Continua il momento no degli uomini si Dusan Ivkovic (foto novosti.rs)

Continua il momento no degli uomini si Dusan Ivkovic (foto novosti.rs)

OLYMPIACOS PIREO – ANADOLOU EFES ISTANBUL: 86-75

La partita di stasera arriva in un momento difficile per entrambe le formazioni. L’Olympiacos si presenta al Pireo reduce da due sconfitte consecutive, mentre l’Efes ha vinto solo uno degli ultimi cinque incontri. Il successo di settimana scorsa contro il Nizhny, però, non ha spazzato via i difetti della squadra Ivkovic: difesa rivedibile, mancanza di un vero leader (più a livello emotivo che tecnico) e discontinuità in entrambe le fasi di gioco. Lacune che i turchi sono riusciti a nascondere per almeno 35’, prima di cadere sotto i colpi di un Olympiacos capace di segnare 33 dei suoi 86 punti totali nell’ultimo periodo.

Che non sia un periodo favorevole si capisce sin da subito. L’approccio al match di ambedue i club è timido e impacciato. La sensazione è che le due squadre abbiano più paura di perdere che voglia di vincere. I ritmi sono bassi, gli errori si susseguono e le polveri rimangono bagnate. Dopo 5′ di gioco siamo solo sul 6-6.
Spanoulis non c’è, la sua assenza si sente. L’Olympiacos fatica non poco in fase di costruzione, ma l’Efes non ne approfitta. I turchi concedono troppi metri ai tiratori avversari; i padroni di casa ringraziano e la tripla sulla sirena di Printezis vale il vantaggio greco a fine primo quarto (17-16).

Come detto, la difesa turca zoppica, ma quella greca non fa molto meglio. Sulla carta i bianco-rossi sono una delle migliore difese di tutta la competizione, ma i ragazzi di Sfairopoulos sembrano ricordarsene solo a tratti.
L’incostanza dei padroni di casa permette all’Efes di rimanere a lungo davanti, grazie all’ex Perperoglou (MVP di serata) e al solito grande contributo dalla panchina di Bjelica. Si va in altalena per tutto il primo tempo, con la sensazione che se solo trovasse continuità nella propria metà campo, l’Olympiacos potrebbe far sua la partita senza grossi problemi. Anche perché i greci, dopo le difficoltà dei primi minuti, trovano buone soluzioni offensive, grazie al dinamismo di Mantzaris e alle giocate sull’asse Lafayette-Hunter. L’Olympiacos, però, non sfrutta al massimo tutte le occasioni, sciupando dalla lunetta (2/8) i tiri che gli avrebbero consentito di andare negli spogliatoi in vantaggio. Metti di qui, togli di là: a fine primo tempo è parità sul 35.

La pausa fa bene alle due squadre. I ritmi si alzano, le difese si fanno più fisiche (molti falli, tra cui l’antisportivo a Krstic) e anche gli attacchi si scaldano. I greci continuano a prediligere il gioco interno, mentre l’Efes si affida ai suoi tiratori. Le tre triple quasi consecutive di Perperoglou, Heurtel e Batuk portano i turchi sul +4 dopo 5’ di ripresa (49-53). Il divario rimane invariato sino a fine periodo (53-57).

Sfairopoulos decide di cominciare l’ultimo quarto con un quintetto molto giovane, per dare velocità, vivacità e un po’ di sana incoscienza al gioco. La mossa, anche se pericolosa, si rivela azzeccata: Papapetrou si esalta, e con lui la Peace and Friendship Arena, sino a quel momento un po’ spenta. La bomba del giovanissimo #9 (fuori ritmo e forzata) è una delle tre triple consecutive (le altre due di Lafayette) con cui l’Olympiacos spacca in due il match a 5’ dal termine. Perperoglou, sempre lui, cerca di tenere la partita aperta con altri 6 punti, ma le mani dei greci sono torride, e con una sfilza di canestri da tre (6/7 nell’ultimo periodo) e di buone giocate aggressive conquistano la vittoria che vale il pass per i playoff. Discorso rinviato per l’Efes, coinvolto nella volatona all’ultimo sangue con Milano e Vitoria.

Olympiacos Pireo – Anadolou Efes Istanbul: 86-75 (17-16, 18-19, 18-22, 33-18)

Olympiacos Pireo: Lafayette 17, Printezis 15, Papapetrou 12. Rimbalzi (42): Printezis 12, Lojeski 6. Assist (19): Mantzaris 7, Lojeski 6.

Anadolou Efes Istanbul: Perperoglou 23, Krstic 12, Saric 10. Rimbalzi (35): Saric 10. Assist (17): Heurtel 7.


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