Barcellona vs Laboral Kutxa

Barcellona vs Laboral Kutxa

FC Barcellona – Laboral Kutxa Vitoria 86-97 (28-22, 50-35, 60-66) (Highlights)

FC Barcellona: Navarro 25, Nachbar 18, Huertas 15.

Laboral Kutxa Vitoria: Nocioni 37, San Emeterio 18, Pleiss 12.

Note: Percentuali al tiro: Barcellona 54% da 2, 43% da 3, 80% ai liberi; Laboral Kutxa Vitoria: 60% da 2, 50% da 3, 83% ai liberi. Rimbalzi. Barcellona 30, Vitoria 27; assist: Barcellona 17, Vitoria 18; palle perse: Barcellona 21, Vitoria 17.

La sfida tra sfida Barcellona e Vitoria sarà ricordata soprattutto perché, per la prima volta in Europa, gli spettatori hanno potuto seguire le fasi di gioco da una prospettiva decisamente insolita, quella dell’arbitro. Merito della tecnologia google glass, occhiali indossati dai direttori di gara che permettono a chi segue da casa o dagli spalti il match di entrare nel vivo del gioco. Nel vivo del gioco lo è stato e come Andres Nocioni, protagonista assoluto del sorprendente successo del Vitoria sul campo del Barcellona.

Con un terzo quarto devastante i baschi hanno espugnato il parquet del Barca, saluta nel migliore dei modi una Euroleague dalla quale, onestamente, non poteva pretendere di più. I catalani hanno tirato i remi in barca troppo presto, convinti di poter archiviare senza problemi  una gara che al termine della prima parte li vedeva avanti di 15. Niente di più sbagliato. Il Vitoria, pur senza strafare, ha approfittato al meglio del palese calo di concentrazione e di intensità degli avversari per dare a Navarro e compagni il secondo pesante dispiacere dopo la batosta di Milano. Segnali preoccupanti per il Barca, che non può più permettersi passi falsi. Nei playoff pagherebbe a carissimo prezzo un atteggiamento come quello mostrato nel secondo tempo con Vittoria.

 

Cronaca – Primo quarto equilibrato e giocato su ritmi alti. Si inizia a suon di triple, Huertas e Papanikolau da una parte, Heurtel e Mainoldi dall’altra (10-10 al 3′). Equilibrio che regna sovrano per l’intero periodo, con Navarro e San Emeterio a  sostenere quasi per intero il peso dei due attacchi. Proprio grazie una bomba di Navarro, 15 punti per lui in 10 minuti, i padroni di casa chiudono la frazione sul massimo vantaggio, +6 (28-22).

E’ sempre Navarro e sempre dalla lunga distanza ad aprire i giochi nel secondo quarto (31-22 al 11′). L’inerzia del match e ora nelle mani del Barca, che quando può giocare a campo aperto è devastante. Nachbar infila per due volte di seguito la retina dall’arco e i padroni di casa volano sul +13 (37-24 al 12′). Vantaggio che arriva a toccare i 19 punti al 14′ (45-26) con una schiacciata di Hezonja. Si va al riposo lungo con il punteggio sul 50-35.

Si torna in campo dopo l’intervallo o meglio il Vitoria rientra sul parquet. Perché per i restanti 20 minuti il Barcellona sarà poco più che uno svogliato sparring partner. Il Vitoria capisce che gli avversari hanno lasciato testa e gambe negli spogliatoi e ne approfitta. Nocioni prende la squadra per mano e – con 32 punti nella seconda parte di gara – la trascina verso una rimonta sulla quale nessuno avrebbe puntato un euro. La luce si spegna dopo due minuti sul canestro del +19 firmato Tomic (56-37). da questo momento in poi è solo Vitoria. E soprattutto è Nocioni show. L’ala argentina è incontenibile, tira e segna da qualunque posizioni e in appena sei minuti dal -19 il Vitoria completa la rimonta e al 28′ guida di 1 (60-61). Il Barcellona è incapace di reagire e cede di schianto. Palle gettate al vento in attacco e una difesa, se si può definire tale, che fa acqua da tutte le parti. Il Vitoria batte il chiodo finché è caldo e chiude la frazione avanti di 6 (60-66).

Nell’ultimo quarto ci si aspetterebbe una reazione d’orgoglio del Barca, ma la squadra sembra ormai rassegnata alla sconfitta. E rischia addirittura l’umiliazione Il Vitoria tocca addirittura i 18 punti di vantaggio (76-94) a 3 minuti dalla sirena con l’ultima bomba di Nocioni. Nel finale i catalani riescono a rendere meno pesante il passivo (86-97), ma non certo a cancellare 20 minuti da incubo.

 

Mvp – Trentaquattro anni è un curriculum infinito ma in campo lo vedi giocare con la voglia di un ragazzino, anche quando non ci sono in palio medaglie olimpiche ma al massimo l’onore da salvare. Andres Nocioni è stato l’assoluto protagonista dell’inatteso successo del Vitoria a Barcellona. Ha giocato un secondo tempo da cineteca, indicando ai compagni la strada e costruendo quasi da solo, punto su punto, una straordinaria rimonta.


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