ad inizio terzo quarto, ma è pura energia per la squadra ed il pubblico, con un tabellino che parla solo di cose positive, come i 3 rimbalzi, i 2 assist e 1 palla recuperata, così come il -4 di plus/minus a dimostrazione del suo valore aggiunto. Peccato che abbiano buttato lo stampino di giocatori così.

Sacchetti B. 7 – Discorso molto simile a quello fatto per Jack Devecchi. Il padre gli chiede di mettere in campo il carattere ed il cuore e lui esegue come un bravo soldatino (o un figlio devoto), attaccando ma soprattutto difendendo con il coltello tra i denti. Non sbaglia un tiro e se non fosse per due palle perse veniali, le sue statistiche sarebbero immacolate.

Alexander Joe (Foto R.Caruso 2015)

Partita dai due volti per Joe Alexander (Foto R.Caruso 2015)

Varnado 5 – L’ennesima brutta partita che mette in difficioltà non solo lui ma tutta la squadra. Certo Sassari ha le sue colpe nel non aver piazzato a roster un backup adeguato (ci perdonerà Marconato se, inchinandoci alla sua favolosa carriera, oggi non lo consideriamo tale a questo livello), ma lui fa di tutto per convincere Sacchetti a tenerlo in campo poco più di 10 minuti. In cui, ed è qui che potrebbe essere la chiave di volta della stagione di Sassari, riesce anche a tirare giù 5 rimbalzi ed a chiudere, unico tra i compagni, con un plus/minus positivo.

Eyenga 5 – Che fosse uno di quelli a cui erano diretti i messaggi di Sardara e Sacchetti c’erano pochi dubbi lunedi sera, ancora meno oggi dopo una partita anonima, iniziata in panchina e continuata senza il minimo slancio, giocando ai margini in attacco e senza aggressività in difesa. Nel finale prova ad alzare un minimo il volume, incoraggiato soprattutto da Logan, ma ormai i buoi erano scappati da tempo.

Alexander 5.5 – Voto che è l’esatta media aritmetica tra un primo tempo in cui parte in panchina ma entra in campo con la faccia giusta, attaccando il canestro ogni volta che ne ha la possibilità e mettendo a referto 10 punti (voto 6.5), ed una ripresa in cui i difensori gli prendono le misure e lui si intestardisce nel cercare di mettere la palla a terra, con scarsi risultati non vedendo praticamente mai il canestro (voto 4.5). L’immagine della sua partita è un tentativo di passaggio no-look in campo aperto in un 2 vs 1, concluso con una inchiodata di Harangody dall’altra parte.

Petway 6 – Si è vero ha messo insieme un’altra gara numericamente negativa (5 punti con 2/7 al tiro), ma essendo uno dei principali sospettati per il momento negativo di Sassari e partendo in panchina,  vogliamo premiare la sua voglia di stare nel match almeno mentalmente, provando a dare una scossa a sè stesso e alla squadra, mettendo il cuore in campo, difendendo con un minimo di intensità e prendendosi in attacco solo i tiri che arrivano ma che, purtroppo per lui, il ferro sputa fuori.

D’Ercole e Stipcevic s.v. – Le rotazioni frenetiche di Sacchetti in avvio regalano ad entrambi minuti sul parquet per far rifiatare Haynes e Logan. Stipcevic non pervenuto, mentre il play toscano prova anche a prendersi qualche tiro, senza troppa fortuna. Ovviamente senza incidere minimamente sul risultato, sia nel bene che nel male.

Sacchetti M. 6 – Voto di fiducia perché almeno dimostra di avere coraggio nel panchinare Eyenga, Alexander e Petway, giocandosi tutto con Devecchi e Brian Sacchetti in quintetto. Il problema è che la coperta resta cortissima, perché la squadra continua a giocare a corrente alternata, con momenti di grande aggressività su entrambe le metà del campo e pause terribili che costano parziali difficili da recuperare. I problemi di falli di Varnado, poi, lo costringono a quintetti piccoli e lunghi passaggi a zona (alternata tra 2-3 e 3-2, più brevi momenti di match-up), ed in entrambi i casi soffre le pene dell’inferno a rimbalzo e subisce tanto da fuori, senza riuscire a trovare un rimedio. E’ un momento difficile, diversi giocatori non stanno dando quello che ci si aspettava e per giocare a questo livello mancano sicuramente un paio di giocatori, ma siamo convinti che con un pò di tempo Sassari possa uscire dal tunnel in Italia e tornare a giocarsi le proprie carte. Magari con lo stesso coraggio avuto stasera da Meo.


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